15 Settembre, 2002
Corsi qualifica professionale, gratuità a rischio
Assessore Piloni: «Prendiamo atto e protestiamo con l'UPL»
Corsi 2006-2007 di qualifica professionale, a rischio la gratuità per
l'utenza. "La direttiva regionale per i corsi triennali 2006-2007 di
diritto-dovere all'istruzione, per i giovani tra i 13 e i 15 anni, oltre a
segnare il consolidamento di una fase sperimentale contiene novità
sbalorditive". A parlare è l'Assessore alla Formazione Professionale, Manuela
Piloni, che in Giunta Provinciale si è fatta carico di portare la presa d'atto
della direttiva con una serie di valutazioni critiche da condividere in sede UPL,
con le altre Province Lombarde.
"Abbiamo rilevato delle criticità che non saranno senza conseguenze, sia in
termini di leadership che in termini strettamente economici - aggiunge
l'Assessore -. Anzitutto, la direttiva regionale toglie alle Province il ruolo
di programmazione, caricandole di compiti meramente esecutivi. Saranno
finanziati solo percorsi triennali già approvati nel 2005 e insufficienti a
soddisfare tutte le richieste". "Per attivare nuovi corsi - prosegue - la
Regione indica una strada che prevede un finanziamento a carico dei privati, non
specificando la fonte che, a nostro avviso, potrebbe minare il sacrosanto
principio della gratuità per l'utenza e quindi degli studenti e delle famiglie".
Il sistema di finanziamento tra CFP pubblici e privati viene giudicato
"sperequativo". Si legge nel report che la Giunta Provinciale ha inviato in
Regione con la presa d'atto della direttiva che per allievo risulta che la
Regione dia 4.500 euro per allievo ai privati 2.500 ai CFP trasferiti (gli enti
compartecipano con 500 euro per allievo). La Provincia a bilancio fatto si trova
dunque nella situazione di spendere dai 45 ai 60 mila euro per attivare le 6
nuove annualità nei CFP di Crema e Cremona. "Questa differenza in termini
percentuali tra pubblico/privato è molto penalizzante per noi, dobbiamo trovare
risorse per proseguire i corsi, soprattutto per attivare le nuove prime di
fronte ad un aumento della domanda del 50%, in generale - conclude Piloni - si
rileva una situazione strana: ci hanno passato responsabilità senza copertura
finanziaria. La Provincia aggiunge le risorse per il personale in quanto la
Regione non copre totalmente l'onere per il personale e adesso addirittura mette
in carico alle Province la salvaguardia del diritto alla gratuità dei corsi per
gli allievi. Non ci stiamo e con noi anche altre Province".
 
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