15 Settembre, 2002
Ponte di Montodine: il 20 ottobre iniziativa pubblica
Organizzata dal presidente Torchio che ha invitato amministratori cremonesi e lodigiani - Alle 17,30 sul ponte e, a seguire, l’incontro in Comune
Ponte di Montodine: qualcosa si muove. “Siamo riusciti a smuovere l’Anas, vera ed unica responsabile dei lavori al ponte obbligandola a fornirci risposte chiare, definitive e certe in merito all’ultimazione del manufatto di Montodine: la società si è impegnata, per iscritto, a far approvare dal Consiglio di Amministrazione, convocato per il prossimo 30 ottobre, il nuovo cronoprogramma dell’opera indicando la data precisa di ultimazione dell’opera. La mobilitazione che abbiamo programmato – e confermiamo - per il giorno 20 ottobre alle 17,30 nei pressi del ponte di Montodine (a ridosso del semaforo) e, a seguire, l’incontro in Comune con tutti i livelli politico-amministrativi del territorio cremonese e lodigiano ha quindi già sortito un primo risultato” afferma il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, “ma le promesse e gli impegni li abbiamo sentiti troppe volte e, ormai, ci fermeremo solo davanti a fatti concreti”.
Il giorno 20 sarà anche formalizzata l’istituzione di un Osservatorio che segua passo, passo il rispetto del cronoprogramma, a cui si auspica aderiscano tutti i rappresentanti del territorio, al di là dell’appartenenza politica. Numerose sono le adesioni già pervenute, dal consigliere regionale Fortunato Pedrazzi, ai deputati Pizzetti e Fontana al vice presidente Gianni Rossoni.
La Provincia non ha mai abbassato la guardia nei confronti dell’Anas e dei ministri dei Governi che si sono succeduti ottenendo, tra l’altro, nel novembre 2006, dal ministro Di Pietro, il finanziamento per l’ultimazione dei lavori, mantenendo fede all’impegno che aveva assunto a Cremona.
Dal 2001 al 2006 ha guidato il Paese il governo Berlusconi, che ha ceduto il passo, per un anno, al Governo Prodi. “Se volessimo scadere nella polemica dovremmo ricordare che in quei cinque anni con alla guida il centro destra, nulla è stato fatto per il ponte, nonostante i continui e costanti solleciti, interventi, ordini del giorno, proteste” conclude Torchio, “oggi, inoltre, in qualità di sottosegretario alle Infrastrutture abbiamo l’on. leghista Castelli. Anche sul fronte regionale, dove si registra un silenzio assordante sulla questione, il governo è di centro destra, ma nulla si muove. Specifico questi aspetti non per polemica fine a sé stessa e inconcludente, ma per evidenziare che troppo spesso gli Enti Locali come i Comuni e le Province si sono trovati di fronte a un muro di gomma e, pertanto, appare incomprensibile e inaccettabile che coloro che hanno avuto e tuttora detengono l’onere di governare a Roma come a Milano addossino la colpa di ritardi, solo ed unicamente imputabili all’Anas, ai livelli locali con il solo intento di porre in essere una speculazione politica che non ci interessa”.
 
|