15 Settembre, 2002
Un gruppo dirigente deve avere il coraggio di scegliere
Intervento di Pippo Superti, consigliere provinciale PD, sulla vicenda Corada-Beluzzi
Egregio Sig. Direttore,
in questi giorni di discussione intorno alle scelte che il PD cremonese farà sulla candidatura a Sindaco c’è un argomento che mi lascia stupefatto. Un argomento usato come critica nei confronti del segretario Fanti e di quanti, del gruppo dirigente del PD cremonese, hanno condiviso la sua scelta di proporre per le primarie a sindaco di Cremona una figura autorevole e fresca come Beluzzi.
La critica sarebbe questa: in una situazione di incertezza un segretario di partito non può prendere posizione, non può fare una proposta che non sia unanime.
Al contrario io sono orgoglioso di avere un gruppo dirigente che ha saputo assumersi la responsabilità di compiere una scelta. Sono orgoglioso di avere un segretario di partito che non fa il notaio di scelte attuate da altri.
E’ un dovere, non solo un diritto, per un gruppo dirigente assumersi la responsabilità di compiere scelte, di proporre soluzioni, di operare rotture con la continuità e la tradizione fine a se stessa. Così come ha il dovere di verificarle in una discussione aperta e trarne coerenti conseguenze. Così è sempre stato nella storia di tutti i partiti, della sinistra o della destra, che si possano considerare tali, cioè con una classe dirigente capace di indicare soluzioni, di prospettare una funzione per il proprio partito. Altrimenti abbiamo una melassa insignificante.
Ora questa scelta sarà sottoposta alle primarie. Vedremo se ci sarà la sfida tra Obama-Beluzzi e Hillary-Corada, l’innovazione contro la continuità; la freschezza contro l’esperienza. In questo caso saranno primarie vere che costituiranno un precedente unico per la nostra città tra due personalità comunque di valore.
Due sole convinzioni infine.
La prima: è necessario che questo metodo sia applicato anche alla Provincia a partire dalle primarie.
La seconda: riproporre alle prossime elezioni alleanze e programmi tali e quali, così come sono oggi, significa un rischio di sconfitta molto elevato. Occorre mettere in campo idee e progetti nuovi, costruire nuove alleanze, aprirsi a nuovi soggetti ed essere davvero uniti e determinati nell’attuazione del programma. Ciò che non si sopporta più, e una delle ragioni principe della punizione inflitta dagli elettori al centrosinistra, è la incapacità di assumere e di comunicare soluzioni semplici e chiare che guardino al futuro e al benessere della gente e non ai veti di questo o quello.
Pier Attilio Superti
Consigliere provinciale PD
 
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