15 Settembre, 2002
Rinnovo del CDA di LGH Il bilancio di Giuseppe Tiranti
In vista dell'imminente rinnovo del Cda di LGH voglio condividere con tutti i dipendenti del Gruppo e con le comunità locali alcune considerazioni sull'andamento della Holding e sui risultati raggiunti in questi anni
Rinnovo del CDA di LGH Il bilancio di Giuseppe
Tiranti
In vista dell'imminente rinnovo del Cda di
LGH voglio condividere con tutti i dipendenti
del Gruppo e con le comunità locali alcune
considerazioni sull'andamento della Holding
e sui risultati raggiunti in questi anni.
Ricordo l'ansia e il timore di un giovane
amministratore quando nel lontano 1990 mi
chiesero di assumere il ruolo di Presidente
di AEM. Gli obbiettivi che ci eravamo posti
sembravano audaci ed irraggiungibili: uscire
dall'emergenza rifiuti, costruire impianti
di smaltimento, puntare sull'autosufficienza
energetica di Cremona, dotarsi di un ciclo
idrico di eccellenza, aprirsi alle nuove
tecnologie e mantenere la relazione di fiducia
con i nostri territori.
Guardo con orgoglio al recente passato: abbiamo
realizzato tutto. E nel nostro operare abbiamo
compreso che da soli non si poteva più restare
ed allora abbiamo costruito relazioni, alleanze
ed intese con soggetti analoghi che condividevano
le stesse visioni e lo stesso tessuto sociale.
E' nata così Linea Group Holding. Un'alleanza
federativa che costituisce un modello originale
nel panorama italiano, un caso aziendale
positivo a cui guardare. Uno sforzo che ha
coinvolto più di 200 comuni, di diverse province,
di diversi orientamenti politici decisi a
riunire le forze per accettare le sfide del
mercato e garantire i migliori servizi ai
propri cittadini. Hanno lavorato all'unisono
amministratori pubblici e manager disposti
a guardare oltre il proprio campanile per
attrezzarsi a competere, per restare protagonisti.
A tutti coloro che hanno aiutato ed accompagnato
questo processo, che si sono fatti portatori
di questi valori di unità e di rispetto del
mandato di servizio pubblico, devo i miei
più sentiti ringraziamenti. C'è stata una
straordinaria partecipazione anche quando
"progettando" Linea Group io temevo
che il risultato potesse essere incerto.
Per portare all'organizzazione efficiente
ed i risultati di oggi c'è voluta l'intelligenza
e la pazienza di centinaia di persone: politici,
amministratori, tecnici, manager, professionisti
e collaboratori per trasformare un'idea in
una realtà. Oggi il Gruppo è il secondo a
livello regionale ed ha un bilancio consolidato
intorno ai 600 milioni di euro. Sembrano
grandi numeri ma, per una competizione nazionale
e non solo, è ancora necessario crescere.
Nei nostri settori di riferimento ruotano
operatori con diversi miliardi di fatturato
ed i concorrenti esteri sono ancora più strutturati.
Bisogna quindi muoversi velocemente per essere
ancora più competitivi, efficaci, autorevoli.
Per diventare più forti, la prima necessità
riguarda la struttura patrimoniale. La scelta
strategica iniziale di tenere reti ed impianti
sostanzialmente fuori dal perimetro era giustificata
dalle norme dell'epoca e dalle dinamiche
evolutive dei singoli settori. Oggi occorre
una nuova riflessione imposta dal contesto
economico e giuridico: il quadro comparativo
indica come necessità urgente il conferimento
in LGH di questi beni. Le fasi propedeutiche
per questo ulteriore passaggio di grande
importanza sono a buon punto. Occorre che
i nuovi azionisti intervengano nel merito,
diano il loro sostegno ed contributo fattivo
permettendo una operazione che porterà nuovo
vigore a LGH ed ai territori stessi.
Occorre poi valutare come proseguire sulla
strada delle alleanze e delle integrazioni
con altri autorevoli player. Sono diverse
le opzioni disponibili ma è certo che se
non si continua a crescere il ciclo di creazione
del valore andrà esaurendosi con conseguenze
negative per gli azionisti e per chi ci lavora.
Insomma le sfide da giocare sono ancora molte
e questo nuovo terreno d'azione darà ai nuovi
amministratori ampi margini di lavoro.
Auguro il migliore successo a LGH ed ai suoi
condottieri. Ringrazio tutti quelli che in
qualche modo ed a qualsiasi titolo hanno
con me collaborato. Vogliano accettare una
calorosa stretta di mano.
Un grazie infinito alla mia Cremona.
Giuseppe Tiranti
 
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