15 Settembre, 2002
Il 31 marzo si riunisce il Consiglio Provinciale
Si votano le innovazioni allo Statuto
 Torna a riunirsi il Consiglio Provinciale. Il Presidente
Roberto Mariani convoca l'assemblea giovedì 31 marzo alle ore 15,00 presso la
Sede della Provincia di Cremona. Al centro dell'incontro il voto finale per
modificare Statuto e Regolamento. Dopo un esame serrato che ha preso avvio il 13
ottobre 2004 per concludersi il 24 febbraio scorso, con 9 passaggi in
Commissione Affari Istituzionali, l'impegno diretto del consigliere Angelo
Bruschi, con tutti i commissari, e degli Uffici Provinciali, approda in
Consiglio l'articolata proposta di revisione e innovazione degli strumenti
normativi dell'ente, con il vantaggio di precisare meglio ruoli e funzioni,
garantire le minoranze, alleggerire le procedure. Tra le modifiche: il passaggio
dal gettone di presenza in indennità (sarà il Consiglio poi a decidere il
quantum e la detrazione da applicare per le assenze dei consiglieri), il ruolo e
il sistema di elezione del Presidente del Presidente e del Vice Presidente del
Consiglio (quest'ultimo sempre espressione delle minoranze), la trasformazione
dalla Conferenza dei Capigruppo in Ufficio di Presidenza (dove si passa dal voto
per testa al voto plurimo), di cui Presidente e Vicepresidente del Consiglio
fanno parte integrante, l'istituzione della conferenza dei Presidenti delle
Commissioni per la programmazione delle attività, l'introduzione della facoltà
di revoca del Presidente di Commissione a maggioranza assoluta. I nuovi testi di
Statuto e Regolamento saranno efficaci dopo 30 giorni dal voto in Consiglio.
Saranno poi trattate una serie di interrogazioni e di mozioni. E' di pertinenza
dell'Assessore all'Ambiente Giovanni Biondi, il quesito presentato dal
consigliere Giuseppe Gallina (Lega) circa il disboscamento dell'area situata
allo sbocco dello scolmatore del fiume Oglio, in Comune di Genivolta. Tocca
invece all'Assessore alla Viabilità Fiorella Lazzari, rispondere sia
all'interrogazione di Walter Longhino (Lega) sull'incrocio killer sulla Melotta
a Campagnola Cremasca, sia all'interrogazione di Giovanni Sgroi (An) rispetto ai
ritardi evidenziati negli interventi di ripristino sulle strade provinciali
Cremasche durante le gelate di lunedì 28 febbraio e la nevate del 3 marzo.
Vanno accoppiate al dibattito e al voto finale, nella sintesi proposta da Pippo
Superti (Ds), le due mozioni relative alla navigabilità del Po: quella di
Giampaolo Dusi (Rc), che invoca una partnership interprovinciale e
interistituzionale per arrivare a rendere navigabile il fiume per turismo e
trasporto, con tutte i crismi di sicurezza, e la mozione di Carlo Rusca (Fi) che
chiede di riconsiderare il progetto Simpo di bacinizzazione del Po. Il documento
di sintesi evidenzia tutti gli aspetti, turistici, logistici, economici e chiede
investimenti precisi per navigazione, completamento canale, integrazione con i
poli intermodali già attrezzati, anche alla luce dei progetti esistenti ecc..
Hanno il placet delle commissioni e vanno all'esame del Consiglio anche la
mozione di Andrea Ladina (Verdi) fortemente critica sui contenuti della nuova
legge sull'urbanistica e la mozione della maggioranza, primo firmatario
Pieremilio Bergonzi (Ds), sullo smaltimento separato delle acque piovane, a
partire dai nuovi depuratori. Trattabile infine anche la mozione del Consigliere
Andrea Ladina per l'applicazione del protocollo di Kyoto, con l'attuazione del
piano energetico provinciale e la graduale sostituzione di tutti i mezzi
pubblici che utilizzano derivati del petrolio.
 
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