15 Settembre, 2002
Apocalipsys Nova , di Gian Carlo Corada
Anno 1482. Nell¹Italia del Rinascimento, ricca di fermenti sociali, culturali e religiosi, il Beato Amadeo, un frate spagnolo pericolosamente sospeso tra santità ed eresia, muore .....
Apocalipsys Nova
di Gian Carlo Corada
Prezzo: €14,00
www.autocircuito.it
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Anno 1482. Nell¹Italia del Rinascimento, ricca di fermenti sociali, culturali e religiosi, il Beato Amadeo, un frate spagnolo pericolosamente sospeso tra santità ed eresia, muore lasciando una inquietante eredità: un manoscritto in cui sono contenute profezie e rivelazioni dirompenti. Il documento, tenuto nascosto per più di vent¹anni, ricompare infine in più copie, differenti tra loro e dall¹originale, la cui sorte sembra legata a quella di un famoso dipinto. L¹eco delle profezie di Amadeo attraversa i secoli fino ai nostri giorni, quando un misterioso delitto.... Nulla in più può essere detto, se non che da una approfondita e inappuntabile ricerca documentale, una lucida e articolata lezione di filosofia e di storia si tramuta in un romanzo avvincente e in un thriller appassionante.
E' questo del resto il terreno preferito da Gian Carlo Corada, che ha già pubblicato saggi su autori e momenti della storia del pensiero filosofico-politico tra il secolo XVII e il XVIII e diversi libri di argomento storico e di narrativa. Da sempre impegnato sui temi civili e di politica amministrativa, Corada è stato Presidente della Provincia di Cremona e Coordinatore della Commissione Cultura dell¹Unione Province d¹Italia. Attualmente è Sindaco di Cremona e Presidente della Conferenza Regionale delle Autonomie Locali della Lombardia.
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Le librerie nelle quali puoi trovare 'Apocalipsys Nova'
• Bergamo (BG) Galleria del Libro
• Bergamo (BG) Libreria Seghezzi
• Lovere (BG) Capitano
• Romano di Lombardia (BG) Libri&Co
• lseo (BS) La Libreria
• Palazzolo (BS) Libri&Co
• Timoline di Cortefranca (BS) Libri&Co
• Como (CO) Libreria Voltiana
• Erba (CO) Libreria Elisa
• Casalmaggiore (CR) Libreria il Seme
• Crema (CR) Il Viaggiatore Curioso
• Cremona (CR) Libreria del Convegno
. Lecco (LC) Libreria Internazionale Cavour
• Merate (LC) Libreria La Cicala
• Lodi (LO) Libreria Sommaruga
• San Martino in Strada (LO) Libri&Co
. Monza (MB) Libri e Libri
• Milano (MI) Libreria Archivi del '900
• Milano (MI) Libreria dei Corso
. Milano (MI) Libreria del Corso San Gottardo
• Milano (Ml) Libreria di Porta Romana
• Milano (MI) Libreria Lirus
• Sesto San Giovanni (MI) Libreria Tarantola
• Mantova (MN) Libreria Di Pellegrini
• Pavia (PV) Libreria II Delfino
• Saronno (VA) Libreria Inchiostro
• Varese (VA) Libreria del Corso
oppure puoi acquistarlo direttamente su www.autocircuito.it
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Recensione da 'Cronaca', quotidiano di Cremona, del Lunedì 19 giugno 2006
Dal Prof. Taglietti un elogio ed un 'consiglio': l'università é davvero la sua sede
Corada, un vero letterato 'prestato' alla politica
'Apocalipsys Nova', l'ultima fatica del sindaco-scrittore
di Gianfranco Taglietti
Tre libri in uno: un libro, di storia scientificamente documentato e condotto con serietà estrema; un libro giallo e una tesi religiosa in cui si riflette chiaramente il pensiero personale dell'Autore. Il titolo (peccato quell'inesatta grafia in copertina) è APOCALYPSIS NOVA (perché l'Apocalisse originale è di san Giovanni Evangelista: rivelazione degli avvenimenti finali del secondo avvento di Cristo) è un'opera del beato Amadeo (Amadeo Menez de Silva), beato per l'Autore e per noi, non per la Chiesa.
E' il personaggio principale; intorno a lui, alla sua vita, alle sue opere, al suo libro manoscritto si svolge tutta la vicenda. La sua vita, le sue opere nel quadro storico del Quattrocento (perfette, analitiche, documentate, storicamente ineccepibili le conoscenze che Corada possiede del periodo storico!) sono l'argomento chiave dei tre libri di cui ho detto.
Siamo nel '400, dunque: il doge di Venezia; Francesco Foscari (1373-1457), assurto al dogato nel 1423, diede impulso all'espansione veneziana nella terraferma. Combattè contro i Visconti di Milano varie guerre, che fruttarono a Venezia i territori di Brescia, Bergamo, Crema ed estese i confini della Repubblica fino all'Adda (pace di Cremona, 1441). In margine, ricordiamo che in quel periodo Giovanna d'Arco, fatta prigioniera dagli Inglesi, e accusata di stregoneria, è bruciata sul rogo. Il conte di Carmagnola, accusato di tradimento a seguito del suo scarso impegno nella battaglia di Cremona, è decapitato a Venezia. A Milano domina Francesco Sforza, marito di Bianca Maria (al matrimonio, in Cremona, segui la costruzione di san Sigismondo e quello che venne dopo).
Torniamo ad Amadeo, Nato in Estremadura, tra Spagna e Portogallo, negli anni 1420-25: spoiallo'. La parte 'gialla' (scritta in caratteri tondi, mentre la storia di Amadeo è in corsivo), come tutti i libri del genere, ha degli investigatori, uomini e donne, con amori non tutti platonici, funzionari di polizia e liberi indagatori, e si conclude con un suicidio e lo scoppio dell'automobile contenente "il cattivo".
A me i 'gialli' piacciono poco; ma questo è gradevole, ed io l'ho letto con particolare attenzione, non in quanto 'giallo', ma in quanto contiene quello che io classifico come la terza sezione del libro di Corada, il suo pensiero religioso.
Io mi sono sempre chiesto come il marxismo potesse conciliarsi con la religione cattolica. Per quanti sforzi si facciano per dimostrare il contrario, le due concezioni sono inconciliabili (almeno a mio parere). Orbene, non so se bene io intuisco, ma credo di aver compreso finalmente come possano armonizzare le due concezioni di pensiero. Io credo, dunque - e mi scuso per l'ardimento - di aver capito come il pensiero comunista possa giungere ad abbracciare la fede religiosa.
Una domanda si ode nel libro di Corada: "Come si fa a sostenere che una sola è la vera religione?" Si legge: "Se fossi nato in Arabia, sarei mussulmano". "Si è buddisti, induisti, animisti, cristiani, ebrei, secondo il luogo d'origine, l'educazione, le vicende della vita. Nessuna religione è vera; nessuna è falsa".
Partiamo da una affermazione: il bisogno del sacro è innato nell'animo umano come la tendenza dell'animo verso l'infinito. Un docente di Storia del cristianesimo afferma: lo credo che ci sarà una evoluzione interna nel Cristianesimo. Se Dio é infinito, ogni definizione diventa una congettura. Si può pensare ad una religiosità superiore, al di sopra delle forme liturgiche e delle impostazioni dogmatiche. L'ecumenismo prenderà il posto della pretesa di ogni Chiesa storica di possedere l'unica verità. Prima o poi si arriverà ad una religione universale. Le chiese storiche finiranno o cambieranno profondamente".
La profezia di Amadeo va in questa direzione. "Negare l'esistenza di Dio - lascia l'amaro in bocca; desiderare una pace non umana dà pace allo spirito". Viene citato il terzo segreto di Fatima, che dovrebbe annunciare la scomparsa di quell'armatura che imprigiona la Chiesa. Si nomina l'abate Pierre e si accenna alle sue affermazioni. Il superamento del Cristianesimo segna un nuovo inizio: l'era dell'ecumenismo, della religione universale. Si riportano le profezie di Malachia, che annuncia i nomi dei prossimi centodieci futuri papi, l'ultimo dei quali sarà un Petrus romanus, e quella di Nostradamus, secondo il quale uno degli ultimi tre papi sarà ebreo.
Si ipotizza con insistenza non casuale che una specie di religione universale dovrebbe recuperare un po' di tutte le religioni storiche, e questo sincretismo religioso viene affermato da varie personalità di rilievo, addirittura da studiosi e da docenti del Cristianesimo. Si insiste su tale eclettismo, secondo cui un fondo comune si trova nelle successive fasi delle varie religioni: le storie di Zoroastro, di Krisna, di Gesù, figlio di Dio, che nasce da una Vergine, muore e poi risorge.
Taluni valori di fondo - positivi - sono presenti in quasi tutte le predicazioni: il perdono dei nemici, il rispetto degli altri e della natura, la accettazione della propria vita e del proprio destino. "La fede gli uomini muove le montagne, induce alla pietà, è incline all'amore, favorisce le buone opere".
Possibile che tutte queste affermazioni, citazioni, opinioni, siano soltano parti della narrazione, parto di fantasia, occasionalità, puri 'accidenti' del racconto? Io non lo credo; credo che in queste occasioni l'Autore esprima se stesso, i suoi convincimenti e che in questi pensieri si possa trovare la spiegazione, l'interpretazione di quella religiosità che si ritiene possa conciliarsi con l'ideologia marxistica, che è ricerca del bene di tutti gli uomini nella comunità delle genti, di una giustizia sociale che superi le differenze tra gli uomini. Tale la religione universale, abbracciata da tutti gli uomini, senza distinzione di colore (bianco, nero, giallo), di clima, di esperienze di vita. Il Bene trionferà, il Male sarà sconfitto. Illusione, utopia? .... Costruzione mentale irrealizzabile? Può essere; ma l'utopia è spesso il sentimento che muove le azioni degli uomini.
A Crema, quarant'anni fa (e qualcuno di più) ho fatto conoscenza del giovanissimo Gian Carlo Corada, neo-laureato, e da subito era sorto in me un fermo convincimento sulla sua bella personalità di studioso e di uomo non comune. Tra me e lui è nato, da allora, un feeling che mai si è spento con il trascorrere degli anni.
Non ho mai fatto parte della sua corte, ma sempre delle molte persone che l'hanno stimato e che lo apprezzano. Scriveva bene fin da allora ed era portato ai problemi filosofici e politici. La lettura di questo libro ha confermato le mie impressioni ed il mio apprezzamento del suo valore. A me sembra un libro bello, importante, di valore di gran lunga superiore ai molti libri che vengono pubblicati a migliaia tutti gli anni. Vi ho trovato, perfino, qualche nota manzoniana. Il manoscritto, anzitutto, anche se nel Manzoni è un espediente, mentre qui è una realtà. Poi il barcaiolo, che traghetta al di là del Po, mentre nel Manzoni traghetta al di là dell'Adda. Fantasie, certo, di un vecchio studioso....
Qualche oasi ... di pieno dispiegamento delle proprie esperienze, di Corada: la Università statale di Milano; "Bella la Statale!,: è là il porto sereno della sua aspirazione, ed io gli auguro di vivere un'esperienza nuova (e gratificante) in quella sede, che è davvero la sua. Un uomo come lui è prestato alla politica: ha ubbidito anche troppo alle esigenze del Partito.
Mi creda, caro Corada; glielo dico con ammirazione e con affetto.
 
Fonte *La Cronaca*
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