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15 Settembre, 2002
Un Patto per lo sviluppo delle politiche culturali
Mozione presentata da Sandro Gugliermetto (Margherita) e Massimiliano Sciaraffa (LT)

Testo della mozione prot. n. 238520 20 dic 2005 per l'iscrizione all'O.d.G del prossimo Consiglio Provinciale
PRESENTATA DA SANDRO GUGLIERMETTO (MARGHERITA) E MASSIMILIANO SCIARAFFA (LISTA TORCHIO)
Un Patto per lo sviluppo delle politiche culturali

La promozione e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali sono fondamentali per uno sviluppo armonico di un territorio; esse esigono pertanto la collaborazione di tutti gli attori locali - istituzionali, associativi e privati - per la realizzazione di un progetto condiviso, che possa consolidare ed ampliare l'offerta culturale della nostra provincia.
Nell'ottica - ormai consolidata da decenni di studi, di ricerche e di esperienze - dell'approccio sistemico alle questioni della produzione e della fruizione della cultura, la strada che oggi appare maggiormente produttiva è quella del distretto culturale, ovvero la creazione di politiche di sistema che valorizzino un territorio di area vasta in base alla presenza di elementi patrimoniali - culturali e ambientali - e di esperienze culturali consolidate e diffuse. In questa ottica, è patentemente necessaria una stretta collaborazione tra diversi settori: turismo, formazione scolastica, università, formazione professionale, artigianato d'eccellenza, sistema fieristico, insieme con i sistemi provinciali già collaudati (museale, teatrale, bibliotecario, attività musicali di base).
Il quadro attuale delle politiche culturali richiama inevitabilmente le difficoltà congiunturali nei finanziamenti alle attività e nella valorizzazione dei beni culturali, sia da parte della Provincia che dei Comuni. Gli Enti Locali non sono in grado di sopperire al progressivo impoverimento del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), che tanto allarme destano presso tutti i teatri della nostra provincia, e diventa quindi d'obbligo ripensare ai modelli di sviluppo come di tutti i teatri del Sistema Provinciale ed al ruolo della Fondazione Teatro Ponchielli nel medesimo per poter mantenere almeno lo stesso livello di diffusione e di qualità della cultura teatrale e musicale in un quadro complessivo di minori risorse finanziarie. Le crescenti difficoltà finanziarie dei piccoli comuni determinano poi analoghe e dirette criticità nel fare fronte alla gestione dei patrimoni museali e teatrali, nonché all'erogazione di contributi per eventi od attività culturali di base.
È alla luce di queste preoccupazioni che la Commissione Cultura dello scorso 19 ottobre ha prodotto una deliberazione unanime, nella quale si chiede al Presidente della Provincia di saper valutare anche eventuali riduzioni dell'impegno finanziario negli Enti e Fondazioni a missione culturale, pur di garantire l'applicazione dell'intenso programma di iniziative culturali di base messo in campo da questa Amministrazione e finora sempre condiviso dal Consiglio tutto.
L'Amministrazione provinciale si sta impegnando e caratterizzando per la realizzazione di un "Patto per lo Sviluppo territoriale della provincia di Cremona": crediamo che in detto Patto vada ribadita la centralità della Cultura, poiché nessuna idea di "sviluppo" può prescindere dalla valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Gioverà ricordare le parole del presidente Ciampi così come riportate dall'Ansa il 28 novembre u.s.: "Investire sulla cultura, credere nella cultura, è una necessità per noi italiani. Se funzionano i nostri musei, se funziona il nostro cinema, il nostro teatro, la musica, allora funziona meglio tutta la società italiana, e con essa l'economia".
Il principio del coinvolgimento di tutti gli attori in campo - siano essi istituzionali, associativi o privati - alla realizzazione di una programmazione condivisa, dove si discutano i "bisogni" e si cerchino risposte ad essi, comporta la necessità di richiamare i Consigli elettivi a funzioni di indirizzo e di controllo su tutto quanto attiene, anche in linea indiretta, alla promozione della cultura laddove essa venga finanziata con fondi pubblici, salvaguardandone, inoltre, il principio dell'autonomia delle scelte artistiche.
Occorre altresì la coscienza che oggi nessun progetto culturale di ampia portata - e tanto meno un progetto territoriale sistemico - possa nascere e vivere senza un'adeguata contribuzione dei soggetti privati. Occorre ribadire la linea di indirizzo che ha caratterizzato il primo anno di mandato nella ricerca di una partecipazione sempre più forte del privato, con l'auspicio che possa tradursi in forme meno episodiche. Così come va coordinato e valorizzato l'apporto del sistema universitario, da leggere ed inserire in logiche di sistema e di ottimizzazione dell'offerta formativa.

ALLA LUCE DI QUESTE PREMESSE, IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA DÀ MANDATO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:

di rafforzare i Sistemi bibliotecario, teatrale, museale e delle attività musicali di base e le Consulte legate alle attività culturali, anche in previsione della costituzione del Distretto culturale;
di adoperarsi in ogni modo affinché, con la creazione di percorsi virtuosi ed innovativi, il depauperato quadro finanziario non si ripercuota sulla quantità e sulla qualità dell'offerta culturale in provincia di Cremona;
di assumere come impegno prioritario della propria Presidenza di prevedere nel piano generale del Patto per lo Sviluppo una particolare attenzione alla cultura, come fattore importante per la crescita, anche economica, del territorio, stimolando nuovi investimenti privati in forma che si auspica non occasionale ma stabile, al fine di dare seguito concreto alle volontà più volte espresse sulla diffusione della cultura.
di intervenire presso i parlamentari locali di ogni schieramento affinché, nella legislatura attuale o in quella ventura, sia approvato il disegno di legge a firma del senatore Franco Danieli sulla creazione del Distretto Culturale di Cremona e Mantova.

Sandro Gugliermetto (Margherita)
Massimiliano Sciaraffa (Lista Torchio)

 


       



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