15 Settembre, 2002
Comunisti Italiani Cremona: ALITALIA-MALPENSA: dopo il danno la capitolazione della Lega
La comunicazione del Ministro delle Infrastrutture che la nuova Alitalia non sarà attiva nel mese di dicembre assomiglia a un atto di resa.
ALITALIA-MALPENSA: dopo il danno la capitolazione
della Lega
La comunicazione del Ministro delle Infrastrutture
che la nuova Alitalia non sarà attiva nel
mese di dicembre assomiglia a un atto di
resa. Contravviene agli accordi sottoscritti.
Altro che rilancio, manca un minimo di idea
e impegno per la ripresa.
Se la Compagnia non sarà attiva in un periodo
importante come le feste di Natale e Capodanno
per il traffico aereo e per il turismo, nuove
perdite verrannno ad aggiungersi a quelle
spaventose già accumulate.
Lor signori hanno voluto affossare il piano
di rilancio, trasparente e corretto, avviato
dal Governo Prodi per il rilancio internazionale
di Alitalia e questo è il risultato.
Soprattutto la Lega porta una grande responsabilità:
ha venduto patacche per nascondere un’operazione
tutta affaristica che poi si è rivelata fallimentare.
Nessun salvataggio della Compagnia di bandiera
è stato ad oggi attuato: in realtà Alitalia
è stata praticamente svenduta, le perdite
le pagheranno i lavoratori e pensionati che
sono la gran parte dei contribuenti ( ad
oggi 200 euro a testa). Pesantissimo è il
numero dei posti di lavoro ( Alitalia, AirOne,
aeroporto, precari, servizi indotti) che
si perdono ( ad oggi 12000).
L’aeroporto di Malpensa paga le scelte industriali
dei due hub compiute da manager incapaci
che, a capo di Alitalia, hanno assistito
al dissesto della società, lo stesso vale
per la Regione di Formigoni e della Provincia
di Varese. La linea della deregolamentazione
del territorio e del lavoro, di rifiuto del
dialogo con i Comuni, è all’origine dell’attuale
declassamento. Hanno lucrato allora su Alitalia
e continuano ancora oggi imperterriti nonostante
la crisi drammatica dell’aviazione civile
italiana.
La loro propaganda e la loro incapacità totale
non puo’ essere pagata da Malpensa. Le attività
aeroportuali interne e quelle indotte sul
territorio, a cominciare da quelle immobiliari,
alimentate da promesse spropositate, vivono
uno stato di totale depressione.
I responsabili di tale situazione, per lo
piu’ silenti o in fuga, devono essere chiamati
a rispondere per aver creato tale condizione.
Ma soprattutto occorre che il Governo e il
Parlamento cambino registro; non affidino
esclusivamente ai privati, che fanno il loro
mestiere di comprare per vendere, il futuro
dell’aviazione civile in Italia.
Occorre una nuova politica industriale del
trasporto aereo e in questo quadro la definizione
del ruolo di Malpensa e il suo equilibrato
rapporto con il territorio in funzione di
sviluppo.Assisteremo quindi alla fine alla
svendita di Alitalia ad un patner straniero
come era necessario fare già la scorsa primavera.
Oltre il danno la beffa.
La segreteria
FEDERAZIONE DI CREMONA Piazza De Lera 13
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