15 Settembre, 2002
Diritti negati e donne in carriera.
*di Gian Carlo Storti dalla rubrica il welfare de "Il Piccolo" edizione di venerdì 31 dicembre 2004
Diritti negati e donne in carriera.
Diritti negati. Sempre più lavoro minorile
nel mondo.
Sono 246 milioni i bambini coinvolti in tutto
il mondo nella piaga del lavoro minorile;
73 milioni hanno meno di dieci anni. L'allarme
è stato lanciato un mese or sono dall'ILO
( International Labour Office).
Una piaga che non si attenua: l'allarme viene
lanciato dall'ILO secondo cui i dati continuano
ad essere molto preoccupanti nonostante le
due Convenzioni internazionali sul lavoro
dei minori risultino ad oggi le piu' ratificate
nel minor tempo in 85 anni di storia dell'Organizzazione.
Poco meno dei tre quarti dei 246 milioni
di bambini lavoratori, sono coinvolti in
attivita' riconosciute come forme peggiori
di lavoro minorile. Di questi, "quasi
10 milioni sono coinvolti in vere e proprie
forme aberranti di schiavitu', tratta di
esseri umani, servitù per debiti, prostituzione,
pornografia e altre attività illecite".
Non sempre le università producono disoccupati.
Sessanta laureati all' università di Bologna
su cento (60,3%) lavorano a un anno dalla
laurea, un valore più alto della media nazionale
(56,6%). Un quinto continua il percorso di
formazione, tra questi ovviamente i medici
(64%) e i giuristi (45%), impegnati in tirocini
e specializzazioni obbligatori. Chi cerca
lavoro è il 19%. Sono i dati più rilevanti
di una indagine sulla condizione occupazionale
dei laureati bolognesi . Sono stati coinvolti,
nell'indagine, 8.106 laureati. ( fonte Università
di Bologna)
Infortuni sul lavoro: l’Italia si allinea
all’Europa
Sulla base delle previsioni per l’anno 2004,
presentate a Roma dall’INAIL, nell’anno in
corso (i dati presentati sono aggiornati
al 22 novembre 2004), gli infortuni sul lavoro
dovrebbero subire una flessione di circa
l’1,6% rispetto al 2003, attestandosi sotto
il milione di casi (950mila, per l’esattezza).
L'INAIL ha inoltre evidenziato come tale
flessione sia molto significativa, se rapportata
all’aumento dell’occupazione che si è registrato
nel corso dell’anno. Le previsioni parlano
di 937.160 incidenti complessivi, a fronte
dei 952.222 registrati lo scorso anno, con
un calo di 15.062 casi. Insomma l'Italia
si allinea all'Europa.
Donne in carriera: voglia di ritornare in
famiglia.
Più della metà delle donne italiane in carriera,
ben il 63%, sarebbe disposta a lasciare tutto
per dedicarsi unicamente alla casa e ai figli.
Unica condizione: a chiederlo deve essere
il ''principe azzurro''. Il 72% delle donne
intervistate afferma che è giusto continuare
ad aspettare un compagno che sia paragonabile
al protagonista delle favole anche se si
hanno più di 20 anni. Lo rivela uno studio
realizzato da Class, tra il 15 e il 18 novembre,
su un campione di 620 donne imprenditrici,
libere professioniste e manager. Le donne
intervistate hanno un'età compresa fra i
30 e i 45 anni, vivono prevalentemente nelle
grandi città, nelle regioni Lombardia, Piemonte,
Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania
e Puglia.
Il governo punta sul gioco d'azzardo: critiche
dall'antimafia
"Mi chiedo spesso se la nostra società
sia fondata sul lavoro o sul gioco".
Lo ha affermato il Procuratore Nazionale
Antimafia Pier Luigi Vigna, che ha puntato
il dito contro la decisione del Governo di
ingrassare le casse dello Stato con l'incremento,
previsto dalla legge Finanziaria 2005, del
gioco d'azzardo.
"C'e' un moltiplicarsi di giochi, giochetti
e lotterie che impegnano secondo le statistiche
ufficiali circa 20-26 milioni di euro l'anno
- ha spiegato Vigna alle agenzie di stampa-
mi sembra che con questo si abitui non all'uso
responsabile del denaro e al rischio ragionato,
che è quello per esempio dell'imprenditore,
ma al rischio irrazionale".
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
 
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