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15 Settembre, 2002
Ma in Italia la libertà di culto è garantita?
Siamo forse al razzismo? Siamo all’intolleranza?

Ma in Italia la libertà di culto è garantita?
Siamo forse al razzismo? Siamo all’intolleranza?
Spett. Welfare Cremona News,
ho letto nei giorni scorsi una intervista all’on. Antonio Verro sul problema delLa Moschea.
Sono allibito. L’Italia è un paese libero, nel quale con la Costituzione si garantisce anche la libertà di religione oltrechè politica.
Leggere che il Comune e lo Stato non debbono aiutare le comunità mussulmane nel reperire i luoghi ove questi cittadini del mondo possono pregare e svolgere, perché no, le loro attività sociali e politiche è veramente oltraggioso della convivenza civile.
Che l’on. Verro in questo modo, forse, aumenti i propri consensi nell’opinione pubblica può essere un fatto ma il grave è che così facendo si intende negare, a delle persone, la libertà che è garantita ad altri.
Sono segnali pericolosi che si lanciano alle comunità locali. Pericolosi perché non aiutano a costruire la tolleranza e la convivenza civile. Io non so che cosa farà il Comune di Cremona,il suo Sindaco Bodini, ma mi auguro che affronti il problema allo stesso modo di quando in un nuovo quartiere si deve costruire una chiesa cattolica: ovvero trovando le soluzioni amministrative piu’ idonee che ne permettano l’insediamento.
Dal comune di Persico Dosimo la notizia che il consiglio comunale non decide di modificare la destinazione di un’area ( la votazione è stata paritaria 6 contro 6) impedendo in questo modo di dare la possibilità ai Sikh di costruire la loro moschea.
E pensare che questa comunità è quella che oggi è nelle stalle ad accudire alle nostre mucche rendendo la pianura padana una terra ricca e prosperosa. Il Presidente della Provincia Gian Carlo Corada , dell’Ulivo come Bodini, si rammarica e si mostra sorpreso.
Che dire…siamo forse al razzismo? Siamo all’intolleranza?
Spero di no…ma sicuramente dobbiamo fare ancora molto. E’ necessario lavorare perché possa prevalere il valore della tolleranza e della libertà. Una società civile infatti non può non garantire la libertà di culto a tutte le persone, o meglio a tutti i cittadini.
Cordiali saluti.
Luigi Baronio
baronio@libero.it
p.s. Complimenti per il sito.
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La Moschea
scheda a cura di Storti Gian Carlo
La Moschea e' un edificio in cui si svolgomo le pratiche religiose dell'Islam e specialmente la preghiera congregazionale. Fu lo stesso Profeta Muhammad a fondare la prima moschea a Medina. Dalla sua primitiva forma, quella di ampio cortile recinto, con piccole costruzioni in legno addossate al muro, di cui quelle poste verso La Mecca destinate al culto e le altre ad abitazione, ben presto La Moschea, oltre che ad essere sede di attivita' religiosa, diventa anche centro della vita sociale, politica e militare della comunita' musulmana.
Nei primi tempi dell'espansione islamica, la pianta schematica di una moschea consta di un grande cortile di forma rettangolare, in cui, al centro, sorge una fontana, destinata alle abluzioni dei fedeli. Intorno al cortile corre un porticato semplice o multiplo, coperto con un tetto o con una caratteristica serie di cupolette. Sul lato del rettangolo perpendicolare alla direzione in cui si trova La Mecca c'e' una nicchia, chiamata in arabo "al-mihrab", che indica la direzione della preghiera. Alla destra della "nicchia direzionale", molto rialzato dal pavimento, c'e' un elemento di arredo delLa Moschea, chiamato "al-minbar" e costituito da una scala che porta ad un podio con sedile, da cui il predicatore della preghiera congregazionale del venerdi fa la predica ai fedeli (la predica si chiama "al-khutbah"). Ogni moschea, poi, ha uno o piu' minareti.
In tempi successivi La Moschea si caratterizza in forma di grande sala delle preghiere, ricoperta a tetto, a volta, a cupola e, qualche volta, il muro esterno di recinzione e' fortificato per la difesa dei fedeli, in caso di attacchi nemici.
Intorno all'anno 1000 dell'e.v. gli architetti musulmani introdussero la costruzione in mattoni. Le prime moschee edificate con il mattone vennero realizzate in oriente, dove fu usato l'arco a sesto acuto ed in un secondo momento si comincio' a costruire in occidente, dove divennero caratteristici l'arco a pieno centro e quello a ferro di cavallo.
Dopo il 1000, nell'era dominata dai Turchi, La Moschea incomincia ad essere progettata e realizzata come edificio a composizione, culminante in una grande cupola, costruita sopra la sala centrale piramidale.
Verso la fine del 1400, dopo la liberazione di Costantinopoli dalle ormai fatiscenti strutture dell'impero bizantino, e nei secoli successivi gli architetti accentuarono nelLa Moschea la sua composizione planimetrica e lo schema volumetrico piramidale, dato dallo sviluppo degli arconi, delle volte a semi-bacino e dalla cupola centrale. L'edifico, nel suo complesso architettonico, assume una forza ed una compattezza, mai raggiunte fino ad allora e che culminano, verso la fine del XVI sec. nelLa Moschea di Solimano il Magnifico a Istanbul e nel La Moschea di Selim ad Adrianopoli. Le costruzioni piu' recenti ricalcano, piu' o meno, gli schemi tradizionali.

Per saperne di piu’ clicca il sito: http://www.islam.it/
 


       



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