15 Settembre, 2002
No al raddoppio degli affitti per le sedi associative
Assurda decisione del governo Berlusconi - Deciso un incontro con l'Agenzia del Demanio, interrogazione parlamentare e mozione dei Consigli provinciale e Comunale
Un’iniziativa parlamentare della senatrice Cinzia Fontana congiuntamente all’on. Luciano Pizzetti, sostenuta in sede locale da un ordine del giorno del Consiglio Provinciale e Comunale di Cremona è la prima iniziativa emersa durante l’incontro convocato dal presidente Giuseppe Torchio dopo l’allarme lanciato dalle Associazioni d’Arma e Combattentistiche che si sono viste raddoppiare il canone di affitto degli immobili demaniali concessi in locazione. La problematica è emersa a seguito dell’applicazione del DPR n. 296 (del 13.9.2005 emanata dal Governo Berlusconi), che fa registrare aumenti dei canoni imposti dal Demanio pari a circa il doppio di quelli attuali. Alla presenza di tutte le Associazioni d’Arma, il presidente Torchio, il vice presidente della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, la sen. Cinzia Fontana, il sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada con l’assessore Stefano Campagnolo hanno approfondito il tema.
La norma prevede aumenti per i canoni di affitto delle sedi di Associaizoni d'arma o similari che possono variare, a seconda delle disposizioni delle Autorità competenti, dal 10 al 50% con riferimento al valore di mercato per metro quadro.
Nello specifico l’Agenzia del Demanio ha invitato le suddette Associazioni a sottoscrivere il nuovo contratto di concessione, causando fortissimi malumori tra le varie realtà locali, che hanno presentato un documento unitario in cui si precisa come “Tali condizioni, pur riservando criteri di agevolazioni, risultano essere insostenibili per i bilanci delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche le cui entrate sono solo ed esclusivamente rappresentate dalle quote sociali annue e da eventuali oblazioni e libere offerte”. Il presidente Torchio ha fatto presente come l’applicazione pedissequa delle norme non tenga conto delle realtà delle Associazioni Combattentistiche così come del loro valore sociale e del ruolo svolto: “Occorre invertire la rotta di marcia e sanare questa situazione non più sopportabile. Dal canto nostro agiremo su diversi fronti, ad iniziare dal pressing con la Regione nei conforti del Demanio e dall’altro nell’avviare iniziative diversificate che, al di là della vicenda “canoni”, coinvolgano sempre più tali realtà nel protocollo provinciale per la sicurezza, con iniziative sponsorizzate a livello sociale e culturale”.
Il sindaco Gian Carlo Corada ha annunciato la partecipazione a progetti finanziati all’interno delle iniziative della cittadinanza attiva: “E’ una questione nazionale e va affrontata come tale; da un lato lo Stato centrale toglie e dall’altro gli Enti locali devono sopperire come possono”.
Il Vice Presidente della Regione Lombardia, Rossoni, ha spiegato come affronterà, attraverso una rappresentanza di Enti locali e Associazioni, l’incontro specifico con il Demanio a Milano per superare le criticità dovute ai nuovi calcoli dei canoni. Tra le altre distorsioni vi sono la richiesta di certificati di iscrizione delle Associazioni alla Camera di Commercio, il versamento del dovuto per bolli (mentre le Associazioni dovrebbero essere esentate) e l’anticipo di una annualità del canone con un deposito cauzionale sempre pari ad un anno.
In allegato: foto di gruppo dell'incontro
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