15 Settembre, 2002
Crac presenta la mostra: Intelligence surface
Sakurai e Camigio sono due artisti giapponesi residenti in Italia, il loro lavoro è ricco di riferimenti alla tradizione del proprio paese ma allo stesso tempo è attento e partecipe ai fenomeni del contemporaneo
Crac presenta la mostra: Intelligence surface
Sakurai e Camigio sono due artisti giapponesi
residenti in Italia, il loro lavoro è ricco
di riferimenti alla tradizione del proprio
paese ma allo stesso tempo è attento e partecipe
ai fenomeni del contemporaneo.
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
associazione non profit
Press release – Febbraio 2009
TITOLO DELLA MOSTRA: INTELLIGENCE SURFACE
ARTISTI: SHINYA SAKURAJ - TOSHIKI CAMIGIO
CURATORI: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli
INAUGURAZIONE: Sabato 14 Febbraio 2009 ore
18.00
APERTURA AL PUBBLICO: dal 14 Febbraio al
14 Marzo 2009
ORARI DI APERTURA: da lun a ven ore 10.00
– 16.00 sab ore 10.00 – 13.00 e su app.
festivi chiuso
PATROCINI: Comune e Provincia di Cremona,
Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona
SEDE e INFORMAZIONI:
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale "Bruno Munari"
Via XI Febbraio 80 – Cremona
tel/fax 0372 34190 – cell. 347 7798839
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org
Sakurai e Camigio sono due artisti giapponesi
residenti in Italia, il loro lavoro è ricco
di riferimenti alla tradizione del proprio
paese ma allo stesso tempo è attento e partecipe
ai fenomeni del contemporaneo. La necessità
culturale tipica del Giappone, di dover conciliare
cultura e tradizioni antichissime radicate
e ricerca tecnologica avanzata, mostrata
e raccontata attraverso il cinema, la letteratura,
l’architettura ecc. è una sorta di condizione
esistenziale profonda che anche giovani artisti
come Sakuray e Camigio si portano dentro.
Questa dualità è espressa dagli artisti con
tutta la leggerezza possibile, nel loro linguaggio
coesistono shibori e origami ma anche attenzione
alla ricerca formale e alle tematiche sociali
forti che sono la storia del nostro tempo.
Le superfici pittoriche di Shinja Sakuray
sono delle vere geografie esistenziali, ricche
di striature di colore, tinte colate, velluti,
reticoli che trattengono piccole forme arrotondate
e cuori rossi. La base è data utilizzando
l’antica tecnica decorativa shibori, in auge
intorno all’era Edo, che consiste nel legare
o manipolare il tessuto e immergerlo in un
bagno di tintura che crea una sorta di fantasia
astratta. Su questa superficie l’artista
interviene stratificando materie colorate
e stoffe con riferimenti vicini alla Pop
Art, raccontandoci con leggerezza di un’umanità
che ha perso la ragione ma a cui da un futuro.
Shinja Sakuray è nato ad Hiroshima.
Le architetture improbabili di Toshiki Camigio,
come le definisce lui Infinite Tower o sequenze
di superfici self-multiple, sono dei veri
esercizi zen. L’artista utilizza la tecnica
degli origami per costruire un rifugio alto
cinque metri, una sorta di torre di Babele,
il riferimento alla mitica costruzione non
è casuale.
Infinite Tower, sarà completata in tre giorni,
e' composta da tre figure semplici , un quadrangolo
e due triangoli connessi tra loro che, seguendo
delle regole costruttive formeranno una struttura
a torre ottenuta dalla forma di tre spirali.
In tre giorni Camigio, con carta e filo rosso,
in un esercizio infinito di competizione
e resistenza, ma con molta pazienza, cucirà
tra di loro tutte le parti, rivelando un
altro mostro generato dalla ragione e dalla
storia.
Per l’occasione Motoyuki Matsuoka, pasticciere
a Shimanto (Giappone), ispirato dalle opere
esposte, preparerà dei dolci che potranno
essere degustati dai visitatori.
 
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