15 Settembre, 2002
IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (di Adriano Cementano).
coreografie ed arrangiamento di Giorgino da Cava.
IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (di Adriano Cementano).
coreografie ed arrangiamento di Giorgino
da Cava.
Assalito da una prorompente pragmatica magnanimità
Il mio arrangiamento, caro Direttore, eccotelo…..
qua!
E le coreografie? Essendo i balletti, severamente
vietati,
gli sgambetti, amico mio, non son per niente
esagerati.
Ritornello (coro)
Là dove c’era l’erba ora c’è una città.
Questa è la storia di uno di noi
anche lui nato PER CASO in via Gluck,
in una casa fuori città
gente tranquilla che lavorava.
Tutti insieme (in coro)
Là dove c’era l’erba ora c’è
UNA CITTA’
E quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà!?
Voce solista ……………………………….
“Mio caro amico” disse “qui IO sono nato
e in questa strada ora lascio il mio cuore;
ma come fai a non capire
che è una fortuna per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati
mentre là in centro io respiro il cemento.
Ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui
ed allora sentirò:
l’amico treno, il traffico aumentato a dismisura,
l’aria quasi irrespirabile, convogli ferroviari
in ogni dove,
impensabile insediamento di un assurdo scalo
ferroviario,
autocarri che sfrecceranno “in su’ ed in
giu’ “,
industrie al limite della tollerabilità e
della sopportazione,
prepotenti nuovi insediamenti abitativi,
assordanti rumori
ad ogni ora del giorno (soprattutto)….della
notte,
caos sulle strade, inadeguati servizi sociali
per la comunità,
disinteresse delle istituzioni per tutta
la collettività,
promesse da marinaio…… (mai mantenute),
confusionarie, obsolete, improponibili proposte
di viabilità,
in compenso SPERUM ALMEEN che il Canale Navigabile
venga utilizzato per un
‘Entusiasmante Campionato Mondiale di Pesca
Sportiva’;
e tutto questo fischierà così:. …Ua Ua!”
Commento (a seguire, con profonda delusione) ………
Torna…. e non trova gli amici che aveva
solo case su case catrame e cemento.
Tutti insieme (in coro, più forte che potete.….)
Là dove c’era l’erba ora c’è una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà?
Non so, non so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l’erba, non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba;
e se andiamo avanti così
chissà come finirà,
chissà come finirà,
chissà come finirà!
Giorgino da Cava
(Cavatigozzi – Cremona)
 
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