15 Settembre, 2002
Costituita Federazione delle Associazioni per il Partito Democratico: Annita Garibaldi Presidente
Garanti: Massimo Cacciari, Valentino Castellani, Sergio Cofferati, Leopoldo Elia, Giuseppe Pericu, Raimondo Ricci, Virginio Rognoni, Michele Salvati e Salvatore Veca
E’ stata costituita oggi, a Roma, la Federazione dell’Associazioni per il Partito Democratico. Il Coordinamento nazionale ha approvato la piattaforma politica, il nuovo statuto, i componenti l’ufficio dei garanti e l’esecutivo. Annita Garibaldi Jallet è stata eletta all’unanimità presidente, mentre l’ufficio dei garanti risulta composto da Massimo Cacciari, Valentino Castellani, Sergio Cofferati, Leopoldo Elia, Giuseppe Pericu, Raimondo Ricci, Virginio Rognoni, Michele Salvati e Salvatore Veca. Il Coordinamento nazionale, di cui fa parte anche il cremonese Deo Fogliazza, ha infine deliberato che l’Ufficio di Presidenza sarà composto da Giorgio Bogi, Federico Formisano, Claudio Lodici, Piera Perria e Riccardo Sarfatti.
Secondo il documento politico reso noto al termine della riunione, “l’antipolitica rappresenta un serio rischio per la democrazia italiana. Per questo, non crediamo che esista una democrazia senza i partiti e non ci poniamo in posizione antagonistica verso i partiti, anche se molto deve essere rinnovato ed integrato nei comportamenti concreti. Al contrario, vogliamo dare vita a un grande partito, casa comune dei riformatori italiani e il nostro obiettivo potrà considerarsi raggiunto quando e se il partito democratico sarà realizzato. In quel momento, ci scioglieremo”.
“La crisi del paese ha origini profonde – prosegue la piattaforma dell’APD -. E non basterà ad affrontarla una oculata gestione del presente. Agli antichi vizi italiani (il mancato senso delle istituzioni, il trasformismo, la corruzione, il provincialismo) si è sommata l’inadeguatezza dei partiti a governare la modernità: una debolezza cui si è tentato di rimediare con l’ampliamento dei poteri di fatto e l’esercizio discrezionale del potere di derivazione politico-istituzionale. La conseguenza è un declino economico e civile che rischia di allontanare l’Italia dal novero delle grandi democrazie”.
“Per uscire da questa condizione di difficoltà – conclude il documento -, al di là di un progresso nei conti pubblici e di una ripresa della produzione, che devono essere resi comunque sostenibili, crediamo che la forte identità riformatrice del nuovo soggetto comporti il riconoscimento della centralità del lavoro in tutte le sue espressioni e articolazioni, la valorizzazione del merito, l’innesto di competizione nell’economia e nella società nazionale, il riconoscimento del ruolo della scienza, la attualizzazione dei principi di libertà e uguaglianza; la centralità del cittadino, tutelato nei suoi diritti effettivamente goduti e non solo formali: il tutto bilanciato da efficaci meccanismi di regolazione e da una rete di sicurezza che comprenda salute, istruzione di alta qualità, formazione permanente, previdenza su livelli dignitosi, assistenza dei non autosufficienti, come concreta espressione di solidarietà finalizzata alla coesione sociale”.
La Federazione delle APD conferma la “convinta adesione al Coordinamento Permanente, aperto ad altri, che già riunisce i Cittadini per l’Ulivo, Libertà e Giustizia, il Movimento Ecologista nella prospettiva del coordinamento più ampio delle realtà associative per il Partito Democratico: un’iniziativa non di presunti rappresentanti della società civile, ma di una corrente d’opinione fortemente presente nel paese che cerca di superare il diffuso distacco dalla politica e dalle istituzioni, combattendo il logoramento della democrazia, dello spirito civile, della legalità e dell’etica pubblica coerentemente con una corretta visione dello Stato di diritto”.
Roma, 24 marzo 2007
 
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