15 Settembre, 2002 Il Ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, a Cremona Il Ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, a Cremona per l’inaugurazione di Vegetalia, riceverà un documento da parte della Commissione Attività produttive e Agricoltura del Consiglio Provinciale.
Il Ministro per le Politiche agricole Luca
Zaia, che domani sarà a Cremona per l’inaugurazione
di Vegetalia, riceverà un documento da parte
della Commissione Attività produttive e Agricoltura
del Consiglio Provinciale.
La Commissione si è infatti riunita, sotto
la presidenza di Pierluigi Tamagni e con
la presenza dell’Assessore Giorgio Toscani,
del dirigente Andrea Azzoni e del dr. Balestreri
del Settore Agricoltura Caccia e Pesca, per
esaminare le problematiche relative al prezzo
del latte.
E’ stato constatato che di fatto oggi non
esiste un prezzo del latte stabilito. Si
sa di offerte da parte delle ditte trasformatrici
molto inferiori a quelli concordati, fra
31 e 34 centesimi al litro, ma più spesso
aziende e allevatori si accordano solo sui
premi qualità, lasciando a contrattazioni
future la definizione del prezzo, in attesa
del preannunciato decreto legge che stabilirà
i criteri di assegnazione delle quote aggiuntive
ottenute dall’unione europea.
Al Ministro la Commissione chiede interventi
a sostegno del prezzo e, nell’assegnazione
dei nuovi quantitativi, il rispetto del principio
di legalità, evitando che l’assegnazione
delle nuove quote si traduca in un premio
a chi ha costantemente splafonato.
In particolare la commissione chiede che
le assegnazioni di quote integrative vengano
destinate solo ai produttori che si siano
messi in regola con i versamenti pregressi
(le multe), che non abbiano venduto quote
e continuato a produrre in esubero, che abbiano
rinunciato a qualunque tipo di contenzioso
con la pubblica amministrazione.
Una particolare attenzione viene inoltre
richiesta per coloro i quali nel corso della
campagna per regolarizzarsi abbiano rilevato
quote in affitto.
Quanto alle multe, la Commissione chiede
che la rateizzazione prevista non superi
i 20-25 anni e che gli introiti vengano destinati
prioritariamente agli allevatori che hanno
effettuato investimenti per mettersi in regola
e a compensazione della progressiva perdita
di valore patrimoniale delle quote latte.