15 Settembre, 2002
Cremona. Tasso disoccupaizone inferiore a quello regionale
Nel 2008, il tasso di disoccupazione in provincia di Cremona è di poco superiore a quello regionale (il 3,7%) ma marcatamente inferiore a quello nazionale (6,7%).
Nel 2008, il tasso di disoccupazione in provincia
di Cremona è di poco superiore a quello regionale
(il 3,7%) ma marcatamente inferiore a quello
nazionale (6,7%). Nel confronto con le altre
province lombarde, i territorio cremonese
nel suo complesso mostra, per quanto riguarda
il tasso di disoccupazione, una performance
migliore di quella delle province di Pavia
(4,9%), di Sondrio (4,3%), di Como (4,2%)
e di Mantova (4,1%) e sostanzialmente in
linea con quella della provincia di Milano
(3,9%). Questi i dati in anteprima resi noti
a margine del rapporto diffuso oggi da ISTAT
con riferimento al mercato del lavoro di
ogni provincia italiana.I dati ISTAT relativi
a Cremona e il loro confronto con le altre
province saranno oggetto di approfondimento
nel prossimo Bollettino del SIES, in preparazione.
Nel 2008, la partecipazione al mercato del
lavoro, in provincia di Cremona, si è ridotta
rispetto all’anno precedente: il tasso di
attività, ottenuto dal rapporto fra le forze
di lavoro e la popolazione in età lavorativa
(15-64 anni), si è infatti attestato al 69,7%,
contro il 70,3% dell’anno precedente. Questa
diminuzione è il risultato della contrazione
del tasso di partecipazione della componente
femminile che ha visto il proprio tasso di
attività calare di quasi due punti: dal 60,3%
del 2007 al 58,4% del 2008. La partecipazione
maschile è invece cresciuta, su base annua,
se pur leggermente dal 79,9% all’80,4%.Il
tasso di attività provinciale, nel 2008,
è comunque superiore a quello rilevato a
livello nazionale (63%) ed è sostanzialmente
in linea con quello regionale (69,6%).Il
tasso di occupazione, dato dal rapporto tra
gli occupati e le persone in età lavorativa
(15-64 anni), è diminuito, passando dal 68,2%
del 2007 al 66,8% del 2008. Questa contrazione
ha riguardato esclusivamente la componente
femminile, che ha visto ridursi il tasso
di occupazione di ben 2,8 punti percentuali
rispetto all’anno precedente (attestandosi
al 55,1%). Il tasso di occupazione della
componente maschile è, invece, rimasto sostanzialmente
stabile intorno al 78%, con la provincia
di Cremona che, al pari di quella di Lecco,
risulta essere la settima provincia a livello
nazionale per tasso di occupazione maschile
più elevato (si veda il relativo comunicato
Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro
- Media 2008, del 27 aprile 2008).Nel 2008,
il tasso di occupazione provinciale è marcatamente
superiore a quello nazionale (58,7%) e solo
moderatamente inferiore a quello regionale
(67%). “Dietro tutti questi dati ci sono
persone: persone che in questi mesi sono
rimaste senza lavoro e persone che resteranno
senza lavoro. Lavoratori che stanno affrontando
e dovranno ancora affrontare situazioni di
disagio non indifferente. Per questo da parecchi
mesi abbiamo adottato e messo in campo una
serie di iniziative volte a sostenere anche
direttamente il reddito dei lavoratori, ad
anticipare la cassa integrazione e la mobilità,
a dilazionare rate di mutuo, a favorire l’accesso
al credito delle imprese e molto altro. Abbiamo
le idee chiare e dobbiamo andare avanti in
questa direzione, mettendo a frutto la concertazione
costruita in tanti anni di lavoro con il
“patto per lo Sviluppo”. Purtroppo, le misure
adottate dalla Regione Lombardia per sostenere
i lavoratori rimasti privi di occupazione
siano assolutamente inadeguate ed è, invece,
necessario, adottare un sistema che permetta
di erogare servizi ai disoccupati in maniera
più programmata e diffusa”. Il tasso di disoccupazione,
dato dal rapporto tra il numero dei disoccupati
e le forze di lavoro, nel 2008, è cresciuto
in provincia di Cremona, attestandosi al
4% contro il 3,1% dell’anno precedente. Il
tasso di disoccupazione è cresciuto marcatamente
per la componente femminile (passando dal
3,9% al 5,6%) ed è comunque aumentato per
la componente maschile (3% in confronto al
2,5% del 2007). Tuttavia, mentre nel caso
degli uomini, questo incremento della disoccupazione
deve essere letto alla luce dell’accresciuta
partecipazione maschile e della sostanziale
stabilità dell’occupazione, nel caso delle
donne cela, oltre alla perdita di posti di
lavoro (diminuzione del tasso di occupazione),
anche la presenza di effetti di scoraggiamento
indotti probabilmente dalla crisi economica
(calo della partecipazione al mercato del
lavoro).
fonte: Provincia di Cremona
 
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