15 Settembre, 2002
Il servizio di trasporto pubblico a chiamata “Stradibus” da oggi aggiunge Ripalta Arpina
La novità è stata presentata nella sede di Crema della Provincia dal presidente Giuseppe Torchio, dall’assessore ai Trasporti Agostino Alloni e dal sindaco di Ripalta Arpina Pietro Torazzi.
Il servizio di trasporto pubblico a chiamata
“Stradibus” da oggi aggiunge Ripalta Arpina
all’elenco dei comuni serviti nel bacino
soresinese-castelleonese.
La novità è stata presentata nella sede di
Crema della Provincia dal presidente Giuseppe
Torchio, dall’assessore ai Trasporti Agostino
Alloni e dal sindaco di Ripalta Arpina Pietro
Torazzi.
Che cosa è Stradibus?
E’ un servizio di bus che utilizza mezzi
più piccoli, non ha orari fissi ma passa
quando viene richiesto dagli utenti attraverso
una telefonata di prenotazione, non ha un
percorso fisso ma un numero molto più alto
di fermate e il percorso stesso è determinato
dalle necessità di partenza e di arrivo degli
utenti. In sostanza, è un modo per avvicinare
il più possibile il trasporto pubblico alle
esigenze individuali di ciascun utente.
“E’ un servizio ideale per aree omogenee
e per percorsi relativamente brevi, come
quello verso il mercato del paese vicino,
o la casa di riposo, o l’ospedale, o un centro
medico eccetera - ha spiegato Alloni - ma
ha fermate anche alle stazioni ferroviarie
e alle fermate dei bus di linea, che consentono
di accedere alla rete dei trasporti”. Per
questo, ha aggiunto il presidente Torchio,
“è un servizio utile soprattutto all’utenza
più debole, come ad esempio gli anziani,
perché ferma molto più vicino a casa, viene
svolto in orari in cui i bus di linea magari
non ci sono. Quasi un taxi collettivo, che
però ha il costo di un normale biglietto
del bus”.
Per la prenotazione è sufficiente telefonare
al numero verde 800 070 116 e indicare il
luogo di partenza e di arrivo, il giorno
e l’ora in cui si vorrebbe effettuare la
corsa e anche il ritorno. Un operatore fornirà
tutte le indicazioni necessarie e anche il
costo del biglietto, che potrà essere acquistato
direttamente sul bus.
Tutti i mezzi circolanti sono collegati telefonicamente
a un sistema computerizzato e satellitare
per cui possono modificare il percorso anche
durante la corsa per rispondere a nuove chiamate.
Nella zona soresinese-castelleonese, che
comprende alcuni comuni cremaschi, il servizio
è nato nel 2006, e in questi anni si è sviluppato
incontrando l’approvazione degli utenti,
che lo utilizzano sempre più numerosi. Ora
entra nel sistema anche Ripalta Arpina. A
settembre partirà il servizio anche nella
zona di Pizzighettone, e i due sistemi si
incontreranno nella piccola frazione di Ferie.
Da settembre, dunque, saranno tre le aree
coperte dal servizio extraurbano di bus a
chiamata: insieme all’area casalasca-piadenese,
attiva dal 2004, saranno così ben 48 i comuni
toccati dal servizio, una delle realtà maggiori
dell’intera Lombardia.
“Per quanto riguarda l’area immediatamente
attorno a Crema - ha detto Alloni - l’intenzione
è di integrare il servizio urbano a chiamata
“Miobus” con gli altri 17 Comuni del Piano
d’area di Crema. E’ una sfida che lanciamo
e che deve essere raccolta in primo luogo
dall’amministrazione comunale di Crema”
Alloni ha poi annunciato un’altra novità:
“Da oggi – ha detto – i Comuni aderenti a
Stradibus nell’area soresinese-castelleonese
pagheranno un euro per abitante all’anno
per sostenere il servizio. E’ la prima esperienza
in Lombardia, e fa parte di un accordo da
noi sottoscritto con l’assessore regionale
Cattaneo il quale si è impegnato a corrispondere
la stessa somma, oltre alla quota regionale
ordinaria per il trasporto extraurbano. Così
il servizio potrà costantemente essere migliorato”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal
sindaco di Ripalta Arpina Pietro Torazzi,
il quale ha detto che viene data una risposta
positiva a una esigenza molto sentita in
paese. “Grazie alla Provincia”, ha proseguito,
“con Stradibus avremo un collegamento più
facile con i paesi limitrofi, soprattutto
Castelleone dove ci sono una serie di importanti
poli commerciali, sanitari eccetera. Se il
servizio venisse allargato anche a Crema
attraverso l’integrazione con Miobus potremmo
rispondere anche alle esigenze di collegamento
con Crema che oggi non sono soddisfatte dalle
linee ordinarie”.
 
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