15 Settembre, 2002
Secondo giorno di superamento della soglia dell'ozono
Il Sindaco invita la cittadinanza a limitare il più possibile l'utilizzo dei veicoli a motore
 Siamo al secondo giorno di superamento della soglia di
attenzione per il parametro Ozono (180 microgrammi/metro cubo). Nella stazione
di rilevamento di piazza Libertà il valore registrato è di 206 microgrammi per
metro cubo. Nella stazione di rilevamento di piazza Cadorna il valore registrato
è di 227 microgrammi per metro cubo. Il Sindaco invita la cittadinanza a
limitare il più possibile l'utilizzo dei veicoli a motore e a non uscire nelle
ore più calde, in particolare i bambini e gli anziani. Anche la pratica di
sport all’aperto deve essere effettuata nelle ore più fresche. Non è
previsto l’arrivo di perturbazioni nei prossimi giorni, mentre vi è la
possibilità di temporali nella serata di venerdì. Per qualsiasi informazione
è possibile consultare il sito Internet all’indirizzo ww.comune.cremona.it
oppure il portale e-cremona.it. E' inoltre attivo il numero di telefono di
infosmog 0372 407511, in funzione 24 ore su 24.
L’ozono è un gas dall’odore pungente e molto irritante, la cui molecola O3
è fromata da 3 atomi di ossigeno. L'ozono presente nella zona bassa
dell'atmosfera è sia di origine naturale che legato alle attività produttive.
Quando le percentuali presenti nell'aria che respiriamo aumentano, l'ozono
diventa un'inquinante pericoloso per la nostra salute. Deriva da altri
inquinanti come l’NO2 e gli idrocarburi per effetto delle radiazioni ultra
violette (UV) ad elevate temperature esterne e calma di vento. Perciò l’ozono
si forma prevalentemente nei periodi estivi. Dato che l’ozono reagisce con l’aria
"sporca" decomponendosi, i massimi valori di ozono non vengono
registrati nelle zone inquinate ma invece nelle zone limitrofe, in quota, dove l’aria
è più pulita. L'ozono è un gas tossico, particolarmente nocivo se respirato
in grande quantità. I primi sintomi sono: irritazione delle mucose, tosse, mal
di testa, fiato corto e, se si inspira profondamente, dolore al petto.
L'esercizio fisico svolto all'aperto in coincidenza con elevate concentrazioni
di ozono nell'atmosfera è uno tra i fattori di rischio.
L'ozono è responsabile anche di danni alla vegetazione, con relativa scomparsa
di alcune specie arboree dalle aree urbane (alcune di esse vengono oggi
utilizzate come bioindicatori della formazione di smog fotochimico).
 
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