15 Settembre, 2002
Interrogazione di Giuseppe Torchio sulla situazione economica provinciale
La cassa ordinaria che passa dalle 118 mila ore dei primi 5 mesi del 2008 ai 2,4 milioni di ore dello stesso periodo del 2009 per 6.300
INTERROGAZIONE SULLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE
E SULLE MISURE PER AFFRONTARE LA GRAVE CRISI
Al Presidente del Consiglio Provinciale,
Al Presidente della Provincia, per sapere
Premesso che il quadro complessivo del lavoro
della nostra provincia è caratterizzato da
una fortissima impennata del ricorso alla
Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che
passa dalle 118 mila ore dei primi 5 mesi
del 2008 ai 2,4 milioni di ore dello stesso
periodo del 2009 per 6.300 dipendenti a cui
si aggiungono altri 755 lavoratori interessati
alla Cassa Integrazione in deroga, per un
totale di 373 aziende interessate;
che nelle aree industriali maggiormente sviluppate
della Regione si sta verificando un fenomeno
ancor più preoccupante che denota il passaggio
da una situazione congiunturale ad una condizione
strutturale con il ricorso alla Cassa Integrazione
Straordinaria, al termine del periodo di
ricorso alla Ordinaria e che tale fenomeno
comincia a verificarsi anche a livello cremonese;
che il tasso di inoccupazione rilevato dal
Sies (Servizio Informativo Economico Sociale)
della Cattolica di Cremona, riferito al nostro
territorio provinciale è stimabile attorno
all'8%, con punte dell'11% a livello femminile;
che con l'impegno concreto prestato da Provincia
e Comuni, procede con grande difficoltà la
stabilizzazione dei precari, mentre a livello
nazionale solo una piccolissima parte ha
presentato domanda per la mini indennità
di disoccupazione introdotta con la legge
2 del 28 gennaio scorso;
che in data 26 marzo 2009 presso la sala
consiliare della Provincia tra l'Amministrazione
stessa, la Camera di Commercio, le Banche
di Credito Cooperativo, le Banche Popolari,
i Sindacati dei Lavoratori e le Associazioni
del mondo economico, è stato sottoscritto
un protocollo per l'anticipazione di Cassa
Integrazione Guadagni Ordinaria, Straordinaria,
Straordinaria in deroga e Mobilità;
che l'accordo prevede l'anticipazione dell'indennità
spettante mediante conto corrente per sette
mensilità e per un importo complessivo non
superiore a 7 mila euro quale anticipo del
versamento da parte dell'INPS anche per la
sospensione delle rate di mutuo, per mesi
12 per i mutui ipotecari e per 6 mesi per
i mutui chirografari;
che tale impegno ha portato alla immediata
disponibilità di un fondo di solidarietà
di 200 mila euro della Provincia sui fondi
disponibili sul "Patto dello Sviluppo"
e di 250 mila euro da parte della Camera
di Commercio, con particolare attenzione
anche alle Cooperative di tipo B operanti
nell'area della disabilità;
che i Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore,
Soresina, Castelleone e altri hanno provveduto
a sottoscrivere protocolli integrativi ai
livelli locali;
che la Regione Lombardia con l'accordo con
le Parti Sociali sottoscritto il 4 maggio
2009 prevede uno stretto raccordo tra le
politiche passive, attraverso il ricorso
agli ammortizzatori in deroga, e le politiche
attive del lavoro volte a riqualificare i
lavoratori a rischio occupazione con servizi
propedeutici e di accompagnamento e/o favorirne
il reimpiego in nuovi posti di lavoro qualificati
per disoccupati in mobilità in deroga ed
ai sospesi per cessazione di attività anche
con adattamenti che possano allargare gli
strumenti disponibili;
che la Regione Lombardia, in data 16 giugno,
ha messo a disposizione lo strumento della
Dote Lavoro Ammortizzatori Sociali che prevede
un valore complessivo massimo di 350 euro
per il numero dei mesi di sospensione dal
lavoro;
che in data 8 luglio è stato sottoscritto
un importante accordo tra la Regione e le
Province Lombarde per l'istruttoria e la
definizione degli ammortizzatori sociali
in deroga per gli anni 2009-2010;
che l'agenzia territoriale per lo sviluppo
Reindustria, partecipata da tutte le realtà
istituzionali, economiche, sociali, bancarie
del territorio ha attivato un progetto legato
alla creazione del "polo della meccanica"
con la consultazione capillare delle realtà
produttive nelle varie aree della provincia,
Cremona, Crema, Casalmaggiore, Castelleone,
elaborando un pacchetto complessivo di proposte
operative per il rilancio del settore;
che la Giunta Provinciale e l'agenzia CR
Forma hanno provveduto a chiedere una forte
rimodulazione ed una diversa definizione
delle risorse regionali destinate alla formazione
professionale della nostra provincia, oggi
orientate per quasi la metà a corsi per estetiste
e parrucchiere e passati da due a sette,
con una forte sterzata in favore dedi comparti
produttivi industriali segnati da una profonda
crisi;
se abbia trasferito le risorse a suo tempo
stanziate per il Fondo di Solidarietà e se
non intenda provvedere ad elaborare la seconda
fase di misure, in fase di trattazione al
termine del mandato amministrativo con le
Parti Sociali e gli Istituti di Credito per
affrontare anche il profilarsi di condizioni
di crisi strutturali, in parte già in atto
ma che sono particolarmente temute nel periodo
postferie, in caso di perdurante contrazione
degli ordinativi delle imprese, anche con
ricorso a nuove risorse in relazione al riassetto
del bilancio provinciale ed alle entrate
straordinarie provenienti dagli accordi legati
alle servitù energetiche;
se abbia provveduto o intenda provvedere
a convocare la cabina di regia ed il tavolo
strategico del "patto dello sviluppo"
focalizzando iniziative aggiuntive, d'intesa
con la Regione, per la definizione di percorsi
comuni e di sussidiarietà tra le Istituzioni
locali e le Parti Sociali, anche con la concreta
applicazione delle misure oggetto di accordi
ai vari livelli.
Cremona, 9 luglio 2009
(Giuseppe Torchio)
 
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