15 Settembre, 2002
Il PD per far fuori la sinistra radicale? Soltanto fesserie!
Un Partito nuovo per rivoltare l'Italia e ridarle lo slancio necessario - Intervista a "Cronaca", quotidiano di Cremona, raccolta da Federico Centenari (www.cronaca.it)
Ulivista da sempre, per Deo Fogliazza il Partito Democratico é un passaggio naturale. Un approdo obbligato per affrontare le nuove sfide che attendono il Paese e la politica. Militante DS, certo, ma da sempre più vicino alla 'base' che non alle strutture di partito, Fogliazza ha una visione 'pratica' del percorso che la Quercia e la Margherita hanno avviato. Un percorso che, a suo avviso, deve necessariamente passare per "il popolo del centrosinistra", dal popolo delle primarie, per intenderci. Ecco, nell'intervista che segue, le ragioni che lo portano a spingere con convinzione sull'acceleratore per la costituzione del soggetto politico unitario.
Precisazione forse scontata ma d'obbligo: nel colloquio pubblicato di seguito, Fogliazza parla a titolo esclusivamente personale e non in qualità di portavoce del sindaco Gian Carlo Corada.
Lei fu tra i primi a Cremona a credere nel Partito Democratico. Perché?
Perché non si tratta dello sfizio di qualche politologo, ma di un progetto che risponde ad esigenze di carattere oggettivo. Il mondo sta cambiando radicalmente, India e Cina si stanno muovendo in maniera vorticosa. Il tema dello sviluppo economico e della sostenibilità ambientale va giocoforza affrontato e serve un confronto con quel mondo. Un confronto che può arrivare da un lato dall'America, dall'altro dall'Europa. Nell'ambito dell'Europa l'Italia rischia di essere emarginata se non resta al passo. Per fare questo il nostro Paese deve essere governato non con equilibrismi ma con un bipolarismo maturo.
E il PD risponde a questa esigenza?
Certo, perché un forte partito di centrosinistra può fare da traino al governo del Paese. Poi, per carità, trovo giusto che rimangano anche le forze cosiddette minori, che sono più che legittime ma che non possono avere diritto di veto.
Come si é visto nella recente crisi di governo.
Che leggo come un segnale per accelerare e approfondire il percorso per la nascita del PD. La classe dirigente dei DS e della Margherita ha scommesso su questo progetto, i cittadini sono tendenzialmente più avanti dei militanti e i militanti sono più avanti dei dirigenti. Per questo sono convinto che il grosso del popolo del centrosinistra sia pronto e abbia già capito benissimo la necessità di dare vita al PD. Lo spirito unitario, in altre parole, c'é già. Il problema semmai é un altro.
Quale?,,,,,,,,
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