15 Settembre, 2002 A fianco dei pendolari cremonesi di Angelo Ongari. Paradossale e umiliante, così si può definire il comportamento di Trenitalia e della Regione Lombardia a proposito del trattamento dei lavoratori pendolari in tutti questi anni.
A fianco dei pendolari cremonesi di Angelo
Ongari.
Paradossale e umiliante, così si può definire
il comportamento di Trenitalia e della Regione
Lombardia a proposito del trattamento dei
lavoratori pendolari in tutti questi anni.
Paradossale e umiliante, così si può definire
il comportamento di Trenitalia e della Regione
Lombardia a proposito del trattamento dei
lavoratori pendolari in tutti questi anni.
Non vi è alcuna discriminazione di trattamento
nel senso che i lavoratori pendolari sono
trattati da bestie in tutti i territori del
Paese e nella “sviluppata Lombardia” proprio
non si fa eccezione. Chi è dentro il problema
sa benissimo che non vi è alcuna volontà
politica e di conseguenza non vengono reperite
le necessarie risorse per dare una minima
e dignitosa risposta alla domanda di servizio
a cui migliaia di pendolari avrebbero diritto.
Sosteniamo a ragion veduta questa tesi perché
il 17 maggio 2007, l’allora quasi invisibile
ministro dei trasporti Alessandro Bianchi,
nell’incontro avuto in Comune di Crema alla
presenza di alcune autorità locali importanti
aveva fatto una dichiarazione assai significativa
che possiamo così riassumere “per Trenitalia
i pendolari proprio non esistono, sono solo
un insostenibile costo di cui qualcun altro
se ne deve far carico (le Regioni), se così
non sarà i problemi potranno solo sensibilmente
peggiorare ”. La sensazione che oggi tutti
abbiamo è che proprio non si sia fatto nulla
e quindi dobbiamo solo prendere atto delle
tragiche conseguenze. In quell’occasione
il Ministro aveva informato i presenti che
presso il Ministero, con molte resistenze
da parte di Trenitalia, per la prima volta
era stato formato un gruppo di lavoro con
i rappresentanti di tutti gli attori in campo.
Il compito assegnato era quello di monitorare
le varie situazioni e proporre soluzioni.
Probabilmente di quella proposta non esiste
e non se ne sa più nulla. Sarebbe il caso
di intervenire sul Ministero per sapere quantomeno
che fine abbia fatto quella proposta minima
perché tutto il resto è una presa in giro.
Angelo Ongari
FEDERAZIONE DI CREMONA PdCI
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