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 Attualità

15 Settembre, 2002
giovedi 27 marzo, alle 20,30 su Telelombardia, Dario Fo e Franca Ramein 'Ubu-Bas Va alla guerra'
Questo spettacolo verra' trasmesso da un gruppo di 19 televisioni locali, via staellite ed anche via internet

MESSAGGIO DI DARIO FO, FRANCA RAME E JACOPO FO

Signore e signori, buona sera.

Siamo qui per annunciarvi che giovedi' 27 marzo 2003, alle ore 21 saremo in onda con una trasmissione comica su almeno 20 televisioni locali e via satellite. Cioe' dovremmo riuscire a raggiungere tutta Italia con due ore di spettacolo. Si parlera' della guerra in Iraq, della situazione in Italia e di alcuni avvenimenti che le televisioni ufficiali tacciono.

Diciamo subito che non siamo in grado di produrre una televisione stabile. Si tratta solo di un esperimento per dimostrare che e' possibile farlo. E in ogni caso ci sembrava doveroso cercare di raggiungere, almeno una volta, un grande pubblico con un discorso non omologato. Siamo sull'orlo di una tragedia di portata immensa e non ci sentiamo di lasciare nulla di intentato.

La situazione anomala della tv in Italia ha reso possibile qualche cosa di incredibile: ci sono 6 televisioni in mano a un uomo solo e centinaia di tv locali strangolate da un monopolio pubblicitario quasi assoluto.

E un altro uomo (Murdock) che controlla Stream e Tele+.

Ma le nuove tecnologie hanno reso molto piu' economico fare e trasmettere tv. Oggi pensare a una televisione indipendente non e' una follia.

Questa nostra televisione e' per ora in grado di esistere per una notte sola come Cenerentola. E' un atto dovuto, per la situazione drammatica che il pianeta sta attraversando. Vogliamo far conoscere al pubblico televisivo le grandi menzogne che le televisioni nazionali stanno spacciando.

Ma lo scopo di questa trasmissione sara' anche un altro, vogliamo vedere quante persone, in Italia e in tutta Europa via satellite, riusciremo a raggiungere.

Crediamo che oggi ci siano parecchi milioni di persone che sono stanche di questo regime del Pensiero Unico. E crediamo che ci siano tutte le premesse per creare una vera televisione libera e stabile.

Abbiamo fatto due conti, sarebbero sufficienti 500 mila euro (un miliardo di lire) per garantire una tv tutti i giorni via satellite e via internet, con un telegiornale quotidiano e l'accesso a tutti quelli che in Italia e all'estero avranno materiali autoprodotti da proporre. Parliamo di televisione povera, molto povera, una telecamera, una persona che racconta e basta: una televisione il cui valore sta in quello che dice e per il linguaggio che sa usare.

Una televisione dove il pubblico vota e puo' determinare veramente i palinsesti esprimendo il proprio giudizio. Potenzialmente si potrebbero raggiungere almeno 5 milioni di case ed episodicamente si potrebbero organizzare grandi eventi e ottenere un passaggio sulla rete delle tv locali. Una televisione che si muove fuori dai circuiti normali a costo di fare l'autostop.

E pensiamo che una televisione che possa offrire un accesso al grande pubblico e creare uno straordinario movimento di filmaker, con gruppi che ovunque iniziano ad autoprodurre materiali visivi. Perche' la tv monopolista non e' negativa solo per i suoi contenuti ma anche perche' non e' in grado di stimolare nuovi talenti, e' chiusa in un sistema di caste che non lasciano spazio a proposte originali e nuove.

Una televisione che sia veramente aperta potrebbe scatenare il desiderio di inventare programmi oltre che guardarli.

E forse ne potrebbero uscire molte opere piu' interessanti e divertenti del Grande Fratello.

C'e' quindi da chiedersi se ci siano i mezzi per finanziare una tale televisione. Potenzialmente si'.

Pensiamo che un movimento che e' capace di portare in piazza milioni di persone dovrebbe essere in grado di raccogliere 500 mila euro. E pensiamo anche che ci siano imprenditori in Italia che avrebbero tutto l'interesse a comprare 500 mila euro di pubblicita' su una televisione che parli al movimento.

Da anni lavoriamo al discorso della consociazione degli acquisti (risparmiare denaro e, contemporaneamente, ottenere servizi migliori e finanziare attivita' etiche).

Basterebbe che 50 mila persone facessero il contratto di telefonia etica per mettere insieme questi 500 mila euro (risparmi il 20% sulle tariffe di Tele2 e contemporaneamente il tuo contratto frutta mediamente 20 euro all'anno che il fornitore di telefonia versa come provvigione).

Oppure basterebbero 25 mila persone che stipulassero sia il contratto di telefonia etica che quello con l'assicurazione etica.

Oppure....

Le possibilita' sarebbero decine, centinaia... Crediamo che quando il movimento sceglie la via della creativita' possa inventare soluzioni straordinarie... Ma intanto quello che bisogna riuscire a fare e': informare che ci sara' questa trasmissione.

Non e' la prima volta che il movimento riesce ad avere accesso alla tv. Lo hanno fatto Emergency, MicroMega, MegaChip, le dirette sulle manifestazioni e sul Social Forum di Firenze. La trasmissione via satellite e tramite le televisioni locali e' un percorso gia' sperimentato.

Ma e' la prima volta che si prova a trasmettere una serata incentrata su un tema tragico svolto con serenita' e sarcasmo.

Il problema centrale a questo punto e': riusciremo a far sapere che siamo in onda?

Vuoi dare una possibilita' alla nascita di una tv indipendente?

Aiutaci a far sapere che giovedi' 27, alle ore 21 saremo in onda.

Per una sera soltanto e forse mai piu'.

Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo

***********************

Care amiche, cari amici,
giovedi' 27 marzo, alle ore 20,30 (non alle 21 come annunciato inizialmente) andra' in onda lo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame: Ubu-Bas Va alla guerra. Questo spettacolo verra' trasmesso da un gruppo di 19 (per ora) televisioni locali, verra' inoltre trasmesso via satellite e anche via internet. In questo momento sentiamo la necessita' di tentare di raggiungere un pubblico il piu' vasto possibile per raccontare alcuni fatti che le televisioni censurano sulla guerra in Iraq e Afghanistan, sul petrolio e sugli interessi che stanno dietro a questi conflitti. Abbiamo quindi deciso di tentare di affiancare le iniziative televisive che il movimento sta sviluppando con le televisioni di strada, Global Tv e No War Tv, con un esperimento di tipo teatrale.
Se ci riusciremo sara' un risultato positivo dal punto di vista dell'informazione ma anche un esperimento nel processo di creazione di una Tv indipendente. Noi non abbiamo intenzione di fondare una tv, non abbiamo ne' i mezzi ne' le capacita' ma crediamo utile sapere che tipo di risposta potrebbe incontrare uno spettacolo teatrale diverso.
Chiediamo quindi a tutti di aiutarci a diffondere la notizia.

La trasmissione sara' visibile sui seguenti canali locali e su internet (solo per chi ha una connessione adsl) all'indirizzo www.francarame.it dove troverete anche la lista, via via aggiornata, delle televisioni che accetteranno di trasmettere lo spettacolo e (a partire da lunedi') le indicazioni per vedere la trasmissione via satellite.
Inoltre lunedi' 24, a Milano, al teatro Ventaglio Nazionale, alle ore 20,45 si terra' lo spettacolo "Ubu' Ba va alla guerra". La registrazione di questa serata servira' come base della trasmissione di giovedi' 27. Sul sito troverete anche un banner che linka alla pagina dove ci sono tutte le informazioni, per chi volesse pubblicarlo sul proprio sito.
Piemonte Valle D'Aosta: Rete 7
Liguria: Tele Citta'

Lombardia: Tele Lombardia

Friuli: Tele Friuli
Venetono: Rtl-Rete Azzurra (circuito Europa 7)
Emilia Romagna: E' Tv
Marche: Tv Centro Marche (circuito Europa 7)
Umbria: Umbria Tv
Toscana: Teleregione (circuito Europa 7)
Lazio: Tvr Voxon (circuito Europa 7)
Abruzzo e Molise: Tvq (circuito Europa 7)
Campania: Canale 8 (circuito Europa 7)
Calabria: Rtc (circuito Europa 7)
Puglia: Tele 2
Sicilia: Tele Etna - Tele Scirocco (circuito Europa 7)
Sardegna: Tcs- Tele Nova
Link di approfondimento: Francarame.it

 


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