15 Settembre, 2002
L’incontro del 7 marzo a Piadena, sulle prospettive per la nascita del PD in Italia
Presenti una 40ina di persone, intenso dibattito, soddisfatti gli organizzatori - Il resoconto a cura di Davide Rech
Ieri sera si è svolta a Piadena la prima serata, fuori dalla città di Cremona, della neonata Associazione per il Partito Democratico che si propone di raccogliere quante più forze possibile nella cosiddetta società civile alla costruzione di questo ambizioso progetto politico che va ben al di là di un semplice partito, almeno per come abbiamo conosciuto i partiti nel ‘900.
La serata, che ha visto la partecipazione di un quarantina di persone ( non poco di questi tempi ) è stata introdotto dal presidente provinciale Bertolini.
L’intervento principale è stato affidato al consigliere regionale Riccardo Sarfatti, coraggioso sfidante di Formigoni alle ultime regionali in Lombardia.
Sintetica ma efficace l’esposizione del presidente di APD Lombardia che ha riconosciuto il ruolo indispensabile dei partiti fondatori ma rilevando che ciò non basta: occorre infatti un rinnovamento interno della classe politica dirigente con regole precise che facilitino il ricambio e l’inserimento di giovani e donne, a tutt’oggi sottorappresentati nei vertici organizzativi.
"Bisogna ritrovare entusiasmo attorno al progetto del Pd nella consapevolezza della necessità in Italia di una forza di democratica e riformista che rappresenti davvero la pluralità del centrosinistra ma che abbia prospettive e ambizioni di guidare l’Italia del futuro" ha proseguito Sarfatti "Il presupposto è la riforma della legge elettorale che non è la soluzione di tutti i problemi, ma rappresenta un mezzo per cominciare a superare la transizione infinita verso un bipolarismo vero".
Sono seguiti vari interventi dal pubblico che hanno evidenziato diversi aspetti problematici ma sostanzialmente tutti favorevoli alla nascita del nuovo soggetto politico.
A rafforzare le tesi dell’APD sono poi intervenuti gli altri esponenti dell’associazione cremonese Benito Fiori e Deo Fogliazza, membri e principali animatori dell’organo regionale lombardo, appena costituitosi ufficialmente e già proiettato verso il livello nazionale.
Fiori ha sottolineato la necessità assoluta del Pd nel panorama politico italiano per consolidare una democrazia solida.
Fogliazza ha richiamato come, in assenza del nuovo soggetto politico, si rischierebbe di riconsegnare il paese al populismo del Cavaliere, mentre è indispensabile dare all’Italia due schieramenti più moderati.
Presenti in sala molti esponenti del centrosinistra locale e provinciale che non hanno mancato di far sentire la loro voce in un dibattito di quasi due ore, che é filato via leggero e con una vena di ottimismo realistico, senza cedere a facili entusiasmi ma con la certezza che questo delicato passaggio, alla vigilia dei congressi di Margherita e Democratici di Sinistra, sia ormai irreversibile e contrassegnato da una fase di utile dibattito e confronto interno ai partiti, con una attenzione molto alta verso il popolo di centrosinistra e delle primarie, che dovranno essere l’elemento distintivo del nuovo corso politico a cui si candida il costituendo partito nuovo dei democratici italiani.
Davide Rech
 
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