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15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale di venerdì 15 luglio 2005
Tra gli altri argomenti il nuovo regolamento per gli spazi del Teatro Monteverdi e la sicurezza della zona dello Stadio Zini

Interpellanza presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Ferdinando Quinzani circa lo stato di attuazione della mozione presentata il 6 dicembre 1999 e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 10 febbraio 2000 inerente la necessità di adeguare la viabilità, la segnaletica orizzontale, verticale e l’illuminazione a fini di sicurezza nella zona “Stadio Zini” (Testo dell’interpellanza: Premesso che il 6 dicembre 1999 il sottoscritto presentava al Consiglo una mozione sulla necessità di adeguare la viabilità, la segnaletica orizzontale, verticale e l’illuminazione ai fini di sicurezza pubblica nella zona dello stadio Zini; premesso che tale mozione veniva discussa in Consiglio il 10 febbraio 2000 ed otteneva l’approvazione all’unanimità; premesso che, approvandola, il Consiglio Comunale affermava, tra l’altro che “… l’assenza di illuminazione, sicuramente il problema più urgente, servirebbe a rendere più sicuro dal punto di vista dell’incolumità personale il transito di coloro che attraversano a piedi o in bicicletta quella zona …” ed impegnava la Giunta affinché “al più presto venga predisposto un idoneo sistema di illuminazione”; si chiede per quale motivo, a distanza di cinque anni e mezzo dall’approvazione di quella mozione, l’Amministrazione Comunale non abbia per intero attuato l’indirizzo politico contenuto nel dispositivo della mozione; cosa intenda fare la Giunta per rimediare rapidamente alla grave mancanza. Inoltre il Consiglio Comunale esprime grave disappunto per la mancata attuazione dell’indirizzo politico a suo tempo unanimemente impartito all’Amministrazione, considerandolo un fatto grave sia dal punto di vista sostanziale, in quanto non è stato attuato un intervento necessario ai cittadini, sia dal punto di vista formale, in quanto lesivo dei poteri propri del Consiglio Comunale. Il Consiglio invita l’Amministrazione al rispetto istituzionale degli organismi democraticamente eletti e delle relative decisioni e la sollecita affinché non abbiano più a verificarsi simili inadempienze).
Approvazione del nuovo Regolamento per l’utilizzo degli spazi del Teatro Monteverdi - Fabbrica delle Arti.
Approvazione di nuovi criteri e norme procedurali per il rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture di vendita, di cui all’art. 8 del D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 114.
Approvazione del piano annuale comunale dei servizi in materia di diritto allo studio a favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole dell’obbligo e delle scuole superiori per l’anno scolastico 2005/2006.
Revoca del Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di riserva di cui all’art.10 della L.R. 4 maggio 1990 n.28 e contestuale nuova approvazione del regolamento per l’assegnazione in deroga alla graduatoria generale ERP.
Approvazione definitiva del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata “Rastello” in variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. b), della Legge Regionale n° 23/97, presentato dalla Soc. Coop. Edilizia “Bernardino Zelioli” a r.l. per un’area in zona omogenea C (nuovi insediamenti residenziali) sita in località Cavatigozzi.

Approvazione definitiva delle varianti puntuali alla strumentazione urbanistica generale.

Modifica ed integrazione del Regolamento d’uso del verde approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33/25466/05 del 3 maggio 2005.
Mozione presentata da Consiglieri Comunali diversi  - primo firmatario Guido Borsella - in cui si invita la Giunta Comunale ad intensificare gli sforzi affinché i nostri prodotti tipici vengano sempre più promossi e valorizzati, specialmente nelle Istituzioni
(Testo della mozione: Cremona, grazie agli sforzi degli imprenditori del settore e del suo Presidente del Consorzio stesso si è dotata in modo ufficiale di un prodotto tipico protetto (transitoriamente dal Ministero), denominato “Salame Cremona” che otterrà entro la fine dell’anno il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta); in un momento in cui la globalizzazione sta trasformando il tessuto economico spersonalizzando la tipicità dei nostri prodotti, tenuto presente l’importanza del settore agroalimentare all’interno del nostro sistema economico ed industriale, si invita la Giunta Comunale in un momento così importante per il riconoscimento a livello europeo della denominazione protetta del Salame Cremona ad intensificare, unire gli sforzi per far si che i nostri prodotti tipici vengano sempre più promossi e valorizzati specialmente nelle Istituzioni).
Ordine del giorno in data 12 aprile 2005 presentato da Consiglieri  Comunali diversi del Gruppo Consiliare “Democratici di Sinistra” (primo firmatario Gino Carnesella) con il quale si esprime dissenso nei confronti di un provvedimento legislativo, in corso di approvazione da parte del Governo, di modifica della Legge Quadro sul Volontariato, con conseguenti drastici tagli dei fondi destinati alle Associazioni di Volontariato (Testo dell’ordine del giorno: Nei prossimi giorni il Governo, silente silente, senza alcuna discussione nelle aule parlamentari, voterà un provvedimento che, se approvato, taglierà drasticamente e immotivatamente i fondi destinati alle Associazioni di volontariato. In sintesi il provvedimento prevede una parziale modifica delle legge quadro per il volontariato (la 266/91); una modifica che attraverso la rilettura parziale dell’art. 17 della medesima legge decapiterebbe i fondi destinati ai Centri Servizio al Volontariato (CISVOL) organismi nati per formare, dare consulenza e fare aggiornamento. Sono state le stesse associazioni a crearli nel 1997, per avere un punto di riferimento locale che gratuitamente, mettesse a disposizione conoscenze, esperienze e tecnologie alle centinaia di migliaia di volontari italiani. Senza quei fondi molte realtà sul territorio dovranno ridimensionare, depotenziare e dequalificare le loro importanti attività. Tutta la rete formata da questi Centri di Servizio che i volontari stessi hanno creato nell’arco degli anni verrebbe azzerata. Tutto ciò detto, il Consiglio Comunale di Cremona, la Giunta ed il Sindaco esprimono totale dissenso nei confronti di questo inopportuno e intempestivo provvedimento di legge che penalizzerebbe pesantemente anche sul territorio comunale e provinciale l’iniziativa di gruppi ed associazioni meritevoli. Consapevoli che l’autonomia del volontariato è presupposto indispensabile per valorizzare il principio di sussidiarietà e solidarietà, si fanno carico di attivare i rappresentanti eletti nei collegi parlamentari del territorio perché trasmettano nelle sedi istituzionali opportune questo disagio e tutte le perplessità ad esso conseguenti e perché sostengano un percorso partecipato ed unitario per la riforma eventuale della legge. Un percorso che possa coinvolgere il volontariato e tutti i suoli interlocutori come il terzo settore, le istituzioni, le fondazioni bancarie, il mondo del profit e le forze politiche).
Mozione urgente in data 24 aprile 2005 presentata dai Consiglieri del Gruppo Consiliare “Democratici di Sinistra” Alberto Cappellini e Luciana Carini in ordine alla richiesta di istituzione di un fondo regionale per il sostegno alla non autosufficienza (Testo della mozione: Premesso che la condizione dell’anziano e del disabile con grave non autosufficienza in Italia, in Lombardia e a Cremona, rendono ogni giorno sempre più urgente una risposta adeguata ai bisogni di queste persone e richiedono un costante impegno di intervento assistenziale e di sostegno economico alle famiglie. La mancanza di tali interventi possono condurre ad una non adeguata assistenza a domicilio o ad un ricovero improprio, con conseguenze anche psicologiche per la persona e costi elevati per la famiglia. La perdita della autonomia funzionale tra le persone con più di 65 anni interessa circa il 20% di esse e oltre gli 80 anni quasi il 50%. Considerato che il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, approvato con DPR 23 maggio 2003, ha individuato la priorità di sviluppare una rete integrata di servizi sanitari e sociali per la non autosufficienza. Tale priorità è stata recepita in sede di Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni con Accordo del 24 luglio 2003. A quattro anni dall’approvazione della legge quadro nazionale 328/2000 di Riforma della assistenza, nel nostro Paese, non abbiamo ancora una legge istitutiva di una Fondo Nazionale per la non autosufficienza e questi ritardi istituzionali fan si che milioni di anziani e disabili non autosufficienti e le loro famiglie siano in grave difficoltà anche economiche. Alcune Regioni hanno maturato una loro autonomia proposta in merito. Gli Enti Locali ed in particolare i Comuni si trovano ogni giorno in grave difficoltà economiche a sostenere i bisogni delle numerose persone anziane e non autosufficienti e delle loro famiglie, nella fase di domiciliarità o di degenza. Visto la Legge Regionale 23 dicembre 2004, n. 27, Regione Emilia Romagna, art. 51, con cui si istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza, si costituiscono le fonti di finanziamento ordinarie del fondo e se ne stabiliscono i criteri di ripartizione fra i distretti sanitari, secondo i criteri previsti dal Piano sociale e sanitario di cui all’art. 27 della legge regionale 12 marzo 2003, N.2 La Deliberazione della Giunta Regionale 30 luglio 2004, n. 2359, Regione Veneto, intitolata “Il sistema della domiciliarità. Promozione e tutela della qualità di vita dei cittadini in situazione debole e che rischiano l’esclusione da un contesto familiare da parte della Regione Veneto. Creazione e sviluppo di una rete di politiche, risorse e interventi a sostegno della domiciliarità e delle famiglie che si fanno carico della cura, dell’assistenza e della tutela delle persone fragili”. Analoga delibera della Regione Piemonte, in cui si istituisce un Fondo per la non autosufficienza, sul quale sono stanziati per il 2005, 14 milioni di Euro. La Proposta di Legge N. 109 presentata da alcuni Consiglieri regionali il 23 febbraio 2005 al Consiglio Regionale della Sardegna e altre analoghe Proposta di Legge recentemente presentate in diversi Consiglio Regionali (Campania, Molise, Sicilia, Basilicata, Marche, Puglie) su iniziative di Consiglieri esponenti di diverse forze politiche di istituzione del suddetto Fondo.Il Documento “Proposte per l’attuazione del Fondo per la non autosufficienza” presentato da CGIL CISL UIL, SPI FINP UILP in Emilia Romagna il 17/3/2005, in cui si avanzano fra l’altro proposta concrete di regolamentazione regionale per l’individuazione e l’accertamento delle condizioni di non autosufficienza, la definizione di prestazioni e servizi da garantire alle  persone non autosufficienti, le regole chiare per la compartecipazione degli utenti alla spesa. L’ODG N:1060 presentato da alcuni Consiglieri Regionali al Consiglio Regionale della Lombardia il 13/12/2004, il consiglio Comunale impegna la Giunta a sollecitare la Giunta Regionale lombarda perché individui urgentemente risorse economnico  finanziarie nel Bilancio di previsione 2006, per l’istituzione di un Fondo regionale per la non autosufficienza, al fine di migliorare le condizioni e la qualità di vita delle persone anziane o disabili non autosufficienti, che vivono in situazioni di grave disagio fisico, psichico ed economico e al fine di sostenere le loro famiglie per l’accesso alla rete dei servizi di assistenza domiciliare diurna e notturna e per il ricovero in strutture RSA  - Residenze Sanitarie Assistenziali - e similari).
Ordine del giorno in data 13 aprile 2005 presentato da Consiglieri vari (primo firmatario Matteo Lodi) in merito alla proposta di nomina a senatore a vita di Elio Toaff, esponente della comunità ebraica in Italia (Testo dell’ordine del giorno: Ancora oggi, affiorano, nel nostro Paese forme più o meno velate di antisemitismo e di pregiudizio anti  ebraico mentre si dovrebbe ricordare le grandi sofferenze delle comunità ebraiche in tutta Europa sterminate per mano dei nazisti e dei fascisti. A sessant’anni dalla fine della guerra e della sconfitta del nazifascismo può rappresentare una occasione di impegno contro ogni forma di antisemitismo proporre al Presidente della Repubblica la nomina a senatore a vita del rabbino capo di Roma Elio Toaff, persona di grande spiritualità e cultura, sempre attento al dialogo interreligioso, molto apprezzato anche il Papa Giovanni Paolo II. Per questa ragione, senza voler imporre nulla al Capo dello Stato ma semplicemente come proposta, il Consiglio Comunale di Cremona, accogliendo l’invito “bipatisan” avviato in molti settori della società italiana (nel Parlamento nazionale, negli Enti Locali, nelle associazioni, nei sindacati, nel mondo della cultura. . . . .) propone al Presidente della Repubblica di tenere in considerazione la persona di Elio Toaff quale eventuale nuovo senatore a vita della Repubblica).
Ordine del giorno presentato dal Presidente della Commissione Consiliare Permanente attinente le Politiche Giovanili, di Promozione alla Cultura della Pace, dei Diritti Umani e le Attività Sportive Roberto Galletti per la piena libertà delle espressioni, dei linguaggi e degli stili di vita dei giovani (Testo dell’ordine del giorno: La Commissione Politiche Giovanili del Comune di Cremona, verificato quanto accaduto in data 9 maggio 2005 presso un piccolo locale pubblico del centro cittadino e i vicinali portici della Galleria XXV Aprile, ove un concertino regolarmente autorizzato di musica etnica acustica (di modestissima entità sonora) in orario serale (in larghissimo anticipo sul normale orario minimo di limite per tali forme di intrattenimento) veniva interrotto dall’intervento delle forze dell’ordine dell’Arma dei Carabinieri sulla base di una interpretazione eccessivamente restrittiva della normativa; veniva altresì redatto un verbale di sanzione al locale per non aver impedito il “ballo spontaneo” di alcuni dei giovani partecipanti e venivano identificati alcuni dei presenti; preso atto della petizione popolare sottoscritta da centinaia di cittadini, nella quale, affermato il carattere di “energia positiva” di una “esternazione di gioia non violenta, non pericolosa” come il “ballo spontaneo”, si fa appello alla pubblica amministrazione e alle istituzioni competenti affinchè sia “concessa la possibilità alla gente di muoversi liberamente in piena spontaneità” e “nessuno sia più fermato perché si muove seguendo un ritmo musicale” in quella che si vuole universalmente definire “città della musica”; nel rinnovare la stima e la gratitudine per la quotidiana preziosa e insostituibile funzione di sicurezza pubblica e tutela della civile convivenza svolta dalle forze dell’ordine; considerate e discusse le problematiche relative alla circostanza: esprime disapprovazione per l’azione delle forze dell’ordine, ritenendola evidentemente sproporzionata nella forma e nella sostanza alla circostanza; auspica che non si verifichino più discutibili episodi di contrasto nei confronti di eventi e situazioni di interesse giovanile, anche in considerazione del sopravvivere di norme talvolta inadeguate di fronte alla continua evoluzione della società e delle istanze giovanili, non sempre di facile interpretazione; impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare un confronto con le forze dell’ordine affinché venga considerata in maniera corretta ogni attività volta ad animare e sviluppare forme di aggregazione giovanile e a migliorare la vivibilità del tessuto urbano; ribadisce la necessità di vedere in ogni circostanza pienamente assicurata la libertà di movimento e di espressione a tutti i cittadini in tutti gli spazi pubblici della città; chiede all’Amministrazione Comunale in tutte le sue articolazioni politiche, amministrative e tecniche, di operare per promuovere in ogni circostanza la piena cittadinanza di diritti alle giovani generazioni, affinché sia concretamente garantita  nel pieno e reciproco rispetto del limite delle libertà altrui  la necessaria libertà di movimento e di espressione a tutti i giovani, ai loro linguaggi e ai loro stili di vita; auspica il sempre maggiore sviluppo di un confronto permanente, pubblico e trasparente su questi temi, tra il mondo giovanile, le sue reti informali e le sue organizzazioni sociali, la pubblica amministrazione, i servizi, gli enti e le istituzioni del territorio, la polizia locale, le forze dell’ordine quale contributo alla convivenza delle diversità, alla diffusione della cultura e della pratica della legalità, per la crescita civile e democratica della comunità cremonese).
Mozione presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” lista “Cremona Futura” Maria Rita Balsamo in cui si chiede maggiore impegno sulle attività di screening e di ricerca per le malattie tumorali (Testo della mozione: Premesso che il nostro territorio come confermato da numerosi rilievi presenta un’elevata mortalità per malattie tumorali ponendoci tra i primi posti in Italia; considerato che il Consiglio Comunale e il Consiglio Provinciale hanno approvato, nei precedenti mandati, una mozione che impegna a collaborare con i soggetti preposti per rendere operativi alcuni strumenti di ricerca per cercare di individuare le cause di questo triste primato sulle quali ad oggi non è possibile dare risposte certe; sottolineato che in considerazione di quanto sopra appare decisamente importante e positiva l’impegnativa campagna di screening su alcune patologie tumorali condotta dall’ASL; preso atto che sono stati segnalati tempi di attesa lunghi e delle modalità di accesso difficoltose per le prenotazioni dei controlli per quanto attiene soprattutto alla patologia mammaria che registra ancora numerosi decessi anche in età giovanile  tra il 1998 ed il 2003 nel distretto di Cremona i decessi sono stati 552 -; il Consiglio Comunale impegna il Sindaco, anche nella sua veste di Presidente del Distretto, a lavorare da un lato per un sempre maggiore investimento sulle attività di screening e di ricerca e dall’altro a premere per la maggiore accessibilità possibile ai servizi di cura in tempi e con modalità di accoglienza facilitanti).

 


       



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