15 Settembre, 2002
PDL Parchi: la Provincia di Cremona in audizione in Commissione regionale Ambiente
Ribadito un secco NO alla cava di Caravaggio ed ai siti di stoccaggio dell’amianto di Cappella e Cingia de Botti
PDL Parchi: la Provincia di Cremona in audizione
in Commissione regionale Ambiente
“No ad imposizioni dall’alto: comunità locali
ed agricoltori devono essere protagonisti”
Ribadito un secco NO alla cava di Caravaggio
ed
ai siti di stoccaggio dell’amianto di Cappella
e Cingia de Botti
Il nuovo progetto di legge regionale relativo
alle “norme per l’istituzione e la gestione
e delle aree protette e la tutela della biodiversità
regionale” è stato al centro dell’audizione
della Provincia di Cremona in Commissione
Regionale Ambiente.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente
di Commissione, Margherita Peroni, l’assessore
provinciale all’ambiente, Giovanni Biondi
ha illustrato le perplessità e presentato
emendamenti alla proposta normativa.
“Vorrei riportare l’attenzione su alcune
questioni aperte e fortemente contrastate
localmente prima di introdurre l’argomento
di oggi – ha precisato Biondi – Il nostro
territorio, come a più riprese abbiamo evidenziato
con il presidente Torchio, unitamente alla
maggioranza del consiglio regionale, ha detto
No alla cava di Caravaggio e su questa posizione
non si accettano tentennamenti da parte della
Regione, così come sulle discariche di amianto
a Cappella Cantone e Cingia de Botti, per
le quali abbiamo chiaramente rimarcato la
nostra contrarietà”.
“Relativamente al nuovo PDL parchi – ha continuato
l’assessore all’ambiente – nonostante siano
state recepite alcune modifiche su nostra
richiesta, permangono aspetti critici.
Innanzitutto il rapporto tra i parchi regionali
e Parchi Locali di Interesse Sovracomunale
per i quali chiediamo la possibilità di prevedere
una loro complementarietà, in quanto i PLIS
sono una opportunità anche economica per
la comunità. Va ribadita, inoltre, la necessità
di una Commissione Ambiente Naturale e mantenuto
il Plis del Po, che non pone vincoli al territorio,
ma permette una omogeneità di aree di pregio
naturalistico”.
Ma l’aspetto più scottante è proprio il tema
delle competenze e dei ruoli: “Non è assolutamente
ammissibile che la pianificazione dei parchi
sia disgiunta da quella territoriale. Occorre
correggere l’art 23, poiché vi deve essere
un formale e concreto momento di confronto
e sintesi tra le diverse pianificazioni,
includendo i portatori di interessi delle
comunità locali. Le aree ambientali e di
pregio vanno infatti definite secondo accordi
concertati, non calate dall’alto, tenendo
conto non solo delle peculiarità ambientali
ma anche di quelle produttive, soprattutto
in una provincia come la nostra”.
Ha concluso Biondi: “Siamo fortemente contrari
alla nomina dei direttori dei parchi da parte
della Regione e vanno altresì valorizzate
le potenzialità locali. A tal proposito,
va salvaguardato il centro sperimentale di
Cascina stella con il centro di recupero
fauna selvatica (Cras), che pur non essendo
incluso in area protetta, potrebbe vedersi
inserito in un’area di pregio formalmente
riconosciuta”.
I consiglieri regionali Fortunato Pedrazzi
ed Arturo Squassina hanno richiesto un’audizione
ed una Commissione Ambiente proprio sulla
cava di Caravaggio: “Dopo che la maggioranza
del Consiglio regionale ha detto No alla
cava di Caravaggio, non vediamo un preciso
impegno da parte dei vertici della Regione
con la propria avvocatura per contrastare
tale sito in vista del ricorso al Tar del
5 maggio – ha precisato Pedrazzi - Occorre
in tal senso un fermo impegno di tutto il
Governo regionale: è un obbligo morale costituirsi
in giudizio e preparasi per tale appuntamento”
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MOZIONE URGENTE
Il Consiglio regionale della Lombardia
considerato:
la forte preoccupazione dei cittadini e degli
Amministratori della provincia di Cremona,
manifestatesi in occasione dell’approvazione
del Piano Provinciale Rifiuti da parte della
Giunta regionale il 19 novembre scorso, in
particolare per quanto riguardava la localizzazione
della discarica di amianto in Cappella Cantone;
vista:
la mozione del consiglio provinciale di Cremona
approvata, a larghissima maggioranza, in
data 18 febbraio 2009 che chiede:
la revisione della legislazione in materia
di rifiuti in particolare sollecitando la
pianificazione pubblica anche in materia
di rifiuti speciali assegnando un ruolo attivo
agli Enti locali, definendo con certezza
e maggiore chiarezza la suddivisione di competenze
tra Regione e Province, lasciando a quest’ultime
il compito di decidere la localizzazione
e la capacità recettiva degli impianti e
favorendo meccanismi di sussidiarietà orizzontale
tra le varie province;
visto inoltre:
che le decisioni assunte in sede politico-istituzionale,
sono spesso vanificate da un iter amministrativo
che prescinde dagli interessi pubblici prevalenti,
il più delle volte ampiamente condivisi a
livello territoriale,
considerata:
la sottovalutazione delle esigenze di smaltimento
contenute nel Piano Regionale Amianto Lombardia
approvato con Dgr del 22/12/2005 e l’insufficienza
dei siti di smaltimento oggi previsti;
SI IMPEGNA:
- ad avviare al più presto una revisione
della legislazione in materia, alla luce
sia del dibattito tenuto in Commissione VI,
in Consiglio regionale a seguito della richiesta
del Consiglio provinciale di Cremona;
CHIEDE ALLA GIUNTA REGIONALE:
- di sospendere temporaneamente l’iter autorizzativo
relativo alla discarica di eternit in Cappella
Cantone e Cingia dè Botti, in attesa di ulteriori
verifiche di compatibilità ambientale e di
una nuova legislazione in materia.
Milano, 11 marzo 2009
 
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