15 Settembre, 2002 Doti lavoro. Sistema parziale e insufficiente La provincia di Cremona ha portato al comitato strategico del patto dello sviluppo, riunito ieri all'auditorium sala borsa della Camera di Commercio, tutte le preoccupazioni per le 598 doti lavoro assegnate dalla Regione al nostro territorio
Doti lavoro. Sistema parziale e insufficiente
La provincia di Cremona ha portato al comitato
strategico del patto dello sviluppo, riunito
ieri all'auditorium sala borsa della Camera
di Commercio, tutte le preoccupazioni per
le 598 doti lavoro assegnate dalla Regione
al nostro territorio. "Si tratta-recita
l'intervento del presidente Giuseppe Torchio-di
un provvedimento del tutto parziale e insufficiente,
che va a coprire solo il 15% del fabbisogno
riscontrato a livello provinciale, in un
momento di grande difficoltà occupazionale
e di conclamata crisi economica". Le
dichiarazioni di Torchio erano state precedute
dalle parole di Giuseppe De Maria, per i
Sindacati, che proprio su questo tema non
aveva mancato di sferzare Regione e Governo
sull'immediatezza degli interventi anticrisi.
Anche il presidente della Camera di Commercio
Giandomenico Auricchio si era soffermato
sulla necessità che alle misure vere e tempestive
adottate dalla provincia e dal sistema camerale
facessero riscontro interventi urgenti agli
altri livelli nazionali e regionali. Il presidente
Torchio si era spinto oltre constatando la
necessitá che Finlombarda dopo un anno di
attesa liquidasse alle decine di imprese
cremonesi vincitrici del bando per l'innovazione
le risorse già stanziate e che il pacchetto
della formazione professionale non fosse
più orientato per quasi la metà a corsi per
parrucchiere ed estetiste ma dirottato ai
settori più in sofferenza a causa della crisi,
come il meccanico,etc. A fronte di questo
quadro complesso ha destato scalpore la notizia
che la Regione Lombardia nella serata di
ieri e a uffici pubblici già chiusi per il
fine settimana abbia deciso di aprire il
bando delle "doti lavoro" che essendo
così limitate nel numero e nell'entità potrebbero
essere facilmente veicolate a determinate
agenzie bene informate e gravitanti nell'area
del governatore della regione, anche per
la priorità cronologica che verrebbe assegnata
alle "doti" in base alla data di
trasmissione delle domande. Su tale argomento
sono già state presentate interrogazioni
da parte del gruppo del Partito Democratico
in Provincia e in Regione Lombardia.