15 Settembre, 2002 Con un colpo di mano, rapido e ben mascherato, il governo ha assassinato tutti i giornali locali Lettera di Leonardo Altieri, del periodico "IL CASTELLO" di Castelbolognese (Ra)
Con un colpo di mano, rapido e ben mascherato, il governo ha assassinato tutti i giornali locali di associazioni culturali, di gruppi sociali, politici, culturali. Persino quelli degli Enti Locali.
E' stupefacente come tutto sia passato sotto silenzio e nessuno se ne sia
accorto in tempo.
Si tratta di questo:
sulla Gazzetta del 2 gennaio 2003, con effetto a partire dal 17 gennaio (quindi le testate interessate se ne stanno accorgendo ora) è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio n. 294 del 27 novembre 2002. Tale decreto stabilisce quali periodici e stampe possono accedere alle tariffe agevolate per Abbonamento Postale e quali no.
Innanzitutto si afferma che le imprese editrici possono accedere alle tariffe agevolate (Quindi la miliardaria Mondadori di Berlusconi avrà tariffe agevolate).
Poi si dice che possono accedere anche "le associazioni e fondazioni senza fini di lucro".
Un parlamentare superficiale e disattento dell'opposizione potrebbe pensare: "Siamo a posto!".
E invece c'è il trucco.
Subito dopo si precisa che per associazioni senza fini di lucro si intendono solo e soltanto :
- le ONLUSS
- le associazioni di cui alla legge sul volontariato
- le associazioni della cooperazione internazionale,>br>
- le associazioni religiose
- gli enti ecclesiatici (e anche così Berlusconi si compra l'appoggio della Chiesa)
- i giornali delle associazioni di categoria (ma solo quelli nazionali).
Sono dunque esclusi le centinaia di giornali di associazioni locali politiche, culturali, sociali. In nome dell'ideologia liberista-leghista (per cui il pubblico è peggio del privato) sono persino esplicitamente esclusi, nell'articolo successivo del decreto, dalla tariffe agevolate i periodici degli enti pubblici equiparati esplicitamente ai giornali pornografici (leggere per credere).
Essere privati alle tariffe agevolate ha come conseguenza l'aumento del 500% delle tariffe di abbonamento (sì proprio del 500 per 100).
Sono il proprietario formale (a nome di un'associazione politica locale) del periodico IL CASTELLO che si pubblica a Castelbolognese. Il mio giornaletto spendeva per spedire 3500 copie L. 420.000 circa (121 L. a copia). Ora dovrà spendere 2.100.000. Cioè per spedirlo dovremmo spendere esattamente il
doppio di quanto spendiamo per stamparlo.
E' impossibile per le piccole testate resistere a questi costi. E' dunque un preciso disegno di strangolamento e di assassinio della libertà di stampa.
E' necessario che parta una campagna che coinvolga i mezzi di informazione
democratici e poi l'opposizione parlamentare per denunciare e per modificare radicalmente questo decreto ammazza-libertà di espressione.
Leonardo Altieriperiodico IL CASTELLO - Castelbolognese (Ra)