15 Settembre, 2002
Giunta Comunale del 7 settembre 2005
«Policy sulla sicurezza informatica», pista ciclo-pedonale tra Cremona e San Felice
 Interrogazione in data 31 agosto 2005 presentata dal
Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlo Malvezzi in
merito al rifacimento della rotatoria posta all’incrocio tra via Trebbia e via
Serio (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio per la discussione.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla manifestazione promossa
dal Ristorante Hosteria 700 a favore dell’Associazione MEDeA nella giornata di
sabato 24 settembre 2006 in piazza Gallina a Cremona.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla manifestazione organizzata
dall’AVIS in occasione della cerimonia per il 72° anno di fondazione della
sezione cittadina in programma domenica 9 ottobre 2005.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla manifestazione inaugurale
delle celebrazioni del 60° di Fondazione del Centro Sportivo Italiano
(1946-2006) in programma lunedì 31 ottobre 2005 a Palazzo Cittanova.
Adesione del Comune di Cremona XI edizione del Concorso Provinciale Autori
Esordienti organizzata sabato 19 novembre 2005 nel Salone dei Quadri di Palazzo
Comunale dal Centro Fumetto “Andrea Pazienza”.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al 5° Memorial “Lino Rossini”,
gara di scherma organizzata dall’Accademia d’Armi “A. e A. Di Dio Emma”
in programma domenica 12 marzo 2006 alla Palestra Spettacolo di Cremona.
Approvazione delle “Policy sulla sicurezza informatica” per diminuire i
rischi derivanti da un uso improprio delle risorse informatiche.
La Giunta Comunale ha approvato le “Policy della sicurezza informatica” per
diminuire i rischi derivanti dall’uso improprio delle risorse informatiche
messe a disposizione dei dipendenti. Ha quindi dato il via alla programmazione
di un ciclo di corsi interni di formazione di tutto il personale, a partire dai
referenti informatici, perché le policy (regole) vengano condivise in modo
capillare e facciano maturare comportamenti adeguati. La decisione ha alla
propria base innanzitutto il D. Lgs. N.196/2003 riguardante la tutela delle
persone e gli altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali con
particolare attenzione alla protezione dei sistemi informatici e dei dati da
essi trattati e memorizzati, quindi la deliberazione della Giunta Comunale del
29 giugno scorso con la quale è stato approvato il “Documento Programmatico
sulla Sicurezza per il trattamento dei dati nell’ambito dell’attività dell’Amministrazione
Comunale”, che prevede l’identificazione delle risorse da proteggere e l’individuazione
delle misure minime di sicurezza da adottare ed in particolare l’identificazione
dell’elenco dei trattamenti dei dati personali, anche sensibili, inseriti nel
complesso sistema degli archivi e delle banche dati informatizzate. La Giunta,
sulla scorta della relazione fornita dai competenti uffici, ha preso atto
infatti che la sicurezza informatica del trattamento dei dati informatici
rappresenta un fattore critico, ma che una corretta ed attenta gestione dei
sistemi informatici complessi garantisce continuità della sicurezza stessa e,
di conseguenza, il buon funzionamento dei sistemi, sottoposti sempre più
frequentemente alla minaccia di virus informatici e spyware. Il Settore Sviluppo
Informatico e Tecnologico ha già adottato le opportune soluzioni tecnologiche
finalizzate a ridurre il rischio di propagazione dei virus informatici ed altre
misure atte a proteggere i sistemi informatici. A parte questo, rimane però una
percentuale rilevante di rischio che deriva dal comportamento degli utenti
durante l’uso della postazione informatica personale, la navigazione su
Internet e l’uso della posta elettronica. Da qui la necessità di adottare
specifiche regole di comportamento alle quali ogni dipendente dovrà attenersi.
Tracciato protetto da Cremona a San Felice per il collegamento con i comuni del
comparto est della provincia di Cremona (1° lotto). Approvazione del progetto
definitivo.
Il progetto prevede la realizzazione del primo tratto di pista ciclo-pedonale di
collegamento tra Cremona e la frazione di San Felice, nonché la rete
ciclo-pedonale extracomunale del comparto est della Provincia. L’intervento
consiste nel consolidamento del percorso esistente attraverso la stesa del
tappeto d’usura ed il prolungamento fino al confine del centro abitato.
Particolare attenzione è stata posta all’impianto di illuminazione pubblica,
ormai obsoleto ed insufficiente a garantire le massime condizioni di sicurezza:
verrà pertanto rifatto. Non meno importanza è stata data all’area
parcheggio, di fronte al Campo Scuola, sulla quale sarà assicurato il
collegamento della via Campestre alla pista ciclabile ed un’adeguata
immissione sulla via Postumia. L’intervento prevede la scarifica dell’area
ed il rifacimento degli strati di bitume, attualmente quasi inesistenti, e la
creazione di un’adeguata rete di raccolta delle acque piovane. Per le restanti
aree interessate dai lavori si interverrà attraverso operazioni di sbancamento,
realizzazione della fondazione e stesa degli stradi di bitume. Il tracciato
ciclo pedonale sarà completato attraverso successivi lotti. L’importo
complessivo dei lavori ammonta a € 500.000,00. Il progetto è inserito nel
Piano delle Opere Pubbliche 2005-2007, la copertura finanziaria è garantita da
un contributo statale, mentre i lavori saranno affidati attraverso asta pubblica
con il metodo del massimo ribasso sull’elenco prezzi unitari.
Adozione del Piano di recupero in Variante al Piano Regolatore di via
Castelleone presentato dai Sigg. Zoppetti Giovanni, in qualità di
rappresentante della Società Immobiliare ”Mulino S.r.l.”, e Feraboli
Antonio e Mario (Competenza del Consiglio Comunale Esame preliminare).
Parere favorevole della Giunta su questo oggetto che è stato assegnato per l’approvazione
al Consiglio Comunale. Questa variante nasce dalla necessità di razionalizzare
ed aggiornare le previsioni dello strumento urbanistico generale
conseguentemente alla progettazione legata al Piano di Recupero situato tra via
Castelleone e via Sesto. L’intervento del Piano di recupero prevede la
demolizione completa dei fabbricati esistenti ed in grave degrado e la
realizzazione di un complesso edilizio destinato a funzioni residenziale ed in
parte ad attività di commercio al dettaglio attraverso esercizi di vicinato
fino a 250 metri quadrati. Nell’area di intervento sono previste aree
pubbliche per sosta e parcheggio, pista ciclopedonale che attraversa il parco
attrezzato e che collega via Castelleone con via sesto, spazi verdi attrezzati
con percorsi pedonali e piazzette ed un bosco filtro a schermo della ferrovia.
Poiché nell’azzonamento del Piano Regolatore Generale le aree destinate ad
attrezzature pubbliche (standard) e ricompresse nell’ambito del Piano di
Recupero determinano, per una piccola parte, ostacoli alla progettazione del
piano attuativo, inoltre, poiché è necessario porre una netta distinzione tra
aree di proprietà privata ed aree destinate a servizi pubblici da cedere all’Amministrazione
Comunale, si è ritenuto opportuno procedere ad una variante che comporti una
diversa individuazione di aree standard attraverso un cambio di azionamento che
non comporta aumenti di capacità edificatoria, ma una compensazione di
azzonamenti.
Approvazione dello schema di protocollo di intesa tra ANCI (Associazione
Nazionale Comuni Italiani), Comune di Zavidovici, Comune di Cremona e CRESME
RICERCHE S.p.A.
Via libera della Giunta a questo schema di protocollo finalizzato alla
realizzazione di un progetto di cooperazione nell’ambito dell’iniziativa
ANCI “I Comuni Italiani per i Comuni Balcanici” per dare assistenza a questi
ultimi in termini di formazione e collaborazione. Nel caso specifico il progetto
si fonda sulla cooperazione tra Cremona e Zavodovici e sulla condivisione delle
attività e dei risultati con le loro strutture operative composte da funzionari
e tecnici. Il campo della collaborazione riguarderà la pianificazione del
territorio in un’ottica di sviluppo locale, in quanto l’amministrazione di
Zavidovici è alla prese con il lavoro istruttorio del nuovo Piano Regolatore.
L'obiettivo generale è supportare l'Amministrazione di Zavidovici a definire le
linee guida dello sviluppo economico e territoriale, nonché le priorità sulla
base delle quali orientare le decisioni interne e le risorse che possono essere
attivate sul territorio in una logica di sistema. Il contributo proposto da
Cremona, oltre ad un inquadramento generale e metodologico, potrebbe sviluppare
principalmente tre filoni: fornire consulenza alla raccolta, razionalizzazione
ed interpretazione dei dati e delle informazioni disponibili e necessarie alla
pianificazione, nonché gli strumenti teorici e le metodologie per il
trattamento e l'aggiornamento degli stessi; fornire assistenza
nell'individuazione di linee guida per lo sviluppo locale anche, se possibile,
attraverso un processo di partecipazione; fornire alla municipalità elementi
per "difendersi" dall'eventuale conferma della previsione del bacino
del nuovo piano federale. Il progetto "I Comuni Italiani per i Comuni
Balcanici", partito nel novembre 2003, è una nuova iniziativa di
cooperazione decentrata promossa dall'ANCI e co-finanziata dal Ministero degli
Affari Esteri nel quadro della Legge n. 84/2001 che disciplina le forme di
partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo
dei Paesi dell'area balcanica. Si tratta di un programma integrato di formazione
e assistenza tecnica finalizzato allo scambio di know-how, scambio di esperienze
e diffusione di best-practices: dieci comuni italiani e loro aziende di servizi
pubblici collaboreranno con dieci municipalità balcaniche per l'ammodernamento
dei servizi pubblici locali di base (servizi di rete, raccolta e smaltimento dei
rifiuti, gestione del territorio). Per la gestione delle attività l'ANCI si
avvarrà delle strutture e dell'expertise di EPF (Europrogetti & Finanza
S.p.A.), Cresme (Cresme ricerche S.p.A.), nonché dell'AADL (Associazione delle
Agenzie della Democrazia Locale). Sulla base delle candidature pervenute, sono
stae selezionate dieci "coppie" di enti italiani e balcanici, che
firmeranno tra loro un accordo di collaborazione al fine di definire i reciproci
impegni per tutta la durata delle attività. La fase propriamente operativa
consisterà nella formazione dei funzionari comunali e dei tecnici locali,
affinché siano in grado di individuare priorità di sviluppo territoriale e di
programmarne in autonomia strategie di intervento. All'intervento formativo
seguirà l'affiancamento dei partner italiani: il progetto sosterrà la
creazione di dieci unità tecniche (Municipal Technical Units, MTU), composte
dai tecnici delle amministrazioni locali che, assistiti dagli esperti italiani,
prepareranno dossier progettuali di interesse delle municipalità, da presentare
per il finanziamento ad organismi internazionali o nazionali. Le attività sono
coordinate in loco da un rappresentante del progetto il cui ufficio avrà sede a
Belgrado; l'Unità di gestione del progetto, con sede a Roma presso il
dipartimento Relazioni Internazionali dell'ANCI, si occupa del coordinamento dei
vari gruppi di esperti selezionati all'interno delle singole aziende di servizi
pubblici. Tra i benefici indotti dall'iniziativa per i comuni italiani e le
proprie aziende di servizi pubblici, oltre all'inserimento in un contesto di
internazionalizzazione, nuovo per molti comuni, vi è indubbiamente la creazione
di una corsia preferenziale nei rapporti con le autorità locali balcaniche per
l'imminente processo di privatizzazione delle utilities.
 
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