15 Settembre, 2002
Consiglio Provinciale di presentazione del bilancio 2005.
Unanimità su Migliaro, franchigia danni caccia e commissione corali
 Il patto per lo sviluppo è il punto di eccellenza della
relazione al bilancio di previsione 2005. "Una serie di commissioni ha
studiato il territorio - si legge nel documento del Presidente On. Torchio - per
identificare punti di forza e di criticità su cui intervenire consegnandoci un
quadro critico della provincia… Il problema di come affrontare questa crisi
coinvolge tutti: gli Enti, le istituzioni, i sindacati, ma anche le singole
persone….Le soluzioni per uscire dalla crisi sono sul tavolo e, per gran parte
sono condivise. Ora sta alla Provincia raccogliere queste istanze e costruire un
patto territoriale che il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati".
La presentazione del documento di programmazione finanziaria della Provincia,
affidata al Presidente Torchio, al ragioniere capo Franco Sanasi e, nel
dettaglio settoriale, ai singoli assessori, ha dominato la seduta del consiglio
provinciale di oggi. A guidare i lavori il presidente del Consiglio Roberto
Mariani.
Ne risulta un bilancio "tirato", per il contesto che lo produce: i
tagli ai trasferimenti per 500 mila euro della Finanziaria 2004 e tagli a spese
e servizi del decreto estivo 168, nonché i vuoti per il mancato aggiornamento
dei trasferimenti regionali e statali per esercizio delle deleghe (invariati dal
2000). Conti alla mano, la Provincia, ha perso un monte di investimenti per 15
milioni di euro.
Nonostante questi condizionamenti, i relatori hanno spiegato che il bilancio
taglia le spese superflue fino al 16% pur di garantire gli investimenti, come
risposta dell'Ente alle esigenze del territorio. Sanasi percentualizza: 40% le
spese correnti e 60% di investimenti. Dalla relazione tecnica emerge che gli
investimenti del 2005 ammontano a 75.765.495 euro (nel triennio 197.648.057
euro), ridistribuiti nei settori fondamentali viabilità (21%), istruzione,
edilizia scolastica e universitaria (22%), territorio (9%), sviluppo economico
(8 %), ambiente (5%) ecc... Esemplificando, dopo il Peduncolo, il 2005 è l'anno
del raddoppio della Paullese Spino-Crema per oltre 45 milioni di euro e della
circonvallazione sud ovest di Piadena; prosegue opera di risanamento tangenziale
di Crema; parte poi la progettazione della circonvallazione di Casalmorano e
proseguono azioni di messa in sicurezza (rotatorie di Palazzo Pignano, Credera,
San Daniele ecc). Per le scuole, appaltati i lavori per la riqualificazione e
l'ampliamento del Polo di Casalmaggiore e dello Sraffa a Crema (oltre 10 milioni
di euro) si prosegue con l'obiettivo di completare la messa norma edifici per
oltre 12 milioni di euro sul triennio. Per l'economia, con riferimento ad
esempio al comparto agricolo, si segnala l'investimento per la fiera di Cremona
(1.500.000 euro) e conferma di 550.000 euro per riqualificare la stazione di
Cremona. Tra le voci emergenti, come citato, l'avvio del programma strategico di
sviluppo che verrà allestito nel 2005, coinvolgendo tutta la realtà locale,
l'università (3.600.000 euro per qualificare le strutture oltre a 900 mila euro
di spese correnti di gestione), un fondo per promuovere l'innovazione e la
ricerca nelle impresa, uno studio per la razionalizzazione dei servizi
ferroviari ecc.. Il bilancio sarà discusso e approvato nella doppia
seduta del 16 di dicembre, dopo il passaggio istruttorio in Commissione Bilancio
previsto per il 9 dicembre.
Unanimità poi oggi per alcuni oggetti. Sì corale all'abbassamento della
franchigia per danni causati alle colture agricole dalla selvaggina.
"L'iniziativa - come ricordato dall'Assessore Toscani - recepisce le
istanze del mondo agricolo e porta a maturazione un dibattito aperto da tempo.
Si tratta di abbassare il tetto per l'ammissibilità del danno, modificando il
regolamento per l'assegnazione dei contributi, riconoscendo un incentivo in più
alle zone a ripopolamento e cattura e alle oasi faunistiche". In sostanza
sulle richieste di risarcimento va oggi decurtata una franchigia pari a 515
euro. Il nuovo regolamento riconoscerebbe una franchigia di 250 euro nelle zone
a ripopolamento e cattura e nelle oasi faunistiche, che sono notoriamente le
più colpite, con il 60% in media delle domande di risarcimento, in quanto
presentano una maggiore concentrazione di fauna selvatica o inselvatichita.
Tutti d'accordo poi con il Consigliere Sandro Gugliermetto che in un apposito
ordine del giorni chiedeva una commissione aggiornata per corali e bande, un
miglior coordinamento e fondi a progetto. Con il placet assoluto del Consiglio
è giunta anche la disponibilità dell'Assessore alla Cultura Denis Spingardi a
dare seguito alla richiesta di istituire una nuova Commissione, materia rispetto
alla quale avrebbe già contattato settimane fa l'attuale Presidente del
Coordinamento bande. Soddisfatto il consigliere Gugliermetto convinto del valore
sociale, culturale e di efficacia dell''operazione. "Facendo leva
sull'associazionismo musicale, abbiamo un'occasione per riuscire a rendere
'circolari' molti progetti che ci si presentano come 'puntuali': non si tratta
di investire maggiori risorse finanziarie, bensì di dialogare e di riuscire a
distribuire meglio le risorse umane e artistiche delle nostre associazioni
musicali".
Sì totale, ma più sofferto il voto legato alla proroga della concessione della
struttura aeroportuale del Migliaro alla società Aeroclub. Diffusa la
presentazione dell'On. Torchio: due anni, il tempo per ripensare la struttura e
la destinazione d'uso, considerando in ogni caso la sua utilità, che oggi ne
giustifica la proroga, a campo volo di appoggio per esigenze legate alla
protezione civile, ma in futuro si potrebbe pensare di farne centro unico degli
uffici provinciali o sviluppando altre teorie, con la partecipazione e il
concorso del Consiglio. Giampaolo Dusi (RC) ha chiesto una base di volo più
vicina all'asta del Po e in ogni caso esige l'avvio di una riflessione, che
porti a scelte chiare (è area non a norma, pone problema di sicurezza ecc…).
Maria Cristina Manfredini (Ds) auspica che si stabiliscano obiettivi chiari.
Carlo Rusca (Fi) ha stigmatizzato: "Questo aeroporto aveva potenzialità
significative che non sono state colte: ci hanno bagnato il naso province
vicine". Sulla stessa linea Cesare Giovinetti (Lega), ma anche Giovanni
Sgroi (An), entrambi disponibili a votare a favore per senso di responsabilità,
ma determinati a chiedere ripensamenti in un'ottica di sviluppo infrastrutturali,
di cui l'aeroporto è chiave fondamentale.
Cremona, 2 dicembre 2004
 
|