15 Settembre, 2002
Ora, con le bottiglie di Barbera, sono giunti alla frutta.
Non una parola sul programma per la Provincia ho sino ad ora sentito dal mio antagonista. Non una. Solo attacchi, polemiche, critiche.
L’assessore Maurizio Borghetti perde il pelo
ma non il vizio. Fa quasi tenerezza che invece
di preoccuparsi di presentare il fantomatico
business plan del sovra/sottopasso di Santa
Maria, di cui nulla si sa a un anno dall’elezione,
si dedichi all’emissione di proclami e sentenze.
Per l’ennesima volta fa affermazioni senza
essersi documentato e trascina con sé il
sempre cortese Simone Beretta. Capisco l’irritazione
poiché abbiamo toccato un nervo sensibile,
ma lorsignori non sanno che la Provincia,
per il tramite della Fondazione Comunitaria,
su nostra precisa e specifica disposizione,
ha erogato un anno fa alla Fondazione Manziana
150mila euro per interventi su beni immobili
delle scuole, utilizzando i “Contributi Emblematici”
che ci ha messo a disposizione Fondazione
Cariplo. E, ancora, la Provincia è stato
l’Ente di riferimento e di garanzia per un
accordo che ha previsto l’erogazione di un
contributo, sempre per opere su immobili,
di 300mila euro. Mi fermo qui, per non infierire.
Purtroppo non sono stato bravo come il governatore
Formigoni ed il vice presidente Rossoni (che,
apprendo dalla stampa, hanno personalmente
chiesto al mio antagonista di candidarsi),
i quali hanno stabilito il nuovo record dell’efficienza
amministrativa. Infatti, il 26 marzo dello
scorso anno, il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso,
ha mandato un fax a Regione Lombardia in
cui segnalava interventi di edilizia scolastica
in scuole non statali, secondo lui meritevoli
di ricevere contributi regionali. Dopo soli
due giorni, il 28 marzo mattina, i rappresentanti
di Regione Lombardia, Comune di Crema e Fondazione
Charis, legata alla Compagnia delle Opere,
erano già seduti attorno al tavolo e firmavano
un protocollo d'intesa che prevedeva la partecipazione
della Regione al finanziamento del nuovo
edificio scolastico con 4,5 milioni di euro,
su una spesa totale di 14 milioni! Ed il
giorno stesso la giunta di Crema, di cui
fanno parte anche gli assessori Beretta e
Borghetti, che in questo caso i numeri li
hanno azzeccati, ratificava il protocollo. Dodici giorni dopo, cioè il 9 aprile, la Giunta
regionale approvava la delibera.
In quello stesso periodo, mentre la Regione
ed il Comune erano indaffarati a firmare
e approvare a tempo di record, noi ci stavamo
occupando anche della Fondazione Manziana,
così come dell’Arvedi, la Tamoil, delle crisi
industriali, della Paullese, del ponte di
Montodine, della cava di Caravaggio, delle
discariche di amianto. E proseguiremo a farlo
in futuro.
Da cotanti statisti viene agitata una ridicola
polemica, frutto della disperazione, sulla
messa a disposizione di uno spicchio di grana
e una bottiglia di vino quale marketing territoriale
dei prodotti tipici delle aziende cremonesi
a personalità, ospiti, delegazioni straniere
e realtà coinvolte nelle relazioni esterne
della Provincia. Ma al Comune di Crema, i
visitatori vengono forse bastonati e nei
gemellaggi di Melun viene offerto olio di
ricino?
Non una parola sul programma per la Provincia
ho sino ad ora sentito dal mio antagonista.
Non una. Solo attacchi, polemiche, critiche.
Ora, con le bottiglie di Barbera, sono giunti
alla frutta.
 
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