15 Settembre, 2002
Per fortuna di Verdi come Ladina in Italia, nella nostra provincia, a Cremona ce ne sono pochi.
Ladina guarda ancora all’ambientalismo di vent’anni fa. A quell’ambientalismo trasversale, che non deve essere né di sinistra né di destra.
Per fortuna di Verdi come Ladina in Italia,
nella nostra provincia, a Cremona ce ne sono
pochi.
Ladina fa una disanima del risultato elettorale
addossando le colpe a tutti meno che a se
stesso, che ha voluto, rifiutando qualsiasi
proposta di lista unitaria, una corsa in
solitaria dei Verdi sia per la Provincia
che per il Comune di Cremona, dove si è attestato
allo 0,83.
Ladina guarda ancora all’ambientalismo di
vent’anni fa. A quell’ambientalismo trasversale,
che non deve essere né di sinistra né di
destra.
Non la pensano come lui, ad esempio, Grazia
Francescato, portavoce nazionale dei Verdi,
e tanti esponenti locali di questa organizzazione,
ma nemmeno il Prof. Gianni Mattioli, noto
ambientalista di riconosciuto valore nazionale
ed internazionale, che martedì 28 sarà a
Cremona per intervenire contro le scelte
del governo di destra, che intende reintrodurre
l’uso del nucleare in Italia.
Dopo anni e anni come non vedere che l’ambientalismo
slegato dalle scelte da compiere in materia
di sviluppo economico, slegato dalle scelte
in materia di difesa e rappresentanza del
mondo del lavoro, slegato dalle battaglie
per i diritti individuali e per la laicità
dello stato, delle istituzioni, della scuola
pubblica, non porta da nessuna parte?
Sinistra e Libertà fa dell’ambientalismo,
della difesa del territorio e dei beni comuni,
il nucleo centrale della sua proposta politica.
Un ambientalismo coniugato con una nuova
proposta di sviluppo economico ecocompatibile,
che possa dare nuovi posti di lavoro e che,
guardando alle esigenze delle imprese, torni
ad essere attento ai diritti dei lavoratori.
Sono molti i Verdi, anche a livello locale,
che ritengono necessaria l’affermazione di
questa nuova e unitaria proposta politica,
che si stanno impegnando perchè l’ambientalismo
e una nuova idea di sviluppo economico possano diventare idee e proposte centrali per contrastare
le attuali scelte dei governi locali e di
quello nazionale, rapprentati dal duopolio
formato da Lega e PdL.
Sinistra e Libertà sul nostro territorio
è già una realtà. E’ un soggetto libero ed
aperto a tutti coloro che vogliono farlo
crescere.
E’ chiaro che per collaborare bisogna liberarsi
di quella sorta di sindrome di Stendhal,
che affligge alcuni esponenti del ceto politico
un pò troppo innamorati di se stessi.
Cremona, 26/07/09
Sinistra e Libertà –Cremona-
 
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