15 Settembre, 2002
La povertà relativa in Italia nel 2005
Nel 2005 le famiglie in condizione di povertà relativa sono 2 milioni 585 mila, pari all’11,1% delle famiglie residenti in Italia. Si tratta complessivamente di 7 milioni 577 mila individui, il 13,1% dell’intera popolazione.
Nel 2005 le famiglie in condizione di povertà relativa sono 2 milioni 585
mila, pari all’11,1% delle famiglie residenti in Italia. Si tratta complessivamente di 7 milioni 577 mila individui, il 13,1% dell’intera popolazione.
La stima dell’incidenza della povertà relativa viene calcolata sulla base di
una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa
per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in
termini relativi.
La spesa media mensile per persona rappresenta la soglia di povertà per una
famiglia di due componenti e corrisponde, nel 2005, a 936,58 euro al mese
(+1,8% rispetto alla linea del 2004). Le famiglie composte da due persone
che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono
quindi classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore
della linea si ottiene applicando una opportuna scala di equivalenza che tiene
conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di
componenti (si veda il Glossario a pagina 9).
La soglia di povertà relativa è calcolata sulla base della spesa familiare
rilevata dall’indagine annuale sui consumi (cfr. Statistica in breve “I
consumi delle famiglie Anno 2005” del 28 luglio 2006). Quest’ultima viene
condotta su un campione di circa 28 mila famiglie estratte casualmente in
modo da rappresentare il totale della famiglie residenti in Italia. Per la
valutazione delle stime è quindi opportuno tener conto dell’errore che si
commette osservando solo una parte della popolazione (errore campionario),
costruendo un intervallo di confidenza intorno alla stima puntuale ottenuta
dal campione. Tali considerazioni sono fondamentali nella valutazione dei
confronti spazio-temporali; limitate differenze tra le percentuali osservate
possono non essere statisticamente significative in quanto attribuibili proprio
alla natura campionaria dell’indagine.
Nel 2005 la stima dell’incidenza di povertà relativa (la percentuale di
famiglie povere) è risultata pari all’11,1%. Il valore che si otterrebbe
osservando l’intera popolazione è compreso, con una probabilità del 95%, tra
10,6% e 11,6%.
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