15 Settembre, 2002
Intervista a Mariella Laudadio, candidata al Coordinamento provinciale del PD
Costruire una nuova politica degna di un nuovo partito - Ridemocratizzare i cittadini, a partire da noi stessi.
1) Domenica 27 si svolgeranno le Assemblee di Circolo in Lombardia. Quale, secondo te, il significato dell'evento?
R. In pratica domenica NASCONO i Circoli del PD. Vale a dire quei luoghi della discussione e del confronto indispensabili in un partito che della partecipazione ha fatto il suo punto nodale: io immagino il Circolo, sia in città che in provincia, come il luogo dove qualunque cittadino che sia interessato alla politica nell'ottica del PD, possa confrontarsi nella discussione dei temi di politica nazionale ma anche locale; possa portare le proprie idee e suggerimenti; possa, quando sarà il momento, discutere ed anche proporre candidature per le cariche, di partito o istituzionali, che via via bisognerà coprire, facendo ricorso a quello strumento di partecipazione ormai collaudato che sono le primarie, per il quale, insieme ai Cittadini per l'Ulivo, mi batto da anni.
2) Quale aiuto potrà venire, al PD ed al Paese, dai Circoli?
R. Visto che io li immagino come i luoghi della politica attiva e visto che in essi i cittadini saranno attori e non semplici spettatori, il Circolo dovrà avere la capacità di far uscire la politica dal ghetto in cui è rimasta chiusa in questi anni e farla diventare finalmente valore e non più disvalore. Il cittadino che entra in un Circolo del PD deve avere la consapevolezza che fare politica in questo partito non è occupare poltrone, ma suscitare e favorire il dibattito sia su temi cosiddetti alti che su problemi che riguardano da vicino la nostra vita di tutti i giorni; per avere, poi, la possibilità di prendere decisioni rapide e condivise su tutto. Sarà davvero una politica nuova quella che avrà la capacità di rendere protagonisti i cittadini con le loro competenze, le loro proposte, le discussioni ed, infine, le decisioni. Sarà una nuova politica degna di un nuovo partito.
3) Quale, secondo te il compito principale del PD?
R. Questo è, come sappiamo, un momento molto buio per il Paese e per il popolo del centrosinistra. Pertanto il compito immediato, a breve termine, del PD è quello di cercare di arrivare ad una legge elettorale che consenta agli elettori di scegliere democraticamente una maggioranza ed un governo, ma un governo che duri e che abbia il tempo per risolvere i problemi, senza ricatti pur nel rispetto delle minoranze.
Ma non c'è solo questo.
In Italia il tessuto della nostra società è sfilacciato, parole come "cittadinanza", "etica", "legalità", "dovere", sono sempre meno frequentate, sono concetti scarsamente praticati: eppure sono i principi fondanti della nostra Costituzione, spesso dimenticata e troppo poco applicata; sono i principi della democrazia.
E per questo io sogno un partito che, sulla scorta di questi valori, riesca a "ridemocratizzare" i suoi cittadini, a partire da noi stessi. Purtroppo gli esempi che vengono dall'alto sono spesso negativi e disperanti, ma noi cittadini ci adeguiamo a questi esempi, ci siamo assuefatti a vivere in un paese dove correttezza, lealtà e rispetto dell'altro sono concetti vuoti, dove furbizia e sopraffazione imperano, dove si procede non secondo il merito ma secondo le clientele politiche. Ed allora se vogliamo cambiare la politica cominciamo a cambiare noi stessi: è una sfida difficile, ma è la sola degna di un partito che si candida non solo a rappresentare il cambiamento ma ad essere GUIDA al cambiamento della società e della politica italiana.
Questi sono i concetti ed i propositi più importanti che porterei nel Coordinamento Provinciale se, dandomi il vostro voto il 27 gennaio, me ne darete l'opportunità.
Nella foto: Mariella Laudadio, candidata al Coordinamento provinciale del PD cremonese
 
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