15 Settembre, 2002
Il gruppo E.On a Cremona: pronti ad investire sul Po
Regimazione, produzione di energia, sicurezza e rinaturazione idraulica
Regimazione, produzione di energia, sicurezza
e rinaturazione idraulica
Il gruppo E.On a Cremona: pronti ad investire
sul Po
Presentato al presidente Schafer il progetto
dell’Autorità di Bacino:1,5 miliardi di investimento
La navigabilità del Po, la sicurezza idraulica,
la riserva irrigua, la rinaturazione e la
produzione di energia idroelettrica hanno
registrato oggi un significativo passo avanti.
Il presidente della provincia, Giuseppe Torchio
ha incontrato Klaus Schaefer, presidente
– amministratore delegato di E.On, colosso
mondiale dell’energia, Klaus Schaefer, uno dei più grandi gruppi privati al mondo,
con 30 milioni di clienti, 86,7 miliardi
di euro di fatturato, una presenza in oltre
30 paesi e circa 93.500 dipendenti. Il manager
era accompagnato dal componente del board
Luca Alippi e da Alessandro Riberzani, membro
collegio sindacale E.On Rete Padana. Ha partecipato
alla riunione anche Luigi Mille, dirigente
dell’Autorità di bacino del Fiume Po, che
ha illustrato il progetto legato alla regimazione
del fiume, alla definizione dell’assetto
idromorfologico, agli interventi per rendere
possibile la navigazione con l’annesso piano
operativo finalizzato alla produzione di
energia idroelettrica.
“Dopo l’interesse concreto dell’Autorità
Portuale di Venezia con l’on. Costa alla
Fluviomarittima, è di notevole significato
la presenza oggi a Cremona dei massimi esponenti
di E.on” ha esordito Torchio, “a conferma
che il progetto su cui abbiamo lavorato in
questi anni, anche come presidente del Comitato
di Coordinamento dell’Autorità di bacino,
non solo è redatto in modo rigoroso e rispettoso
dell’ambiente, ma è capace di suscitare il
concreto interesse di un gruppo multinazionale
nel settore dell’energia. E’ un primo passo,
ma di grandissima importanza”.
L’interesse del presidente Schaefer è stato
notevole, anche per le ipotesi di produzione
di energia utilizzando l’acqua del Po, un
modello ben noto a E.On che opera in Italia
all’estero con impianti innovativi. L’intervento
prevede un investimento di 1,3 miliardi di
euro: una cifra importante ma che, alla luce
delle potenzialità del progetto, non spaventa
gli investitori privati.
“Credo che dopo questo incontro ne seguiranno
numerosi altri” ha commentato il presidente
di E.On, “per esaminare nel dettaglio l’interessante
progetto che ci hanno illustrato, che esprime
potenzialità notevoli. Esamineremo gli aspetti
economici, tecnici, operativi e ben presto
torneremo a Cremona”.
“In questi anni abbiamo recuperato anni di
immobilismo legato al Po, alla navigazione,
intermodalità, turismo. Ora il progetto più
ambizioso e arduo è giunto a maturazione.
Abbiamo un potenziale partner disposto ad
investire: siamo sulla strada giusta”.
 
|