15 Settembre, 2002
Modificare la Finanziaria, per salvare deleghe e investimenti
Commissione Bilancio della Provincia: Licenziata una mozione di indirizzo
 "Salvare le funzioni trasferite e gli
investimenti". A ribadire l'indirizzo la Commissione Bilancio,
convocata oggi dal Presidente Cesare Mainardi, alla presenza del Presidente
della Provincia, On. Giuseppe Torchio, del Ragioniere Capo, Franco Sanasi, e dei
consiglieri Ladina, Patrini, Scotti, Manfredini, Santini, Rusca, Giovinetti,
Scotti, Bruschi con la decisione di proporre al Consiglio Provinciale per il
voto un ordine del giorno da trasmettere al Governo e al Parlamento affinché
recepisca gli emendamenti alla Finanziaria chiesti dalla Provincia di Cremona e
accolti integralmente dall'Unione Province d'Italia. In base a quanto ha
riferito l'On. Torchio si sono mosse anche UPI e Anci nazionali nella stessa
direzione e si è colta dalla stampa la disponibilità del Sottosegretario del
Ministero dell'Economia a riconsiderare la norma. "Occorre pertanto
un'azione di rinforzo - ha detto Torchio".
"La Finanziaria - ha spiegato Sanasi - ha spazzato via la logica
del "saldo" tra entrate e uscite, per gli Enti Locali, introducendo il
tetto di spesa, ma è determinante si chiarisca che vanno considerate come
irrilevanti ai fini del patto tutte le spese derivanti dall'esercizio di
funzioni trasferite o delegate nel 2004 e le spese di investimenti per qualsiasi
finanziamento. Occorre infatti evitare il paradosso che la legge consenta il
trasferimento di risorse impedendo poi che si trasformi in servizio". "Il
tetto di spesa - continua Sanasi - si basa infatti sulla media della
spese effettuate nel triennio 2001-2003. Ci sono però deleghe trasferite nel
2004, per esempio i trasporti e l'Apt, che non rientrano nella media e sono
fuori dal patto: milioni di euro che arrivano dalla Regione e che
paradossalmente rischiamo di non poter investire. Senza considerare investimenti
compartecipati dalla Regione nel 2004 e nel 2005 per opere quali per esempio il
Peduncolo tra Codognese e Paullese, con il rischio di non poter pagare appalti,
già assegnati, con chissà quali contenziosi. Si chiede anche di riportare il
limite di indebitamento al 25% anziché al 12%, poiché molte province,
soprattutto del centro-sud, hanno già splafonato".
La Commissione ha poi licenziato per il Consiglio variazioni di bilancio,
che si sostanziano in trasferimenti per l'esercizio di deleghe, per 700 mila
euro. "Solo queste variazioni ci pongono fuori dal patto di stabilità -
ha concluso Sanasi - e per onorare servizi legati a funzioni fondamentali, quali
ad esempio i corsi di formazione professionale, la tenuta dell'albo dei
associazioni di volontariato, piani di tutela in materia caccia e pesca, riserve
naturali, fondi per l'agricoltura ecc... Diventa dunque urgente che gli
emendamenti in Finanziaria diventino effettivi".
Infine, la Commissione ha deciso, non appena conclusa la fase elettorale,
che si occuperà di federalismo fiscale, con un incontro allargato ad esperti
della materia.
Cremona, 1° marzo 2005
 
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