15 Settembre, 2002
Contestazioni leghiste al Presidente della Repubblica
Intervento del presedente Roberto Mariani in Consiglio Provinciale
CONSIGLIO PROVINCIALE 6 LUGLIO 2005Consentitemi un breve intervento per esprimere parole di sdegno rispetto all'episodio che ha coinvolto ieri il Capo dello Stato.
E' infatti da ritenersi inqualificabile, per forma e contenuto, la protesta vibrata a Strasburgo da alcuni eurodeputati della Lega al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, considerando la solennità del luogo, la delicatezza del momento storico e le difficoltà che pure innegabilmente esistono, e che meritano solidarietà, idee, capacità di negoziato politico e rispetto istituzionale.
Parlare di "euro" significa infatti parlare di bilanci di Stati, di programmazioni economiche comuni, di una sempre più condivisa identità di economie e di vedute che si è scelto di considerare una risorsa, non certo una divisione, né pretesto di separazione, tanto più inutile, isolante e infruttuosa, ma significa anche parlare della gente comune, di oggettive difficoltà, in un generale clima di contrazione, dovuto a ragioni diverse. Tutto ciò richiede serietà e rispetto nell'approccio. Anzi, richiede iniziative di coesione forti per dare all'Unione Europea una architettura più stabile, più credibilità e forza.
Grande è in tal senso la responsabilità dei nostri parlamentari!
Testimoniano invece, con l'indelicatezza nell'approccio, una lontananza progettuale e di sensibilità da questi valori, le parole e gli atteggiamenti di disprezzo esternati da alcuni eurodeputati leghisti rispetto all'articolato intervento del Capo di Stato sui benefici dell'euro, ma anche sull'oggettiva difficoltà di perdurarne a lungo i positivi effetti se verrà meno una gestione coordinatrice sia dei bilanci nazionali, sia dell'orientamento delle politiche economiche degli Stati.
Tutto ciò è sgomentante, soprattutto se ragionato nella logica di agire per l'avvenire dell'Unione e dunque del nostro futuro.
Nell'esprimere la più dura condanna per le contestazioni espresse al di fuori e in sfregio di qualsiasi temperanza politica e di deferenza istituzionale, si condivide l'extrema ratio dell'espulsione, quale atto simbolico e qualificante dell'assemblea, e ora ci sia aspetta che tutto sia ricondotto nei cardini di un rinnovato dialogo politico, dove giustamente si colloca l'espressione della libertà di opinione e di idee, i cui principi sono sacrosanti. Contestualmente ci si aspetta anche vi sia una presa di distacco da parte delle maestranze e della compagine leghista, in segno di doverosa solidarietà al Presidente Ciampi che con straordinario fair-play ha cercato di placare i toni, anche per recuperare sul piano, anche dell'immagine, un livello di dignità che è alla base della vita delle istituzioni, non perdendo occasione per offrire una lezione di stile che vale a testimoniare emblematicamente l'impegno dell'Italia intera, istituzioni e gente comune che vivono, lavorano e tribolano, anche, per dare credibilità e forza all'Unione Europea, e per garantire a se stessi e a tutti, in una visione inclusiva, mai separante né elitaria, una prospettiva vera di speranza.
 
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