15 Settembre, 2002
Un errore uscire dal CEntro Studi di Andrea Virgilio
La logica dell’Amministrazione Provinciale è sempre quella: decidere in piena solitudine, rinunciando a priori al confronto.
La logica dell’Amministrazione Provinciale
è sempre quella: decidere in piena solitudine,
rinunciando a priori al confronto.
Non so francamente se si tratta di prepotenza
o di debolezza politica, l’unica certezza
è che anche con questo provvedimento la Giunta
Salini si allontana dal territorio, dalle
sue esigenze e dai suoi mondi vitali.
Il Centro Studi oltre a svolgere una funzione
importante come centro di documentazione
finalizzato alla conoscenza dei problemi
del disagio e dell'emarginazione è anche
la testimonianza di un metodo di lavoro e
di relazione fra soggetti sociali e istituzioni
pubbliche.
Il centro destra vuole negare questa rete
e le sue potenzialità, da una parte ostenta
attenzione al principio di sussidiarietà,
dall’altra ostacola la valorizzazione delle
competenze del terzo settore, i suoi legami
con il territorio e le sue diverse sensibilità.
Questo livello di ipocrisia è stato evidente
anche all’interno di un contesto locale più
generale che vede il centro destra cremonese
interrompere le relazioni con altri soggetti:
ieri il Comitato provinciale per la difesa
e lo sviluppo della democrazia oggi il Coordinamento
Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani, il Coordinamento Provinciale Enti
Locali per la Pace di Cremona, l’Associazione
“Ambasciata della Democrazia Locale a Zavidovici”
onluss e il Centro Studi. Il tutto senza
una discussione, senza un passaggio in commissione,
messo direttamente all’interno dell’ordine
del giorno del Consiglio Provinciale.
La giunta Salini non può sempre rifugiarsi
dietro al problema delle risorse, innanzitutto
perché si tratta di contributi modesti e
talvolta simbolici, in secondo luogo perché
la scelta politica irreversibile che oggi
è in discussione non è solo quella del mancato
contributo economico per il prossimo anno
ma è la recessione e la fuoriuscita definitiva
da queste realtà senza condividere se non
a giochi fatti. Chi governa un territorio
non può nascondersi dietro a un fax, l’assessore
e la giunta devono illustrare in commissione
le vere motivazioni di questa decisione,
devono parlare con i soggetti coinvolti e
assumersi la responsabilità politica di una
scelta arrogante e offensiva verso il terzo
settore cremonese non solo nel merito ma
anche nel metodo.
Andrea Virgilio
Consigliere Provinciale PD
 
|