Mozione in data 22 gennaio 2006 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Lega Nord” Claudio Demicheli con cui impegna la Giunta a
deliberare un regolamento comunale per la disciplina dell’attività dei centri
di telefonia internazionale (Competenza del Consiglio Comunale - esame
preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la trattazione
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al “Giro delle 5 porte”,
promosso dall’ A.A.A. Marathon Cremona il 29 maggio 2006.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al 1° Torneo Nazionale di
Burraco, organizzato dall’Associazione “Burraco Torrazzo Cremona” il 16 e
17 giugno 2006.
Integrazione dell’atto di indirizzo in ordine al monitoraggio delle aziende
partecipate dal Comune di Cremona.
Esenzione dall’obbligo di corrispondere la tariffa per la sosta a pagamento
nelle aree blu (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio per la trattazione.
Approvazione della bozza di convenzione con la Provincia di Cremona per
attività didattiche nell’ambito del progetto provinciale di educazione
alimentare “Lo Spaventapasseri”(Competenza del Consiglio Comunale - esame
preliminare).
La Giunta Comunale ha espresso parere favorevole su questa proposta di
deliberazione che è stata trasmessa al Consiglio Comunale per l’approvazione.
Il 27 gennaio scorso la Commissione Consiliare Cultura e Politiche Educative ha
già espresso il proprio parere favorevole. La Provincia ha trasmesso al Settore
Affari Culturali e Mussali del Comune la bozza di convenzione tesa a definire la
collaborazione del Museo della Civiltà Contadina al progetto provinciale di
educazione alimentare denominato “Lo Spaventapasseri”, destinato alla
popolazione scolastica del territorio. Questo progetto è destinato a
coinvolgere il Museo della Civiltà Contadina con la creazione e la cura di un
orto didattico e laboratorio del gusto e rientra nelle finalità del Sistema
Museale Città di Cremona. La bozza di convenzione non prevede oneri finanziari
a carico delle parti, mentre è prevista la partecipazione di un funzionario del
Museo al corso formativo organizzato dalla Regione Lombardia nell’ambito del
progetto “Ortocircuito”, con conseguente arricchimento professionale.
Autorizzazione al restauro, finanziato da Soroptimist International Italia Club
di Cremona, di due ceramiche della collezione Dordoni di proprietà civica e
conservate nella Sezione Archeologica del Museo Civico Ala Ponzone.
La Giunta Comunale ha autorizzato, previa acquisizione dell’approvazione del
progetto di intervento da parte della competente Soprintendenza per i Beni
Archeologici della Lombardia, il restauro finanziato da Soroptimist
International Italia Club di Cremona di due ceramiche della Collezione Dordoni,
di proprietà civica, conservate nella Sezione Archeologica del Museo Civico “Ala
Ponzone”. Si tratta di una pisside a tripode e di oinochoe. Il restauro sarà
effettuato dalla restauratrice Ilaria Bianca Perticucci di Milano. Tutte le
operazioni e fasi di restauro si svolgeranno con la supervisione della
competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Dall’esecuzione
del restauro non deriva nessun onere a carico del Comune.
Approvazione della bozza di accordo attuativo per una collaborazione tra la
Provincia ed il Comune di Cremona - Agenzia Servizi Informagiovani - nell’ambito
di interventi volti alla pubblicizzazione delle professioni presenti sul
territorio.
La Giunta ha approvato questa proposta di deliberazione tenendo conto che la
Provincia intende contribuire alla realizzazione di interventi finalizzati a
dare voce alle molteplici realtà lavorative presenti sul territorio. Nel
gennaio scorso la Provincia ha inoltrato al Comune la bozza di accordo attuativo
la stipulazione tra i due Enti per definire una stretta collaborazione in quanto
entrambi, sul territorio, dispongono dell’esperienza necessaria per un’ottimale
progettazione ed articolazione delle iniziative volte a realizzare una
rappresentazione reale delle varie professioni e un’occasione per ricevere
consigli ed informazioni utili a favorire una scelta formativa e professionale.
In base a questo accordo attuativo, a fronte di questo impegno e per la
realizzazione dello stesso, la Provincia di Cremona riconosce al Comune la somma
di € 6.500,00, che saranno liquidati alla presentazione di una specifica
relazione illustrativa.
Approvazione della bozza di accordo attuativo per una collaborazione tra la
Provincia e il Comune di Cremona - Agenzia Servizi Informagiovani nei settori
lavoro e formazione professionale.
La Provincia, che ha assunto da tempo nuove competenze in tema di collocamento,
servizi all’impiego e formazione professionale, intende migliorare gli aspetti
informativi rispetto a queste deleghe. La Provincia ritiene opportuno attivare
una collaborazione con tutti quei soggetti che, sul territorio provinciale,
dispongono di adeguate strutture e dell’esperienza necessaria per la
diffusione di informazioni inerenti i settori del lavoro e della formazione
professionale. Il Comune e la Provincia di Cremona, nell’ambito di un progetto
coordinato di iniziative in campo sociale, hanno approntato una bozza di
convenzione per la gestione ed il potenziamento della Rete Provinciale dei
Servizi Informagiovani con la finalità di offrire un più ampio ventaglio di
risposte alle problematiche legate alla condizione giovanile e, in particolare,
a quelle connesse al passaggio alla vita adulta, alle scelte scolastiche e dell’inserimento
nel mondo del lavoro. In questa ottica la Provincia di Cremona nel gennaio
scorso ha inoltrato l’accordo attuativo per una collaborazione con il Comune
di Cremona Agenzia Servizi Informagiovani nei settori lavoro e formazione
professionale per la diffusione delle informazioni relative al mercato del
lavoro ed alla formazione professionale. A fronte di questo impegno e per la
realizzazione dello stesso, la Provincia di Cremona riconosce al Comune la somma
di € 7.500,00 da liquidare dietro presentazione di specifica relazione
illustrativa. Per questi motivi la Giunta ha ritenuto opportuno approvare questa
bozza di accordo attuativo.
Approvazione delle controdeduzioni all’osservazione presentata al Piano di
Recupero di iniziativa privata via Castelleone - via Sesto, in variante al
P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. H) della Legge Regionale
n. 23/97, presentato dal sig. Zoppetti Giovanni, in qualità di legale
rappresentante della Soc. “Immobiliare Mulino” S.r.l., e dai sigg. Feraboli
Antonio e Feraboli Mario e definitiva approvazione dello stesso (Competenza del
Consiglio Comunale - esame preliminare).
La Giunta Comunale ha espresso parere favorevole su questa proposta di
deliberazione che è stata assegnata al Consiglio Comunale per l’approvazione.
Il Consiglio Comunale, il 16 settembre 2005, ha adottato il Piano di Recupero di
iniziativa privata via Castelleone - via Sesto. Gli atti riguardanti l’adozione
di questo Piano sono stati depositati in libera visione al pubblico per il
periodo prescritto per legge. Entro i trenta giorni successivi alla scadenza del
deposito e della pubblicazione del relativo avviso, cioè entro il 19 dicembre
2005, è stata presentata un’osservazione al Piano da parte di Italia Nostra
Sezione di Cremona. Il Settore Gestione Territorio ha fatto la proposta di
controdeduzione all’osservazione presentata. Questa e la relativa proposta di
controdeduzione sono state esaminate dalla Commissione Consiliare Politiche
Urbanistiche che, nella seduta del 27 gennaio scorso, ha espresso il proprio
parere favorevole all’elaborato di controdeduzioni predisposto dai competenti
uffici comunali. Qui di seguito, in sintesi, l’osservazione e le relative
controdeduzioni
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva che il progetto presentato non risulta accompagnato dalla
valutazione previsionale di clima acustico prevista dalla vigente legislazione
L. 447/95 “per nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al
secondo comma (strade e ferrovie).”
Richiesta:
Si consiglia di integrare il progetto, o quantomeno, di dettare altrimenti
disposizioni opportune a colmare la lacuna sopraesposta.
Controdeduzioni:
Si rimanda la valutazione previsionale di clima acustico in sede di permesso
di costruire o di denuncia di inizio attività.
Esito: ACCOLTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva che il progetto presentato non risulta accompagnato dalla
valutazione di impatto paesaggistico di progetto previsto dal vigente Piano
Territoriale Paesistico Regionale, considerando la delicatezza del contesto
preesistente e circostante.
Richiesta:
Si chiede di applicare la procedura di valutazione di impatto paesaggistico.
Controdeduzioni:
L’esame di impatto paesaggistico consiste nella valutazione, da parte del
progettista, del livello di sensibilità del sito inteso come ambito
territoriale interessato dalle opere proposte, e del grado di incidenza dell’intervento
previsto nel suo contesto. L’incidenza paesistica del progetto (V. Linee Guida
per l’esame Paesistico dei progetti d.g.r. del 8.11.02 n. 7/11045) è
necessariamente connessa al linguaggio architettonico del progetto rispetto a
quelli presenti nel contesto di intervento quali per esempio tipologie di
copertura e relativi materiali, rapporto pieni/vuoti presenza di
logge-balconi-portici, materiali e colori dei prospetti, finiture di facciata….
Si rimanda pertanto la valutazione di impatto paesaggistico in sede di permesso
di costruire o di denuncia di inizio attività, dove il progetto risulta essere
più particolareggiato ed esecutivo nelle sue caratteristiche morfologiche e
architettoniche, nelle specifiche relative ai materiali nonché nella sua
incidenza linguistica (stile, materiali, colori…).
Si segnala inoltre che in seguito alla L.R. 12/05 e al successivo atto di
indirizzo e coordinamento sulle modalità per la pianificazione comunale,
approvato con d.g.r. n. 8/1681 del 29/12/05 in attuazione dell’art. 7 della
succitata legge, l’Amministrazione sta delineando le procedure per la
formazione del PGT evidenziando così le connessioni tra pianificazione e
sostenibilità ambientale nonché gli obiettivi di qualità e di verifica
paesaggistica delle previsioni di trasformazione e i rapporti tra gli strumenti
di pianificazione alle diverse scale (PTR, PTCP, PGT) così come richiesto dalla
normativa stessa.
Esito: PARZIALMENTE ACCOLTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva che il progetto non rispetta le distanze dalle acque pubbliche e
che eventuali deroghe a quanto disposto dall’art. 28.04 delle NTA del vigente
PRG risulterebbero ingiustificate.
Richiesta: Si chiede il rispetto della succitata norma.
Controdeduzioni:
Il cavo Baraccona rientra nell’elenco denominato “Catasto Acque
Superficiali” (facente parte integrante dell’allegato A alla deliberazione
di Giunta Comunale n. 1674/48774 del 27.08.1992 “Inventario dei beni immobili
assegnati ai Servizi Fognature e Depurazione e Nettezza Urbana) e la sua
manutenzione spetta ad AEM.
Nel parere del 21.07.05 AEM ha derogato la distanza dei fabbricati dal cavo
esprimendosi in tal modo “per quanto concerne la distanza minima di 5 metri
tra gli edifici costruiti dal lottizzante e il limitare del Cavo, proprietà del
Comune, va notato che tale distanza é soddisfatta su entrambe le sponde, a meno
della sponda sinistra nel tratto interessato dal PONTE 1. Tale interferenza é
accettabile purchè venga mantenuto libero e disponibile il lato opposto,
peraltro interessato dalla servitù di transito del collettore fognario
esistente”. Parere condiviso dall’ufficio Ecologia del Comune di Cremona in
data 18.08.05.
Tale deroga è riportata sia all’art.26 della bozza di convenzione allegato N)
alla Deliberazione Consiliare 54/46761, sia nella delibera stessa.
Esito: RESPINTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva l’opportunità di arretrare il blocco commerciale previsto in
fregio alla via Castelleone sull’allineamento costituito dal filo meridionale
della via Dattaro, ottenendo così la possibilità di realizzare un ampio
marciapiede alberato.
Richiesta:
Si chiede di arretrare il blocco commerciale previsto in fregio alla via
Castelleone.
Controdeduzioni:
Il blocco commerciale viene proposto in allineamento con l’ex Mulino Maglia
oggetto di recente intervento di ristrutturazione edilizia.
Il marciapiede antistante detto blocco commerciale ha comunque una larghezza di
2 metri quindi ben oltre i valori minimi previsti dalla vigente normativa.
Esito: RESPINTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva la necessità di perfezionare:
- il parcheggio previsto in fregio a via Castelleone prevedendo la piantumazione
con essenze autoctone e una diversa viabilità risolta ad anello anziché a
fondo cieco ampliando i corselli ad almeno 7 m;
- il parcheggio lungo la via Sesto la cui soluzione contrasta per ragioni di
funzionalità, sicurezza ed estetica con le esigenze della via stessa. Si
propone di realizzare una strada interna di servizio agli stalli e di alberare
così i due fronti della via Sesto.
Richiesta:
Si chiede di perfezionare i due parcheggi previsti rispettivamente in fregio
a via Castelleone e a via Sesto.
Controdeduzioni:
Per quanto riguarda il parcheggio di via Castelleone si ribadisce e conferma
la soluzione adottata di ingresso ed uscita unica con varco il più lontano
possibile dall’incrocio con via F. Dattaro. La possibilità di una soluzione
ad anello, che fa perdere dei posti auto, verrà valutata in sede esecutiva. Per
quanto concerne la dimensione dei corselli si ritiene opportuno, essendo il
parcheggio destinato ad un basso flusso di rotazione di autovetture, adottare le
dimensioni minime di 5,50 così come prescritto nei manuali di progettazione.
Relativamente alle essenze arboree di suddetto parcheggio si conferma la
soluzione adottata, così come valutato in fase di istruttoria dai competenti
uffici comunali, di non prevedere alberature data l’esiguità delle aiuole
poste nel parcheggio stesso.
Per quanto riguarda il parcheggio di via Sesto, valutato lo scarso utilizzo
dello stesso, si è preferito privilegiare un maggior spazio destinato a verde
pubblico anziché ad asfalto per sede stradale. In sede esecutiva verrà
valutata l’eventuale possibilità di un’inclinazione degli stalli.
Per quanto concerne le piantumazioni lungo la pista ciclabile che costeggia il
parcheggio si conferma quanto prescritto ai lottizzanti con nota del 21/04/05 PG
n. 20454 del 22/04/05 relativamente al lotto 4 da attuarsi in sede esecutiva.
Relativamente alle piantumazioni dell’altro lato di via Sesto si rileva
interessante la soluzione proposta da un punto di vista ambientale, ma che
rischia di divenire da un punto di vista viabilistico un futuro ostacolo ad un
eventuale ampliamento alla sede stradale stessa e al sottopasso ferroviario.
Esito: PARZIALMENTE ACCOLTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva la necessità di perfezionare il perimetro del Piano di recupero
includendovi i terreni di proprietà della Provincia di Cremona tra la zona
verde attrezzata e la ferrovia per il quali il Comune di Cremona potrebbe
ottenerne l’uso, in considerazione del fatto che la recente L.R. 12/05
consente di presentare piani attuativi comprendendo anche aree non di
proprietà.
Richiesta:
Si chiede di perfezionare il perimetro del Piano di recupero.
Controdeduzioni:
Non rientra nei cogenti interessi del comune di Cremona avere in uso tali
terreni della Provincia, uso che può essere comunque attuato in qualsiasi
momento attraverso accordi e convenzioni con l’Amministrazione Provinciale
stessa al di fuori di un Piano attuativo.
Esito: NON LUOGO A PROCEDERE
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva la necessità di perfezionare la bozza di convenzione considerando:
- l’inopportunità di prevedere 10 anni per l’attuazione del Piano e la
necessità legislativa di individuare le unità minime di intervento;
- la necessità di perfezionare l’elenco delle opere di urbanizzazione
primaria comprendendovi piste ciclabili, marciapiedi fognatura in fregio al
Baraccona;
- la necessità di integrare l’indicazione delle aree standard (artt. 8 e 9)
in quanto la cessione di 650 mq, calcolata esentandone dal computo il cospicuo
volume dell’ex mulino sembra inadeguata;
- che l’art.22 risulta illogico in quanto richiama nell’unico comma da cui
è costituito altri commi che non esistono affatto;
- che l’art.26 è accompagnato da un aggettivo “eventuale” che sembra
invalidarne il valore cogente.
Richiesta:
Si chiede di perfezionare alcuni articoli e passaggi della bozza di
convenzione.
Controdeduzioni:
Il termine previsto di 10 anni deriva dalla considerazione che si tratta di
un intervento complesso e pertanto si sono previsti i tempi massimi consentiti
dalla vigente normativa.
Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione si segnala che alcune opere sono
state fatte rientrare nelle urbanizzazioni secondarie in quanto servono per
soddisfare esigenze di ampie zone del Comune e non considerate solo
indispensabili per la concreta fruizione del lotto oggetto del Piano es. pista
ciclabile, marciapiede in prossimità della pista ciclabile e del parcheggio
pubblico sulla via Sesto, spostamento richiesto da AEM del tratto di fognatura
pubblica che attraversa l’area privata.
Per quanto concerne il calcolo dello standard si segnala che i conteggi sono
chiaramente riportati al punto 7 della relazione tecnica, allegato J) alla
Deliberazione Consiliare n. 54/46761 del 16.09.05 e sinteticamente riportati
agli articoli 8 e 9 della convenzione, e che non viene conteggiato il volume
dell’ex Mulino in quanto come chiaramente indicato nella relazione tecnica
allegato J) alla Deliberazione Consiliare n. 54/46761 del 16.09.05 è in fase di
ristrutturazione edilizia e oggetto di DIA del 21.06.04.
Si rileva inoltre che la quantità di standard in cessione risulta essere 648,87
mq e che la superficie delle aree vincolate per attrezzature pubbliche in
cessione gratuitamente al Comune di Cremona ai sensi del Titolo III delle Norme
Tecniche di Attuazione al PRG (aree di perequazione) è di 9.947,50 mq.
Non si ritiene illogico l’art. 22 che specifica la deroga alle distanze
previsto dall’art. 7.06.8 delle NTA del vigente PRG.
Per quanto riguarda l’art. 26 si elimina la dicitura “eventuale” in quanto
refuso durante la stesura della bozza stessa e si segnala l’importanza di tale
articolo in quanto riporta le prescrizioni da adottare in sede esecutiva dai
lottizzanti dettate in sede istruttoria dagli uffici competenti.
Esito: PARZIALMENTE ACCOLTA
Osservante:
Italia Nostra ONLUS Sez. di Cremona
Sintesi:
Si rileva l’opportunità di accompagnare il Piano di Recupero con uno
specifico allegato denominato Norme tecniche di attuazione per la migliore
attuazione del piano stesso contenente le disposizioni in materia di altezza,
distanze, indici….
Richiesta:
Si chiede di integrare il Piano di recupero con specifiche Norme Tecniche di
Attuazione.
Controdeduzioni:
Il Piano in oggetto, non contiene tra gli allegati l’elaborato specifico
Norme tecniche di attuazione sia perché tutti gli indici, le altezze, le
verifiche, le distanze sono contenute nella relazione tecnica e negli elaborati
grafici sia perché i riferimenti urbanistici attuativi di riferimento sono
quelli delle NTA del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano di
Lottizzazione di iniziativa privata, presentato dalla Società Cooperativa
Muratori a r.l. La Solidarietà e dalla Società Coop Casa, relativo ai terreni
siti in Cremona, località Maristella e definitiva approvazione dello stesso.
La Giunta Comunale ha approvato il Piano di Lottizzazione. Gli atti riguardanti
l’adozione di questo Piano sono stati depositati in libera visione al pubblico
per il periodo prescritto per legge. Entro i quindici giorni successivi alla
scadenza del deposito e della pubblicazione del relativo avviso, cioè entro il
11 gennaio 2006, sono state presentate alcune osservazioni al Piano. Il Settore
Gestione Territorio ha fatto la proposta di controdeduzione alle osservazioni
presentate. Queste e le relative proposte di controdeduzione sono state
esaminate dalla Commissione Consiliare Politiche Urbanistiche che, nella seduta
del 27 gennaio scorso, ha espresso il proprio parere favorevole all’elaborato
di controdeduzioni predisposto dai competenti uffici comunali. Qui di seguito,
in sintesi, l’osservazione e le relative controdeduzioni
Osservante:
Venturini Erminio
Sintesi:
Si rileva che, in relazione ai terreni oggetto della lottizzazione, pende
presso il Tribunale di Cremona la causa R.G. n. 440/03 contro il sig. Giovanni
Dizioli ex proprietario delle aree stesse.
Richiesta:
Si chiede che il sig. Dizioli rispetti i contratti stipulati con l’osservante.
Controdeduzioni:
Non si ritiene di procedere nei confronti di tale osservazione considerato l’allegato
C) “Titolo di proprietà” alla deliberazione consiliare n. 493/53654 del
9.11.05.
Esito: NON LUOGO A PROCEDERE
Osservante:
sigg. Piazzi Massimo e Dilda Ilaria
Sintesi:
Considerata la tipologia “villaggio” del Maristella , cioè villette di
circa 5 metri di altezza, si rileva che il progetto presentato relativo alle
aree destinate a edilizia economica popolare risulta impattante e in grado di
creare una forte svalutazione degli immobili preesistenti.
Richiesta:
Si chiede di rivedere all’interno del lotto l’assegnazione dell’area
destinata ad edilizia economica popolare, consigliando di spostarla verso il
confine con i campi e non con le abitazioni preesistenti. Nel caso in cui l’area
sopraccitata non fosse spostata, ma mantenesse l’attuale posizione, si chiede
di mantenere una distanza dai confini di 6 metri e altezze ragionevoli tali da
tutelare la privacy.
Controdeduzioni:
L’area destinata ad edilizia economica popolare, si sviluppa e organizza in
prossimità alla via Persico (viabilità principale) collegata ad essa tramite
un percorso ciclopedonale di interconnessione urbana.
E’ localizzata inoltre nel comparto della lottizzazione maggiormente dotato di
servizi quali aree verdi, parcheggi e piste ciclopedonali. Si ritiene inoltre
che l’attuale posizionamento rappresenti la più opportuna soluzione possibile
in quanto determina la migliore integrazione tra l’edilizia PEEP, il quartiere
esistente e la nuova lottizzazione.
Si rileva inoltre che le soluzioni previste per gli edifici destinati ad
edilizia economica popolare, la cui altezza di 11 metri è quella massima
consentita dall’art. 50 delle NTA del vigente PRG previsto per la zona
omogenea C “destinata a nuovi insediamenti residenziali”, sono di massima ed
indicative e che lo sviluppo della loro tipologia architettonica sarà oggetto
di successiva pianificazione di iniziativa pubblica (PEEP). In tale sede saranno
rispettate tutte le distanze previste dagli articoli 7.06.1 e seguenti delle NTA
del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Osservante:
sigg. Seniga Claudio e Bozzoni Marisa
Sintesi:
Si segnala il proprio dissenso all’area destinata ad edilizia economica
popolare, in quanto tali costruzioni alte 11 metri oltre ad essere in contrasto
con la zona stessa risultano in contrasto con l’ambiente.
Richiesta:
Si chiede di rivedere all’interno del lotto l’assegnazione dell’area
destinata ad edilizia economica popolare, consigliando di spostarla verso il
confine con i campi e non con le abitazioni preesistenti.
Controdeduzioni:
L’area destinata ad edilizia economica popolare, si sviluppa e
organizza in prossimità alla via Persico (viabilità principale) collegata ad
essa tramite un percorso ciclopedonale di interconnessione urbana.
E’ localizzata inoltre nel comparto della lottizzazione maggiormente dotato di
servizi quali aree verdi, parcheggi e piste ciclopedonali. Si ritiene inoltre
che l’attuale posizionamento rappresenti la più opportuna soluzione possibile
in quanto determina la migliore integrazione tra l’edilizia PEEP, il quartiere
esistente e la nuova lottizzazione.
Si rileva inoltre che le soluzioni previste per gli edifici destinati ad
edilizia economica popolare, la cui altezza di 11 metri è quella massima
consentita dall’art. 50 delle NTA del vigente PRG previsto per la zona
omogenea C “destinata a nuovi insediamenti residenziali”, sono di massima ed
indicative e che lo sviluppo della loro tipologia architettonica sarà oggetto
di successiva pianificazione di iniziativa pubblica (PEEP). In tale sede saranno
rispettate tutte le distanze previste dagli articoli 7.06.1 e seguenti delle NTA
del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Osservante:
Galli Luisella
Sintesi:
Si rileva che le distanze tra i fabbricati destinati ad edilizia economica
popolare e la proprietà dei sigg. Galli, Beltrami e Rognoni non sono idonee in
quanto sussistono sul confine di proprietà delle pertinenze in appoggio al muro
di confine che coincidono con uno dei muri dell’edificio stesso tale da essere
considerato una parete.
Si segnala inoltre una discontinuità progettuale in quanto vi sono diversità
di tipologie abitative non concordanti tra loro e che non tengono conto delle
precedenti lottizzazioni del Maristella e di via Persico.
Si osserva che i fabbricati destinati ad edilizia economica popolare aventi un
altezza di 11 metri causano zone d’ombra e d’umidità.
Richiesta:
Si propone di spostare gli edifici da destinare ad edilizia economica
popolare in prossimità della via Flores così da migliorare l’accesso alle
abitazioni evitando congestioni di livello urbano; di spostare a spese dell’Amministrazione
comunale il loro confine di 5 metri con la possibilità di piantumare alberi con
foglie non caduche per la tutela della privacy oppure di mantenere i fabbricati
dell’area PEEP alla distanza di 10 metri dalle loro pertinenze.
Controdeduzioni:
L’area destinata ad edilizia economica popolare, si sviluppa e organizza in
prossimità alla via Persico (viabilità principale) collegata ad essa tramite
un percorso ciclopedonale di interconnessione urbana.
E’ localizzata inoltre nel comparto della lottizzazione maggiormente dotato di
servizi quali aree verdi, parcheggi e piste ciclopedonali. Si ritiene inoltre
che l’attuale posizionamento rappresenti la più opportuna soluzione possibile
in quanto determina la migliore integrazione tra l’edilizia PEEP, il quartiere
esistente e la nuova lottizzazione.
Si rileva inoltre che le soluzioni previste per gli edifici destinati ad
edilizia economica popolare, la cui altezza di 11 metri è quella massima
consentita dall’art. 50 delle NTA del vigente PRG previsto per la zona
omogenea C “destinata a nuovi insediamenti residenziali”, sono di massima ed
indicative e che lo sviluppo della loro tipologia architettonica sarà oggetto
di successiva pianificazione di iniziativa pubblica (PEEP). In tale sede saranno
rispettate tutte le distanze previste dagli articoli 7.06.1 e seguenti delle NTA
del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Osservante:
sig. Pallavicini Claudio
Sintesi:
Visto il progetto di un accordo ciclopedonale sul mappale 327 e la servitù
di passaggio e accesso alle proprietà delle famiglie Pallavicini Claudio e
Pallavicini Giancarlo che grava su detta area, si rileva che nel disegno
presentato non sono presenti le quote di larghezza della medesima nel suo punto
più stretto pari a 2.95 m di larghezza, dimensione questa tale da non garantire
la sicurezza per il passaggio di cicli, pedoni e autovetture che devono accedere
alle proprietà.
Si segnala inoltre che le spese di asfaltatura, manutenzione, rifacimento dei
tombini e potenziamento del raccordo alla rete fognaria sono state sostenute
completamente dalle famiglie Pallavicini.
Richiesta:
Si chiede che vengano rispettate le vigenti norme in materia di sicurezza e i
requisiti minimi dimensionali di legge prima di autorizzare un passaggio
ciclopedonale con contestuale traffico di autovetture e qualora non sussistano
di prevedere la chiusura al traffico ciclo pedonale di questa stradina.
Si richiede inoltre che in questa stradina, durante i lavori del cantiere,
vengano apposte idonee barriere atte ad evitare l’accesso al cantiere
retrostante ai mezzi d’opera e di cantiere.
Controdeduzioni:
Si conferma la soluzione di “peduncolo ciclopedonale” adottata nel piano,
relativa al mappale 327, in conformità ai valori minimi previsti dalla vigente
normativa.
Si rileva inoltre che se sussiste da atto notarile servitù di “passaggio
pedonale e carraio” questa verrà mantenuta.
Esito: RESPINTA
Osservante:
proprietari confinanti
Sintesi:
Si segnala il proprio parere contrario alla costruzione delle palazzine
condominiali previste nell’intervento PEEP in quanto creano svalutazione
economica delle proprietà limitrofe e impatto urbanistico.
Richiesta:
Si chiede la costruzione nell’intero lotto di edifici compatibili con il
contesto esistente, una diversa dislocazione degli interventi destinati ad
edilizia economico popolare (ad esempio lungo la roggia Paracaccia) e che l’altezza
massima degli interventi in area PEEP sia uniforme a quella dei lotti privati.
Controdeduzioni:
L’area destinata ad edilizia economica popolare si sviluppa e organizza in
prossimità alla via Persico (viabilità principale) collegata ad essa tramite
un percorso ciclopedonale di interconnessione urbana.
E’ localizzata inoltre nel comparto della lottizzazione maggiormente dotato di
servizi quali aree verdi, parcheggi e piste ciclopedonali. Si ritiene inoltre
che l’attuale posizionamento rappresenti la più opportuna soluzione possibile
in quanto determina la migliore integrazione tra l’edilizia PEEP, il quartiere
esistente e la nuova lottizzazione.
Si rileva inoltre che le soluzioni previste per gli edifici destinati ad
edilizia economica popolare, la cui altezza di 11 metri è quella massima
consentita dall’art. 50 delle NTA del vigente PRG previsto per la zona
omogenea C “destinata a nuovi insediamenti residenziali”, sono di massima ed
indicative e che lo sviluppo della loro tipologia architettonica sarà oggetto
di successiva pianificazione di iniziativa pubblica (PEEP). In tale sede saranno
rispettate tutte le distanze previste dagli articoli 7.06.1 e seguenti delle NTA
del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Osservante:
sig. Rognoni Silvio
Sintesi:
Si rileva che le palazzine destinate ad edilizia economica popolare sono
state ubicate penalizzando esclusivamente le costruzioni già esistenti e che
non sono state rispettate le distanze tra fabbricati in quanto non si è tenuto
conto di una pertinenza costruita dagli osservanti sul confine.
Richiesta:
Si chiede di considerare un diverso posizionamento delle palazzine PEEP ad
esempio lungo la roggia “Paracaccia” per la tutela della privacy. Qualora
tale spostamento non risulti possibile, si richiede di abbassare l’altezza di
tali edifici da 11 metri a 7 - 8 metri, più consona con gli edifici confinanti.
Si chiede infine il rispetto delle distanze.
Controdeduzioni:.
L’area destinata ad edilizia economica popolare si sviluppa e organizza in
prossimità alla via Persico (viabilità principale) collegata ad essa tramite
un percorso ciclopedonale di interconnessione urbana.
E’ localizzata inoltre nel comparto della lottizzazione maggiormente dotato di
servizi quali aree verdi, parcheggi e piste ciclopedonali. Si ritiene inoltre
che l’attuale posizionamento rappresenti la più opportuna soluzione possibile
in quanto determina la migliore integrazione tra l’edilizia PEEP, il quartiere
esistente e la nuova lottizzazione.
Si rileva inoltre che le soluzioni previste per gli edifici destinati ad
edilizia economica popolare, la cui altezza di 11 metri è quella massima
consentita dall’art. 50 delle NTA del vigente PRG previsto per la zona
omogenea C “destinata a nuovi insediamenti residenziali”, sono di massima ed
indicative e che lo sviluppo della loro tipologia architettonica sarà oggetto
di successiva pianificazione di iniziativa pubblica (PEEP). In tale sede saranno
rispettate tutte le distanze previste dagli articoli 7.06.1 e seguenti delle NTA
del vigente PRG.
Esito: RESPINTA
Tra le comunicazioni l’Assessore alla Politiche Sociali, Maura Ruggeri ha
informato la Giunta Municipale dell’accordo raggiunto con AEMCom per mettere
in rete i Centri Sociali per Anziani e i servizi cittadini. Entro il mese di
marzo AEMcom fornirà gratuitamente alle otto strutture esistenti un computer
collegato alla rete in fibra ottica cittadina. Una volta attivate le postazioni
internet saranno tenuti dei brevi corsi di informatica di base (uso della posta
elettronica, accesso ad internet e navigazione) rivolti ai frequentanti i
centri.
L’Assessore alla Politiche Giovanili, Celestina Villa, ha informato che ben
due progetti rivolti ai giovani: Cremona città aperta - dialoghi tra
generazioni e Attraversarte - circuito di espressività giovanile, sono stati
selezionati dalla Regione Lombardia Direzione Generale Giovani, sport e
promozione attività turistica, nell’ambito delle iniziative volte alla
promozione ed alla valorizzazione del lavoro svolto dalle realtà locali sia
pubbliche che private rivolti al target “giovani”. I due progetti sono stati
ritenuti significativi sia dal punto di vista innovativo, sia di ricchezza di
potenzialità sia di riproducibilità di “buone pratiche”. I progetti sono
stati pubblicati sul sito internet della Regione Lombardia http://www.giovani.regione.lombardia.it,
spazio che vuole valorizzare il lavoro svolto dalle realtà locali proponendosi
come luogo d’incontro tra giovani, istituzioni, operatori ed associazioni.