15 Settembre, 2002
Ponte di Montodine: Anas approva il completamento del manufatto
Torchio ha incontrato a Milano il responsabile compartimentale della Lombardia - 30 milioni di euro per ultimarlo e consegna a fine 2009
Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato nella seduta del 30 ottobre la perizia effettuata sul ponte di Montodine e definito il cronoprogramma dei lavori.
La notizia è stata data dal responsabile compartimentale Anas della Lombardia, Claudio De Lorenzo, durante un incontro a Milano con il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio.
“Le opere aggiuntive da realizzare” spiega Torchio, “richiedono un maggior finanziamento di circa otto milioni di euro, che portano a circa 30 milioni di euro l’importo stanziato per il completamento del ponte. L’apertura del nuovo ponte è prevista entro la fine del 2009. Queste rassicurazioni sono scritte nero su bianco, ma noi continueremo ugualmente a verificare settimana dopo settimana il puntuale rispetto della tempistica”.
“Si avvia a conclusione la storia tormentata di questo ponte - ha affermato l’ing. De Lorenzo - che è fondamentale per l’economia locale e collega il cremasco con il lodigiano. L’approvazione di questa variante al progetto esecutivo consentirà di dare il massimo impulso all’avanzamento dei lavori eliminando ogni ostacolo al completamento dell’opera.”
Il progetto attualmente in fase di realizzazione costituisce il completamento del progetto originale del ponte strallato appaltato nel 2000, il cui contratto era stato rescisso nel 2003 a causa del fallimento dell’impresa appaltatrice, e prevede il completamento dei lavori e l’adeguamento, per necessità idrauliche, della rampa di accesso.
I lavori, consegnati il 30 ottobre 2007, prevedevano anche ulteriori indagini sulle parti d’opera già eseguite dalle quali è emerso uno stato di maggior degrado di alcuni particolari strutturali, quali stralli e relative testate di ancoraggio, di vitale importanza per la staticità e per la sicurezza del ponte.
La variante approvata, prendendo atto delle maggiori necessità, consente di portare a termine la realizzazione dell’opera senza mutarne la impostazione progettuale.
“La mobilitazione che abbiamo posto in essere nelle scorse settimane, che ha registrato la partecipazione di tutti i livelli istituzionali ed amministrativi del territorio, al di là dell’appartenenza politica” conclude Torchio, “ci ha permesso di ottenere questo primo risultato. Ma sin d’ora ho ottenuto dall’ing. De Lorenzo l’impegno ad intervenire ad un incontro che terremo verso metà novembre a Crema per rendere pubblica la cronologia dei lavori”.
 
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