15 Settembre, 2002
Giunta Comunale del 31 agosto 2005
Approvato il progetto preliminare per la pista che collegherà San Felice a Cremona
 Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla
manifestazione denominata 13a Festa al Padre Po” organizzata dall’AICS di
Cremona il 17 e 18 settembre 2005.
Approvazione del progetto preliminare “tracciato protetto da Cremona a San
Felice per il collegamento con i comuni del comparto est della Provincia di
Cremona”.
La realizzazione del tracciato protetto ha come obiettivo il collegamento ciclo
pedonale della città (zona Cuscinetto) con la frazione S. Felice, percorso che
garantisce un tragitto in una condizione di totale sicurezza, lontano da
autoveicoli, ben protetto da barriere e ben illuminato, di uso esclusivo dei
pedoni e dei ciclisti. Il percorso si sviluppa lungo la via Postumia nel primo
tratto, successivamente, a causa dell’ostacolo rappresentato dall’autostrada,
trovando spazio di fronte alla stessa, si giunge al viadotto, quindi a San
Felice lungo la linea ferroviaria Cremona-Mantova. L’opera interesserà
terreni già di proprietà comunale e terreni non di proprietà per i quali è
previsto l’esproprio. Il collegamento troverà collocazione sull’area
attualmente occupata dai fossi di colo, che saranno previsti a margine del nuovo
percorso. Il costo complessivo ammonta a € 1.200.000,00. A tale riguardo si
ricorda che con il decreto 18.3.2005 del Ministro dell’Economia e delle
Finanze sono stati individuati gli enti beneficiari dei contributi statali per
gli anni 2005-2006 e 2007 tra i quali figura anche il Comune di Cremona per un
importo complessivo di € 1.200.000,00 per la realizzazione del tracciato
protetto Cremona-San Felice.
Bitumatura strade - 2° lotto - Manutenzione straordinaria - anno 2005.
Approvazione del progetto definitivo.
Con questo progetto si intende procedere ad interventi manutentivi straordinari
attraverso bitumature di alcune strade comunali in asfalto notevolmente
ammalorate dalle piogge e dal traffico veicolare. Gli interventi consistono nei
rifacimento degli strati bituminosi previa scarifica degli stessi, nel rialzo e
messa in quota di pozzetti a caditoia e chiusini di ispezione. I tratti di
strade interessati dagli interventi sono i seguenti: via Tonani, via Calciati,
via Ippocastani, via del Maris, raccordi e svincoli della tangenziale, oltre ad
alcuni tratti diversi dove si rendesse necessario un intervento straordinario di
manutenzione degli strati bituminosi. L’importo complessivo del progetto
ammonta a € 150.000,00. Questo progetto è inserito nel programma delle opere
pubbliche per l’anno 2005 ed è finanziato con oneri. L’affidamento dei
lavori avverrà attraverso asta pubblica con il criterio del massimo ribasso
sull’elenco prezzo unitari sulla base del progetto definitivo.
Approvazione definitiva della Variante al Piano di Recupero di iniziativa
privata presentato dalla Società Tieffe S.r.l. relativo ai fabbricati e terreni
situati in via Tofane 15A - 15B (area ex Vergani).
La Giunta Comunale ha approvato in via definitiva la Variante al Piano di
recupero di inziativa privata presentato dalla Società Tieffe s.r.l. relativo
ai fabbricati e terreni situati in via Tofane 15° - 15B (area ex Vergani).
Questa Variante era stata adottata dalla Giunta il 1° giugno 2005, dopo di che
l’avviso di deposito è stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune dal 15
luglio 2005 sino al 29 luglio 2005 compreso. Entro i prescritti quindici giorni
successivi alla scadenza del deposito, cioè entro il 13 agosto scorso, non è
pervenuta al Comune nessuna osservazione a questa Variante. Dopo che l’ASL ha
espresso il proprio parere favorevole e che anche il Direttore del settore
Gestione Territorio si è espresso favorevolmente, la Giunta Comunale ha
approvato la Variante in via definitiva. L’area interessata dall’intervento
si trova compresa tra Piazza S. Michele, via Decia e via Tofane. In particolare
l’area specifica si affaccia su via Tofane e si sviluppa all’interno del
lotto coprendo quasi tutta l’area con capannoni ad uso commerciale e parcheggi
privati. In questi capannoni, costruiti all’inizio del secolo scorso, venivano
prodotti dolci dal ditta Swiss-Lor e questi locali servivano quindi per la
produzione lo stoccaggio di prodotti dell’industria alimentare. L’obiettivo
del Piano di recupero è stato quello di proporre un intervento di
riqualificazione, sia edilizia che funzionale, finalizzato alla sostituzione
delle attività commerciali e dei parcheggi privati esistenti con residenze,
attività terziarie e piccoli negozi. La valutazione e la decisione di un
intervento così radicale, quali l’abbattimento e la ricostruzione di tutti i
corpi edilizi, è legato all’impossibilità di recuperare a fini abitativi e
terziari dei capannoni, nati industriali, con corpi di fabbrica troppo grandi e
mancanza di affacci su cortili o cavedii all’interno dell’area. Il
cambiamento di destinazione d’uso è divenuto pertanto una scelta obbligatoria
per riportare questa zona ad essere parte integrante della città. Il Piano si
è posto il duplice scopo di di ricreare una quinta edilizia su via Tofane che
si confronti con l’esterno ed una soluzione articolata all’interno che
consentisse di disegnare spazi aperti per gli affacci dei nuovi edifici in
progetto. Il progetto a Variante al Piano di recupero edilizio di iniziativa
privata è scaturito da un richiesta massiccia di posti auto in zona. L’intervento
prevede la costruzione di un nuovo corpo semplice per ospitare sei autorimesse
ed un locale cicli, senza aumentare la superficie lorda di pavimento.
Atto di indirizzo in ordine alla predisposizione del capitolato speciale d’appalto
per la realizzazione del Servizio di Educativa - Territoriale - S.E.T. facente
capo al Servizio Politiche Giovanili.
Per quanto riguarda la predisposizione del capitolato speciale d’appalto per
la realizzazione del Servizio di Educativa Territoriale (S.E.T.) che fa capo
alle Politiche Educative, la Giunta Comunale ha espresso i seguenti indirizzi:
espletare la nuova gara d’appalto attraverso la procedura dell’appalto
concorso; predisporre il capitolato speciale d’appalto che preveda una durata
del nuovo contratto dal 1° marzo 2006 al 30 giugno 20010; predisporre inoltre
il capitolato speciale d’appalto comprensivo anche della gestione pratica
delle diverse attività, in riferimento alle spese inerenti i tecnici specifici,
le forniture di servizi e materiali, nonché le utenze; prevedere, all’interno
dell’attribuzione dei punteggi, un elemento di valutazione legato alla buona
conoscenza del territorio cui si riferisce il servizio, alle sue problematiche e
all’eventuale rete di rapporti localmente già stabiliti dalla ditta
concorrente. Si rende infatti necessario provvedere all’indizione di una nuova
gara d’appalto per la realizzazione del S.E.T. anche a fronte del nuovo
modello progettuale, più aderente ai nuovi bisogni sia dei giovani sia del
territorio nell’ambito di un concetto di sussidiarietà orizzontale. La Giunta
Comunale, dopo avere preso visione del nuovo modello progettuale per la
realizzazione del S.E.T. e preso atto delle disposizioni della legge
comunitaria, ha così deciso di bandire la nuova gara d’appalto per questo
servizio, prorogando ulteriormente di sei mesi il contratto in corso con la
Cooperativa Sociale di Solidarietà a.rl. Iride. Per quanto riguarda i Centri
Ricreativi Diurni, per i quali è in fase di costruzione un nuovo modello di
lavoro e che quindi non vengono compresi nel S.E.T., si procederà prossimamente
all’eventuale indizione di una nuova e specifica gara d’appalto. La spesa
annua ipotizzata da porre a base d’appalto è di € 410.000,00. Alla luce
delle esperienze derivate dall’appalto in scadenza, è stata costruita una
nuova ipotesi di lavoro che prevede un’evoluzione del modello dell’organizzazione
del Servizio di Educativa Territoriale. Infatti l’aumento della complessità
dell’intervento sviluppato dall’area unitamente al cambiamento del contesto
territoriale, che richiede maggiore comunicazione e confronto, fanno ritenere
necessaria la strutturazione del lavoro educativo per funzioni a cui attribuire
puntuali équipe di lavoro. In particolare, nel modello proposto, l’area del
territorio e della scuola media inferiore rappresentano la tutela e la cura
della rete relazionale dei ragazzi, costituendo un raccordo tra esterno ed
interno nella direzione di una continuità educativa tra territorio e scuola. Le
aree della scuola media superiore rappresentano invece il consolidamento di una
rete cittadina educativa garantendo una equipe che operi in raccordo con la
scuola, facilitando la costruzione di progetti comuni e, sul versante della
cosiddetta informalità, monitorando ed accompagnando i gruppi ed attivando
forum tematici partendo dai mondi vitali dei giovani. Un’ulteriore
sottolineatura di questo modello è rappresentata dal servizio Civile Volontario
che trova una propria collocazione, come regia per tutta l’Amministrazione
Comunale, presso il Servizio Politiche Giovanili, diventando strumento di
dialogo con la città e facendo conoscere e sostenere ai giovani stessi la
progettualità in essere.
 
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