15 Settembre, 2002
Cremona: omaggio ai Caduti di Nassyria
Venerdì 28 aprile alle ore 11,30 nel Cortile Federico II di Palazzo Comunale a Cremona - Commemoriazione del Sindaco Gian Carlo Corada e del Presidente della Provincia Giuseppe Torchio
Autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell'associazionismo e delle organizzazioni sindacali e l'intera comunità cremonese si sono dati appuntamento questa mattina Venerdì 28 aprile alle ore 11,30 nel cortile Federico II di palazzo Comunale di Cremona per commemorare questi giovani Caduti con un momento di raccoglimento e con le parole del Sindaco e del Presidente della Provincia.
Di seguito l'intervento del Sindaco Gian Carlo Corada
OMAGGIO AI CADUTI DI NASSYRIA
Cortile Federico II – Cremona, 28 aprile 2006 - Intervento di Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona
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Le notizie giunte da Nassyria hanno gettato il nostro Paese nel dolore e nello sgomento.br>
Tre giovani servitori dello Stato hanno perso la vita in terra straniera mentre svolgevano un servizio alla Patria. br>
I due Marescialli Capo dei Carabinieri Franco Lattanzio e Carlo De Trizio ed il Capitano dei Paracadutisti Nicola Ciardelli sono stati uccisi da un attacco dinamitardo rivolto contro la loro unità di manovra che, ieri mattina, aveva lasciato la base di Tallil, a venti chilometri da Nassyria, e stava percorrendo l'ultimo, pericolosissimo tratto di strada che li avrebbe portati nella città irakena in un'azione di ordinario controllo presso la Sala Operativa integrata di polizia, esercito, vigili del fuoco iracheni.br>
Il pensiero di tutti noi - cittadini, donne ed uomini di questa città e di questo Paese, autorità, rappresentanti delle istituzioni - va alle famiglie di queste nuove vittime, che giungono ad accrescere tragicamente il già troppo lungo elenco di militari e civili italiani che hanno trovato la morte in terra irakena.br>
Noi tutti ci stringiamo alle vedove, ai genitori, ai figli, agli amici, ai commilitoni di questi giovani militari in un abbraccio solidale, che vuole esprimere vicinanza e sincera partecipazione. Così come rivolgiamo il nostro deferente pensiero all'Arma dei Carabinieri ed all'Esercito Italiano che, ancora una volta, lasciano sul terreno il sangue di altri loro incolpevoli rappresentanti.br>
Oggi é il momento del cordoglio, del ricordo, delle lacrime. br>
Un dolore grande, che sta attanagliando l'Italia intera e che vede il nostro Paese, il nostro popolo, uniti nella costernazione e nell'angoscia.br>
La tragedia di Nassirya ha provocato la reazione compatta ed unita dell’Italia. Da nord a sud, sul piano geografico, da sinistra a destra, su quello politico, il cordoglio espresso nei confronti delle vittime dell’attentato omicida è sinceramente sentito e condiviso. br>
L’Italia, dunque, dopo il duro scontro elettorale e nella non facile fase del dopo voto, si ritrova unita nel condannare la brutalità del gesto terroristico e nello sforzo comune di accantonare, per il possibile, le divergenze politiche, almeno nel momento del dolore.br>
Anche la nostra comunità, la nostra città, la nostra provincia si uniscono in questo triste momento ed idealmente si sono date convegno qui - nel cortile del Palazzo del nostro Comune - per testimoniare partecipazione e lutto. br>
Rivolgiamo così la nostra solidarietà - a nome dell'intera cittadinanza - al Colonnello Ciampini, Comandante del X Reggimento Genio Guastatori di stanza alla caserma Col di Lana ed al Tenente Colonnello De Muro, Comandante provinciale dei Carabinieri - affinché la possano trasferire alle famiglie dei Caduti ed ai loro Comandi Generali.br>
A Nassyria ieri é stato pagato l'ennesimo tributo dal generoso impegno dei nostri militari in una missione vissuta all'insegna della pace ma che, purtroppo, si è inserita in uno scenario di guerra e resta compromessa dalla debolezza di una iniziativa multilaterale. br>
Domani, nei prossimi giorni, verrà il tempo delle scelte, delle decisioni. br>
Ma già ora si possono intravedere auspicabili itinerari di condivisione, che possano guardare al rientro concordato della missione militare insieme a una sempre più netta assunzione di responsabilità politica, affinché l'Europa e l'intera comunità internazionale contrastino la recrudescenza della minaccia terrorista rendendosi artefici di un autentico processo di ricostruzione, di pace e di democrazia in Iraq e nel Medio Oriente. br>
Una pace ed una democrazia costruite sull'autodeterminazione e sull'autonomia del popolo irakeno e dei popoli in quella zona coinvolti, e su una sempre più stretta e positiva collaborazione internazionale, basata sul multipolarismo, sul reciproco rispetto, su una comune volontà di sviluppo e di pace e su un riconquistato ruolo e prestigio delle istituzioni democratiche di carattere internazionale.br>
Sono ore difficili, dure. Sono momenti che noi italiani dobbiamo saper affrontare forti della nostra esperienza, della nostra lunga storia comune. br>
Ed anche le prove che sta attraversando il nostro Paese ci rendano consapevoli di quanto importanti siano - per noi, per la nostra società, per le nostre famiglie - la democrazia e la libertà che abbiamo conquistato 60 anni fa e che, in questi anni, abbiamo saputo difendere e sviluppare.br>
Piangiamo oggi i nostri morti. Ricordiamo oggi il loro grande sacrificio. E rafforziamo, con le nostre lacrime, la nostra unità nazionale, la nostra convivenza civile, il ruolo di pace e di fratellanza che l'Italia deve giocare, in un'Europa democratica ed in un mondo più giusto e più accogliente.br>
Gian Carlo Corada
Sindaco di Cremonabr>  
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