15 Settembre, 2002
Contratti a progetto. Ecco che cosa accade…..
Spesso non sono a norma e solo lavori subordinati mascherati
Contratti a progetto. Ecco che cosa accade…..
Spesso non sono a norma e solo lavori subordinati
mascherati
Bentrovati, oggi vorrei raccontarvi il primo
di una serie di casi che ci sono capitati
che può essere utile descrivere nel dettaglio.
Non potendo fare nomi e cognomi mi riferirò
ad un generico lavoratore che si è rivolto
a noi per una consulenza a proposito del
proprio contratto a progetto: l'intenzione
del lavoratore, in verità, era abbandonare
il lavoro avendone trovato uno più vantaggioso.
Il contratto di lavoro attuale, però, poneva
l'obbligo di dare preavviso di scioglimento
del rapporto di lavoro un mese prima, in
caso contrario vi era una pena di risarcimento
del danno proporzionata ai giorni di mancato
preavviso sui trenta previsti. Dopo una prima
analisi della documentazione fornita, ovvero
contratto, busta paga e progetto allegato,
balzano all'occhio un paio di irregolarità:
innanzitutto è previsto un orario di lavoro
con inizio alle ore 8.00 e termine alle ore
13.00, cosa espressamente vietata dalla legge,
ed inoltre la mansione descritta corrisponde,
sostanzialmente, ad un lavoro di tipo impiegatizio.
Questo caso è stato risolto rapidamente visti
i vizi gravi che affliggevano il contratto
a progetto in questione: il sindacato ha
infatti preso contatto con il datore di lavoro
al fine di contestare l'inesistente autonomia
del lavoratore e, dopo un paio di contatti
telefonici, ha ottenuto non solo che questi
potesse recedere con effetto immediato e
senza aggiuntivi oneri, ma anche una somma
di circa mille euro, calcolata in relazione
al caso specifico, a titolo di risarcimento.
Jacopo Gamba
Nidil Cremoina
 
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