15 Settembre, 2002
Al via "Operazione Po" la campagna di Legambiente per la tutela del Grande Fiume.
Da Casale Monferrato al Delta, nove tappe per guardare da vicino escavazioni e captazioni abusive, scarichi e illegalità
Roma, 30 agosto 2006
Comunicato Stampa
Al via "Operazione Po" la campagna di Legambiente per la tutela del Grande Fiume.
Da Casale Monferrato al Delta, nove tappe per guardare da vicino escavazioni e captazioni abusive, scarichi e illegalità
Legambiente a Regioni e Ministeri: ‘Una conferenza per la rinascita dell’intero bacino del Po’
Da Casale Monferrato al Delta del Po, da oggi 30 agosto fino a domenica 3 settembre, i volontari di Legambiente scenderanno lungo il grande fiume lungo le sponde di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, in otto tappe. Quattrocentocinquanta chilometri, effettuati via terra e su imbarcazione, tra escavazioni abusive, inquinamento, rischio idrogeologico e i postumi dell’ennesima estate siccitosa: è questa "Operazione Po", la campagna targata Legambiente e dedicata al Grande Fiume, per sensibilizzare le autorità rivierasche e denunciare gli abusi subiti da questa via d’acqua.
Dopo la grave crisi idrica che ha caratterizzato l'estate 2006, il Po continua ad essere gravemente malato. La siccità ha infatti messo a nudo tutta la fragilità dell'ecosistema fluviale causata dalle escavazioni in alveo e dell'eccesso di prelievi idrici per scopi irrigui. Le escavazioni in alveo sono illegali, ma i "criminali fluviali" sono sempre all’opera: negli ultimi 50 anni l'alveo del fiume tra Lombardia, Emilia e Veneto ha subito un abbassamento superiore ai 4 metri. Ogni anno si stima vengano illegalmente prelevati quasi 7 milioni di metri cubi di inerti, mentre altri 2 milioni di metri cubi vengono sottratti al fiume dallo sbarramento della diga Enel di Isola Serafini; il risultato è il progressivo abbassamento dell'alveo, che mette a rischio la stabilità di ponti e argini, favorisce l’erosione delle spiagge dell’Adriatico, rende possibile la risalita dell’acqua di mare nel delta, causa un abbassamento della falda e quindi inaridimento e scomparsa di ambienti umidi preziosi come quelli delle lanche e delle morte. E accentua gli effetti delle siccità, che sempre più stanno diventando un appuntamento fisso con ogni estate.
Riguardo alla siccità, l’insostenibilità delle pratiche irrigue è sempre più evidente: ‘non vogliamo più assistere allo spettacolo indecente del Po e dei suoi maggiori affluenti ridotti a putridi colatoi a valle delle grandi opere di derivazione irrigua: non esistono ragioni valide per tirare a secco interi fiumi. L’agricoltura è responsabile della gran parte dei prelievi idrici dai fiumi padani nella stagione estiva, per questo è evidente che il risanamento del bacino del Po comincia dai campi coltivati: non basta perfezionare le tecniche irrigue, occorre avviare da subito il cambiamento delle colture, in modo da ridurre il loro fabbisogno nei mesi più aridi.’ Nella poca acqua rimasta ai fiumi la concentrazione di inquinanti è tale che, per lunghi tratti (25,8% del corso), il giudizio di qualità non raggiunge nemmeno la sufficienza, a causa delle carenze nei sistemi di depurazione degli scarichi civili e industriali. Inoltre persiste il problema degli scarichi di origine zootecnica che contribuiscono pesantemente all'eutrofizzazione dell'Adriatico.
‘E’ evidente che i problemi del Po e delle sue terre sono strettamente correlati, per questo è importante rafforzare il ruolo centrale dell’Autorità di Bacino come istituzione di coordinamento di regioni, province, parchi ed enti che, a vario titolo, hanno responsabilità sulle acque, per migliorare la vigilanza, programmare interventi di messa in sicurezza coerenti con la pianificazione di bacino, avviare programmi di valorizzazione delle risorse naturalistiche, produttive e culturali connesse al fiume. Esiste già una buona base di partenza, il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2005 dalle 13 Province rivierasche, ma tutti i livelli istituzionali, a partire dalle Regioni, e le rappresentanze sociali devono svolgere le azioni che a loro competono”. Per questa ragione i Presidenti regionali di Legambiente Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, alla partenza di "Operazione Po", hanno diffuso un ‘decalogo’ di priorità per il grande fiume e, contestualmente, hanno rinnovato la richiesta ai Presidenti di Regione e ai Ministri dell’Ambiente e dell’Infrastrutture, dell’Agricoltura e dell’Ambiente, già fatta un anno fa, di indizione di una Conferenza Nazionale sul Po.
La rotta dell'equipaggio di "Operazione Po"
30 agosto
Parte "Operazione Po": Casale Monferrato (AL) ore 10.00 conferenza stampa al Circolo VerdeBlu (via Balbo 37) a seguire partenza per Pavia
31 agosto 2006
0re 8.30 Partenza da Pavia (Ponte della Becca) arrivo previsto per le 11.00 a Piacenza dove ci terrà la conferenza stampa presso la sede galleggiante della Motonautica Piacentina - strada del Pontiere lungo Po
1 settembre
Ore 10 "Operazione Po" incontra la stampa a Cremona presso la sede della Canottieri Bissolati - via Riglio 12, Cremona. A seguire tappa a Polesine Parmense e arrivo nel pomeriggio a San Benedetto Po (MN)
2 settembre
Da San Benedetto Po (partenza ore 8.30) per la conferenza stampa conclusiva a Pontelagoscuro (FE) 11.30. Si prosegue per Boccasette (Po di Maistra alla confluenza con il mare).
3 settembre
"Operazione Po" terminerà con l'arrivo dell'imbarcazione nel Parco del delta del PO
L'ufficio stampa Legambiente Lombardia – 02 45475777 – 3287579798
Cremona 01/09/2006 Programma Conferenza Stampa:
- Ore 9.30
Conferenza stampa presso la canottieri “Bissolati” Cremona.
Via Riglio, 12. Tel. 0372 463030
Sono stati invitati alla conferenza:
- Francesco Masseroni, presidente Bissolati e dell’Associazione”Canoa” Cremona.
- Gianni Rossoni Assessore Regionale
- Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona
- Carlo Dal Conte Assessore all’ambiente Comune di Cremona
- Dario Balotta Segretario Regionale FIT CISL
- F.i.P.S.A.S. (Cremona) Federazione italiana pesca sportiva, attività subacquee.
- AICS Cremona
- Renato Guizzardi Presidente Legambiente Cremona
- Principali testate giornalistiche locali, radio e TV.
Ore 11,00
Partenza del battello alla presenza delle autorità con destinazione Polesine Parmense.
distinti saluti.
IL RESPONSABILE PROGETTO PO
(Paolo Trentarossi)
Per contatti:
Avino Luca 335/1225823
Trentarossi Paolo 338/8260487  
|