15 Settembre, 2002
Bissolati e Cremona (di A. Gusperti)
In questi giorni il Prof. Coppetti sta ultimando il monumento a Leonida Bissolati, che al di là delle colorazioni politiche , si può considerare come uno dei pochi uomini politici cremonesi di levatura nazionale. Ebbene, ancora una volta , la collocazione dell’effigie di un grande provoca polemiche e risposte non all’altezza. La proposta di Via Palestro, intrigante per la visibilità presso i giovani, rimane comunque di basso profilo e fuori dai grandi percorsi cittadini. Meglio sarebbe, allora , sull’aiuola , sempre di Via Palestro, all’incrocio con Viale Trento e Trieste.
D’altra parte a Cremona sopravvive uno stridente anacronismo storico-toponomastico : Piazza Luigi Cadorna ( per i cremonesi Porta Po). Una delle maggiori e più importanti piazze e vie d’accesso alla città dedicata ad un grigio generale sabaudo , accantonato da sconfitto ( Caporetto) , che, per la sua ottusa strategia ( assalti frontali a plotoni affiancati sul Carso), può essere ricordato solo per aver sottratto all’Italia una generazione di ventenni in grigioverde - circa cinquecento mila- che non lo amavano e lo deridevano “ il Gen. Cadorna manda a dir alla Regina che se la vol veder Trieste el ghe manda na cartolina” cantavano prima di farsi ammazzare o finire fucilati per ordine suo.
E poi , cosa c’entra Cadorna con Cremona? Forse il monumento a Bissolati, posto al centro dell’aiuola invece della triste fontana spenta , con il dovuto adeguamento toponamistico della piazza renderebbe giustizia al grande cremonese, alla storia cittadina ed alla storia patria.
Anselmo Gusperti, Segretario provinciale P.R.I. Cremona 
|