15 Settembre, 2002
«Türe zu. San Daniele Po negli anni della guerra del Duce»
Il libro di Alvaro Papetti presentato in Biblioteca a S. Daniele la sera del 29 settembre
Fino ad ora pochi fortunati hanno potuto leggere il libro di Alvaro Papetti
«Türe zu. San Daniele Po negli anni della guerra del Duce»; era stato
stampato in poche copie ma con una bellissima copertina, un quadro del pittore
Francangelo Papetti «L’àarzen di spìin a Sòm», con al centro un cancello
in legno e la scritta «türe zu». È partendo da quella scritta che si snoda la
memoria personale e collettiva cui Alvaro Papetti ha dato, in questo libro,
potente e delicata voce.
«La figura di copertina non è che la ricostruzione mnemonica di un luogo oggi
non più riconoscibile.
A Sommo, sulla stradicciola dell’argine che porta verso Ca’ de’ Gatti, c’era
la famosa osteria di Capelli, detta “al dàsi” perché ai tempi in cui il Po
lambiva l’abitato, vi attraccavano le barche che pagavano pedaggio per le
mercanzie trasportate. La strada correva tra due fitte siepi di rovi, dove
trovavano rifugio merli e pettirossi. Era un posto molto bello, che alla lunga
la stupidità umana non è riuscita a sopportare.
Di fianco all’osteria, tra muro e siepe, un sentiero digradava verso il retro
del caseggiato, dove ai piani bassi erano alloggiati, durante l’occupazione
tedesca, alcuni soldati della Wehrmacht. Un cancelletto di grigio legno
rinsecchito divideva il sentiero dalla strada: era fermato al palo di sostegno
con un filo di ferro e portava la scritta in nero “Türe zu”.
Che cosa mai significasse quella scritta me lo chiedevo ogni volta che, nelle
mie scorribande in bicicletta, mi trovavo a passare da quelle parti. Per farla
breve, si raccomandava ai militari tedeschi di tenere chiuso il cancelletto, che
impediva alle galline di uscire sulla strada. Ma a me quelle parole apparivano
allora strane e misteriose.
In qualche modo “Türe zu” è diventato così il simbolo di tutto ciò che da
bambino ho visto, sentito, vissuto in quegli anni difficili senza capire fino in
fondo le ragioni. Ragioni e significati che in seguito ho tentato di recuperare:
una rivalutazione della memoria, mia e del paese dove ho trascorso una infanzia
felice nonostante gli avvenimenti drammatici che la mia generazione ha
conosciuto da vicino.»
Un “libro di storia”, dunque, con la forza emotiva propria dei romanzi, dal
linguaggio insieme scrupoloso e gustoso, ora pubblicato con il patrocinio
dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di S. Daniele Po. Sarà presentato
nella Sala della Biblioteca di S. Daniele il 29 settembre (ore 21) e potrà
essere acquistato nella libreria CremonaBooks (Corso Garibaldi, Cremona).
 
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