Questo anno l'assemblea annuale di Banca Etica si è tenuta il 27 maggio a
Bari per dare un forte segnale di vicinanza e condivisione con la realtà del sud
Italia e con i numerosi soci che anche in quelle regioni lavorano per diffondere
la cultura della finanza etica. Dopo avere approvato il bilancio del 2005 che si
è chiuso con un utile di 305.089 euro è stata presentata una mozione sul
prossimo referendum costituzionale del 25 e 26 giugno 2006, approvata
all’unanimità, con un astenuto.
Chi fa finanza etica non può restare indifferente di fronte allo
stravolgimento della carta comune compiuto dalla riforma approvata nella passata
legislatura perché la missione di Banca Etica si fonda sugli stessi valori che
stanno alla base della Costituzione Italiana così come è stata scritta dai
costituenti.
Si invitano pertanto i soci, i clienti di Banca Etica e tutti coloro che
condividono i valori della finanza etica a diffondere il presente comunicato.
PREMESSO
che la Costituzione è nata dalla tragedia della guerra, dalla resistenza,
dalle lacerazioni sociali e politiche che hanno segnato profondamente il nostro
paese,
che è stata un atto di pace e di convivenza civile di tutto un popolo che ha
ritrovato unità e concordia nei valori universali depositati nella carta,
che per oltre cinquant’anni è stata la casa comune che ha permesso agli
italiani di affrontare le tempeste della storia, salvaguardando,
nell’essenziale, la pace, la libertà, i diritti fondamentali degli individui e
delle comunità.
CONSTATIAMO
che oggi la Costituzione è ancora il tessuto connettivo del nostro sommo bene
comune: la democrazia. La riforma, sulla quale saremo chiamati ad esprimerci nel
prossimo referendum del 25 e 26 giugno, ha modificato ben 50 articoli nella
seconda parte della Carta, ha cambiato l’ordinamento democratico vigente
mettendo a rischio anche i principi e i valori ispiratori della prima parte.
AFFERMIAMO, COME SOCI DI BANCA ETICA
che crediamo nell’attualità della Costituzione così come è stata concepita
dai padri della nostra Repubblica e nei suoi valori,
che le regole in essa contenute rappresentano tuttora la garanzia per una
convivenza democratica dei cittadini del nostro paese e di quanti altri vi
vivono.
CONDIVIDIAMO PIENAMENTE
che il C.d.A. della Banca, "preso atto della valenza politica e sociale e non
partitica dell’iniziativa e consapevole che la missione di Banca Etica si fonda
sugli stessi valori che stanno alla base della Costituzione Italiana così come è
stata scritta dai costituenti", abbia deliberato all’unanimità, nella riunione
del 24 gennaio 2006, di aderire alla Campagna "Salviamo la Costituzione".
CHIEDIAMO
come soci riuniti in assemblea a Bari il 27 maggio 2006:
alle Circoscrizioni Locali e a tutto il gruppo Banca Etica di appoggiare la
campagna referendaria "Salviamo la Costituzione",
al C.d.A. di rendere pubblica e di far conoscere, nei modi che riterrà più
opportuni, a tutti i portatori di interesse della banca la propria scelta del 24
gennaio 2006.