CRAC
CENTRO RICERCA ARTE CONTEMPORANEA
LICEO ARTISTICO STATALE "BRUNO MUNARI"
ARTISTA PAOLA FALASCO
TITOLO DELLA MOSTRA Liquid Fear
CURATORI Dino Ferruzzi, Gianna P. Machiavelli
INAUGURAZIONE Giovedì 3 Maggio 2007 ORE 18.00
APERTURA AL PUBBLICO dal 3 Maggio al 31 Maggio 2007
GENERE Arte Contemporanea
ORARI DI APERTURA da Lun. a Ven. 10 - 16 - Sab. 10 - 13 e su
appuntamento,festivi chiuso
PATROCINIO Comune e Provincia di Cremona
SEDE: CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Via XI Febbraio 80 - 26100 Cremona
INFORMAZIONI tel/fax 0372 34190 – cell. 347 779883 e - mail. crac.cremona@artisticomunari.it
Liquid Fear
Paola Falasco vive e lavora a Torino, ha conseguito il diploma di Belle
Arti all’Accademia Albertina di Torino con una tesi sulla Public art Public
Art. Pratiche artistiche nell’interesse della democrazia e la laurea in
Architettura presso il Politecnico di Torino, indirizzo urbanistico, con una
tesi di pianificazione territoriale dal titolo Processi decisionali in campo
urbanistico. Politiche per la regolamentazione del traffico urbano nei centri
storici.
Liquid Fear è un percorso di ricerca intorno ai temi della sicurezza
e del controllo sociale. Il titolo riprende le riflessioni del sociologo Zygmunt
Bauman sul problema della “liquidità” delle relazioni sociali nell’epoca della
post-modernità: «una società può essere definita “liquido-moderna” – ha scritto
Bauman – se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i
loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure».
Lo sguardo si concentra, in particolare, sulle connessioni fra bisogno della
sicurezza ed elaborazione della paura. Ne emerge la descrizione di una profezia
che si autoadempie: la costruzione sociale del bisogno di sicurezza fa sì che il
mondo appaia più infido e pauroso, e ispira ulteriori azioni di difesa,
le quali, a loro volta, produrranno lo stesso effetto. Le paure sono così in
grado di autoconservarsi e autoalimentarsi. Hanno una propria forza d’inerzia.
Il corpo, la città e la casa sono i tre luoghi in cui Paola Falasco prende in
esame le dinamiche del binomio sicurezza-paura.
Sorvegliare e pulire è un lavoro presentato nel 2006 che pone
l’accento sull’ossessione sociale dell’igiene come strumento di controllo del
corpo e di costruzione di uno spazio “depurato”, “purificato” da un’alterità
concepita come minaccia. Per il Crac si ripropone l’installazione insieme al
video della performance che si svolse in quell’occasione. Le fotografie, parte
integrante del lavoro, individuano i luoghi che, secondo studi recenti,
presenterebbero la più alta concentrazione di batteri per cm².
NY Fear analizza la campagna pubblicitaria per la sicurezza adottata
a New York, dopo l’11 settembre, dalla Metropolitan Transportation Authority (MTA),
ponendola in diretto confronto con la contro-informazione critica che essa ha
alimentato sul web.
Confini prende spunto dalle tecnologie impiegate contro
l’“intrusione” di insetti e “animali nocivi” negli appartamenti (Homeguard
Supersonic Multi-Functions Repeller) per analizzare lo spazio urbano delle
gated communities, vere e proprie “architetture della paura e
dell’intimidazione”, sorte negli USA ma in rapida diffusione in Europa, Asia e
Sudamerica. Nuclei abitativi protetti con guardie armate e telecamere agli
ingressi, in cui la paranoia mixofobica si nasconde dietro il messaggio di una
felicità raggiunta attraverso la garanzia di un elevato standard di sicurezza.