News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Politica

15 Settembre, 2002
Moschee: Sindaci non respingete le richieste
Al Consiglio Provinciale a confronto le mozioni di Borghetti (An) e Mainardi (Ds)

Respinta a maggioranza dal Consiglio Provinciale, nell'ultima seduta, la mozione presentata da Borghetti (An) e approvata a maggioranza la mozione presentata da Mainardi (Ds) sul tema "centri islamici". Ricco il dibattito al quale hanno contribuito, dopo Maurizio Borghetti che ha presentato il suo documento, i consiglieri Sandro Gugliermetto (DL), Giovanni Scotti (Lista Torchio), Cesare Mainardi (Ds), con la proposta di una sua mozione alternativa, quindi Giuseppe Redegalli (Fi), Claudio Ceravolo (Ds) e Pierfranco Patrini (Udc), che ha invitato Maurizio Borghetti a ritirare la sua mozione e Cesare Giovinetti (Lega) che si è espresso a favore della mozione di Borghetti. Sono seguiti gli interventi di Ladina e Galmozzi interessati ad integrare il testo di Mainardi e a sviluppare ulteriormente le argomentazioni in campo. Dopo una breve sospensione, i lavori sono ripresi. Ha preso la parola l'Assessore ai Servizi Sociali Anna Rozza, per complimentarsi "dei toni pacati e della qualità del dibattito". "Siamo tutti contro il terrorismo - ha detto -. Per stare contro ci sono modi diversi. Il modo indicato da Borghetti è inquisitorio, da gendarmeria". Nel ribadire che non si toccano competenze provinciali dirette, l'Assessore ha messo in luce un grande lavoro profondo e importante svolto per garantire dialogo e integrazione: le uniche queste armi utili per affrontare i temi in campo. Si è quindi passati al voto. La mozione di Borghetti ha raccolto 5 voti favorevoli (Borghetti, Rusca di Fi, e i tre leghisti Longhino, Giovinetti, Mazzocco) 8 contrari (maggioranza e Udc), 3 astensioni di Forza Italia. La mozione di Mainardi ha raccolto i favori di tutta la maggioranza, l'astensione dell'Udc di Patrini, la contrarietà di Fi, An, Lega.
Per sintetizzare, Borghetti, in merito alla questione relativa all'assegnazione di un luogo di culto per la fede musulmana a Crema, nel riconoscere libertà di culto, nei principi costituzionali, pone l'accento su problemi di sicurezza, per reali pericoli esistenti. Il suo invito, respinto dal Consiglio, era ad esprimersi contro la creazione di un centro islamico e a fare quadrato con i sindaci affinché individuino spazi pubblici, diurni, controllati, per questi raduni religiosi.
Mainardi dal canto suo auspica che i Sindaci del nostro territorio non si oppongano alle eventuali richieste delle comunità islamiche o di altre religioni di aprire sedi di culto (Moschee o Templi) o centri culturali nel rispetto della Costituzione Italiana in particolare l'art.3 in cui si afferma: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alle leggi, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." e l'art. 8 che recita così: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano."

Mozione di Borghetti (An): No a centri islamici, per ragioni di sicurezza - Sì a raduni in luoghi pubblici

Sì all’espressione della fede, nei principi costituzionali, ma attenzione ai problemi di sicurezza, per i reali pericoli esistenti. E’ questa la posizione espressa da Maurizio Borghetti - Gruppo Consiliare di AN in Provincia in merito alla questione relativa all’assegnazione di un luogo di culto per la fede musulmana a Crema, all’interno di una mozione già iscritta nei lavori del Consiglio Provinciale. L’invito è al Consiglio ad esprimersi contro la creazione di un centro islamico e a fare quadrato con i sindaci affinché individuino spazi pubblici, diurni, controllati, per questi raduni religiosi.

Il testo della mozione (Prot. n. 158450 Cr, 10 agosto)

Premesso che

Le istituzioni italiane, nel rispetto della Costituzione vietano qualsiasi forma di discriminazione razziale o religiosa.

Le stesse sono responsabili della sicurezza dei propri cittadini.

Premesso che

L'integrazione delle comunità straniere all'in.temo del nostro Paese deve avere come fondamento il. reciproco rispetto delle regole e delle norme democratiche e di civile "convivenza ed è impossibile si possa realizzare creando luoghi e centri chiusi alle sole comunità di determinata nazionalità o religione.

Considerato che

Esiste una situazione di reale pericolo del nostro Paese, esposto a possibili attacchi terroristici da parte di organizzazioni criminali che agiscono sulla base di fondamentalismo religioso.

E' accertata la diffusione nell'ambito delle sedi di culto islamico di soggetti che predicano la Jihad, intesa come 'guerra santa', inducono alla violenza contro gli 'infedeli' e svolgono attività, illegali e criminose. L'attuale centro islamico di Crema non è immune da tale pericoloso inquinamento come dimostrano atti e inchieste giudiziarie in parte pubblicati anche dagli organi di stampa.

La progressiva diffusione di luoghi di ritrovo e culto islamico comporta notevoli difficoltà di controllo da parte delle forze dell'ordine e un ulteriore loro aumento o ampliamento trasforma le difficoltà in 'impossibilità' mettendo a serio rischio i cittadini.

Tutto ciò premesso e considerato

Il Consiglio e la Giunta provinciale di Cremona

Assumendosi le responsabilità istituzionali e politiche che loro competono, esprimono una netta contrarietà, in questo momento, a consentire in via diretta o indiretta la creazione di centri islamici.

Invitano i comuni a individuare temporaneamente spazi pubblici diurni ove le persone di fede islamica possano ritrovarsi per i propri riti e incontri religiosi, senza riserve sui controlli da parte delle autorità preposte alla sicurezza.

Invitano le comunità islamiche ad svolgere le attività culturali negli spazi e nelle strutture pubbliche disponibili.

***

Mozione luoghi di culto cittadini stranieri di altre religioni

Considerato che:

Il nostro paese è sottoposto al pericolo di possibili attacchi terroristici in particolare da parte d’organizzazioni che fanno uso strumentale della religione islamica per propagandare idee di violenza e di "guerra santa" ai fini del reclutamento di uomini e di donne per l'attuazione dei loro atti criminali.

Gli attentati terroristici sono atti contro la libertà, la convivenza civile tra le persone e i popoli, sono crimini contro l'umanità.

Compito dei governi e delle istituzioni di tutti i paesi, delle forze democratiche del mondo è di operare per sconfiggere il terrorismo fondamentalista e suoi disegni politici.

La lotta al terrorismo non è contro un nemico di un determinato paese come dimostrano gli attentati recenti in Spagna, Inghilterra e Egitto.

Per batterlo occorre un’azione efficace dell'intelligence e delle polizie internazionali per individuare chi si nasconde nell'ombra della clandestinità, per colpire chi fornisce le armi, chi finanzia e per scoprire i collegamenti politici, per chiudere i luoghi in cui si fa reclutamento terroristico, e perseguire penalmente i responsabili di tali azioni.

Ciò non è sufficiente.

E' necessario isolarli: prosciugare l'acqua in cui nuotano.

Indispensabile diventa l'azione dei governi dei paesi di religione musulmana, delle comunità islamiche di rifiuto e della condanna dell'azione violenta e criminale dell'islamismo integralista e fondamentalista. I presupposti culturali sui quali fanno leva i terroristi sono: l'intolleranza, la guerra tra civiltà, la negazione dei diritti delle persone e delle donne, la coincidenza dei postulati religiosi con le leggi dello Stato, il rifiuto delle diversità e quindi la negazione del concetto di eguaglianza fra gli uomini senza distinzione di religione, d’opinioni politiche, culturali e sociali.

Costruire una società mondiale in cui si realizzi il superamento delle povertà e delle ingiustizie sociali di intere nazioni e continenti e si affermi il rispetto dei diritti delle persone e in particolare delle donne ; la laicità dello Stato; la difesa della legittimità della diversità delle idee politiche, sociali e religiose di ciascun uomo o di intere comunità che non contrastino con la convivenza civile e pacifica ;il riconoscimento dell’indipendenza dei popoli; la democrazia come valore universale costituisce una delle condizioni indispensabili ed irrinunciabili per sconfiggere l'odio, l'ignoranza e la violenza che sono i connotati dello scontro di civiltà di cui sono fautori gli estremisti islamisti.

Per queste ragioni vietare la possibilità di esercitare la propria religione in liberi luoghi di culto scelti dalle comunità dei credenti e la realizzazione di centri culturali islamici o di altre religioni è, oltre che essere incostituzionale, sbagliato perché non aumenta la sicurezza degli abitanti in Italia anzi può diventare pretesto per rafforzare l'azione di reclutamento delle organizzazioni criminali.

E' vero che le indagini di polizia sembrano aver individuato presunti legami tra alcune persone che operavano nelle moschee italiane e di Cremona con il disegno terroristico islamico, ma ciò non autorizza a lanciare anatemi contro intere comunità, comprese le loro convinzioni religiose e ad impedirne o limitarne la pratica del culto.

Vale , a questo proposito, il rispetto dell'art. 27 della Costituzione Italiana :

" La responsabilità penale è personale”.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

auspica che i Sindaci del nostro territorio non si oppongano alle eventuali richieste delle comunità islamiche o di altre religioni di aprire sedi di culto (Moschee o Templi) o centri culturali nel rispetto della Costituzione Italiana in particolare l'art.3 in cui si afferma: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alle leggi, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

e l'art. 8 che recita così: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.”

Capogruppo Democratici di Sinistra

Cesare Mainardi

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 2569 | Inviati: 0 | Stampato: 89)

Prossime:
Bersani: Il partito del predellino è uscito di strada alla prima curva – 15 Settembre, 2002
DICHIARAZIONE DI VOTO FINALE SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO . SEN. LATORRE - GRUPPO PD – 15 Settembre, 2002
L’Informatore della Provincia di Cremona. Presa di posizione di Andrea Virgilio del PD – 15 Settembre, 2002
BORDO LANCIA L’IDEA DI UN CONFRONTO TRA CANDIDATI DEL CENTRO SINISTRA E DEL CENTRO DESTRA – 15 Settembre, 2002
Ombriano, Pomeriggio di festa per dire “Non toccate il parco delle zanzare” – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Consiglio Comunale - lunedì 7 novembre – 15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - 7 novembre 2005 – 15 Settembre, 2002
Intervista a Fassino: "Il Cavaliere è un populista pretende l'impunità totale" – 15 Settembre, 2002
L’impegno dell’Internazionale Socialista per la pace e la giustizia – 15 Settembre, 2002
Il mondo si schiera: con chi sta l'Italia? – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009