15 Settembre, 2002 Petizione nazionale Per il rapido e definitivo superamento delle “Indicazioni Nazionali Transitorie” e per la compiuta valorizzazione dell’autonomia scolastica
Al Ministro della Pubblica Istruzione On. Giuseppe Fioroni
Al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Petizione nazionale
Per il rapido e definitivo superamento delle “Indicazioni Nazionali Transitorie” e per la compiuta valorizzazione dell’autonomia scolastica.
Per “liberare” la scuola dal vincolo di libri di testo derivanti da Indicazioni Nazionali lacunose, inadeguate, scientificamente squalificate.
“La Nota del MPI del 31 agosto 2006 contiene indicazioni precise su diversi argomenti (es.: tutor, portfolio, anticipi ed orario). Delle Indicazioni nazionali, invece, si limita a dire della loro provvisorietà, dell’impegno a rivederle ma, pur non vincolanti come era già noto, permangono. Così, esse continueranno a produrre i loro effetti sui libri di testo per molti anni e corriamo il rischio che cresca uno stato d’incertezza professionale che non aiuta né gli insegnanti, né gli studenti, né la scuola.”
I sottoscritti firmatari considerato che:
Le "Indicazioni Nazionali” per le scuole dell’infanzia e per le scuole elementare e media allegate al D.lgs n° 59/’04:
• sono prive di fondamenti epistemologici e denotano una impostazione selettiva della scuola in contrasto con i dettami costituzionali.
• Con il loro modesto profilo culturale e la vistosa lacunosità dei contenuti ledono concretamente il diritto delle generazioni future ad avere accesso ad un’istruzione completa, equilibrata e qualificante.
• Impongono la differenziazione dei tempi dell’apprendimento che gerarchizza le discipline, compromette la possibilità di avviare un percorso didattico unitario, favorisce una precoce canalizzazione.
• Hanno ricevuto pareri negativi da parte del Consiglio Universitario Nazionale, del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e da molti autorevoli esponenti della comunità scientifica.
• Sono state elaborate da pochi, negando il pluralismo ed ignorando totalmente il coinvolgimento della scuola reale.
• Sono state adottate senza aver seguito il regolare iter istituzionale previsto dall’art.8 del Regolamento dell’autonomia scolastica e, quindi, non hanno valore prescrittivo come ribadito nello stesso Decreto 59/’04, allegati A e B.
• Pur transitorie, costituiscono il riferimento per libri di testo “riformati”, che condizionano pesantemente l'attività didattica, senza che siano stati abrogati i Programmi precedenti.
Gli insegnanti ed i dirigenti scolastici, inoltre, subiscono tutto questo come una molestia con ricadute sulla didattica che si configurano come vere e proprie azioni di mobbing professionale.
Ciò risulta in contrasto con la Costituzione Italiana e con il Regolamento dell’autonomia i quali sanciscono la libertà di insegnamento e la responsabilità e autonomia degli insegnanti nel formulare il progetto educativo.
Denunciano
- l’inconciliabilità delle Indicazioni nazionali con la costruzione di un curricolo autonomo e responsabile da parte delle scuole;
- il contrasto con i princìpi costituzionali che garantiscono il diritto di tutti ad avere un’istruzione laica, completa, inclusiva e rispettosa delle specificità dei singoli;
- l’impossibilità di una loro applicazione concreta nella pratica didattica quotidiana ai fini della costruzione di un progetto educativo condiviso fra scuola, genitori, territorio;
- il rischio concreto che, in assenza di esplicite ed immediate decisioni sui tempi e di chiare volontà, le Indicazioni nazionali pesino sulla scuola pubblica italiana ancora per diversi anni, soprattutto per quanto riguarda i libri di testo, determinando una situazione di confusione pericolosa.
Chiedono
- l’immediata sospensione anche formale per l’anno scolastico 2006-’07 delle Indicazioni transitorie con conseguente piena affermazione dell’autonomia delle scuole;
- che ne sia dichiarata fin da ora la definitiva archiviazione a far data dal 1° settembre 2007 configurando così un quadro nuovo ed aperto per la predisposizione dei libri di testo e dando certezze indispensabili alle scuole;
- l’immediata istituzione di una commissione autorevole e pluralista che, con un reale coinvolgimento della scuola ed un corretto iter di consultazione, definisca gli obiettivi generali e gli obiettivi specifici (art 8, DPR 275/’99), lasciando alla pratica didattica la definizione di curricoli adeguati al contesto e al processo educativo.
Roma, 9 settembre 2006
Primi firmatari:
Bonezzi Omer (presidente nazionale Proteo Fare Sapere), Panini Enrico (segretario generale FLC Cgil), Baldelli Laura (esecutivo nazionale Proteo Fare Sapere), Bettoni Antonio (presidente regionale Proteo Fare Sapere Lombardia), Brigida Maria (segretaria nazionale FLC Cgil), Broccati Marco (segretario nazionale FLC Cgil), Candeloro Rita (segretaria nazionale FLC Cgil), Casa Joëlle (segretaria nazionale FLC Cgil), Colapaoli Fiammetta (presidente regionale Proteo Fare Sapere Emilia Romagna) Concezione Renzo (segretario nazionale FLC Cgil), De Filippi Luisella (segretaria nazionale FLC Cgil) Furlan Piero (presidente regionale Proteo Fare Sapere Veneto), Lami Beniamino (segretario nazionale FLC Cgil), Mazzarino Ersilia (presidente regionale Proteo Fare Sapere Sicilia), Pirelli Wolfango (segretario nazionale FLC Cgil), Ricci Ermenegilda (presidente regionale Proteo Fare Sapere Campania), Saracco Paolo (segretario nazionale FLC Cgil), Serreri Paolino (vicepresidente nazionale Proteo Fare Sapere).
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