15 Settembre, 2002
Cremona, Festa della Cittadinanza
Il saluto del Sindaco, Gian Carlo Corada
CREMONA - FESTA DELLA CITTADINANZA
Domenica 4 giugno 2006 ore 11
nel Salone dei Quadri di Palazzo Comunale
Intervento del Sindaco Gian Carlo Corada
Il Comune di Cremona ritiene particolarmente importante l'acquisto della cittadinanza italiana, momento che rende effettivo il percorso per il riconoscimento e la tutela dei diritti e dei doveri degli stranieri residenti nel nostro territorio.
Per questo motivo abbiamo voluto questo incontro con tutti voi, che avete recentemente acquisito la cittadinanza italiana.
Si tratta di un appuntamento del tutto inedito per la nostra città ma anche per altri comuni italiani.
Abbiamo voluto organizzare una giornata che rappresenta una tappa del nostro percorso mirato ad assicurare diritti civili e politici oltre che sociali ed economici ai cittadini stranieri residenti nel nostro comune.
E' un appuntamento attraverso il quale vogliamo cogliere tutta la ricchezza ma anche la complessità del rapporto tra governo locale e i nuovi cittadini.
Vogliamo affermare l'idea che non esiste una contrapposizione fra cittadini ‘da sempre’, per dire così, detentori di privilegi, e cittadini nuovi che contribuiscono alla messa in discussione di questi.
Vogliamo affermare l’idea di una battaglia politico-culturale comune per definire e preservare diritti e doveri. Diritti e doveri che, congiuntamente, per essere tali devono essere di tutti.
Voi siete cittadini a tutti gli effetti, con diritti e con doveri, che abitano gli stessi nostri luoghi e animano le nostre stesse comunità, divisi da noi solo per la nazionalità d'origine.
Carissimi amici,
oggi vi consegniamo, insieme al documento che certifica la vostra nuova cittadinanza, anche alcuni omaggi:
* abbiamo voluto donarvi una copia della pubblicazione "Il mistero della cinque gemme" - volume che abbiamo recentemente realizzato e che contiene la storia della nascita della Costituzione italiana narrata attraverso i fumetti. Lo abbiamo voluto fare affinché voi siate fino in fondo consapevoli di essere entrati a far parte di uno Stato che regge i propri poteri sull'equilibrio dei poteri medesimi. E che è proprio grazie a questo equilibrio che noi possiamo dire di essere in uno Stato libero e democratico.
* abbiamo voluto farvi dono di una stampa in cui è raffigurato uno scorcio della nostra bella Cremona. Lo abbiamo voluto fare per spronare tutti voi ad essere fieri della nostra, della vostra Cremona: dei suoi cittadini, dei suoi monumenti, dei suoi servizi, della sua storia.
* E poi, insieme, prima di trattenerci in un simpatico brindisi beneaugurate, seguiremo l'esecuzione di alcuni brani musicali con “Il Cremonese 1715”, il capolavoro della liuteria classica cremonese. Lo abbiamo voluto come caldo benvenuto a tutti voi ed alle vostre famiglie. In un ambito di bellezza attraversato dal linguaggio comune della grande musica. Oggi siamo tutti concittadini. Ed insieme possiamo tutti andar fieri della bellezza della musica che ci propongono gli strumenti ad arco che quasi 300 anni fa il genio di Stradivari riusciva a produrre.
A tutti voi, carissimi nuovi cittadini italiani, carissimi miei nuovi concittadini di origine: albanese, rumena, marocchina, nigeriana, argentina, ivoriana, bosniaca, somala, bulgara, ecuadoregna, portoghese, algerina, croata, jugoslava, cambogiana, colombiana, cubana, moldava, tunisina, venezuelana, del Nord Corea ed ucraina; a tutti voi carissimi nuovi cremonesi porgo il benvenuto e l'augurio di un buon inserimento tra di noi, nella certezza che Cremona saprà accogliervi con il proprio tradizionale spirito di ospitalità e che voi saprete, ne sono sicuro, fare onore alla vostra nuova cittadinanza.
Grazie a tutti voi e benvenuti.
 
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